Zaino in spalla e sono pronta a partire.
Dopo tante avventure andrò in Egitto. I miei genitori avevano origini Egiziane ma ci strasferimmo quando nacqui. Sono già andata alla ricerca di reperti storici poiché il mio più grande sogno è diventare archeologa e finalmente ci sono riuscita.
Arrivai all'Areoporto ma avevo perso l'aereo e il prossimo partiva alle dodici e visto che arrivai alle nove avevo ben tre ore di tempo prima della partenza.
Decisi di andare a fare colazione, e ordinati il mio solito cappuccino con il mio solito cornetto.
Mi sedetti aspettando l'aereo, cercai su internet informazioni riguardo l'Egitto. Affianco a me c'era un signore al quanto strano indossava un vestito lungo con una folta barba, si girò e mi rivolse un sorriso ma appena vide ciò che stavo leggendo ritornò serio e mi guardò dritto negli occhi.
"Non dovrebbe andare dentro quella piramide."
Stavo cercando una piramide in particolare era conosciuta per le sue maledizioni si dice che se entri là dentro non esci più ma non ci credo a queste cose penso che è un modo per non farci entrare gli esploratori.
Lo guardai.
"perché mi scusi? Sono un esploratrice è mio dovere scoprire antichi oggetti o antichi simboli per testimoniare l'esistenza umana anche negli anni precedenti con le loro innumerevoli trasformazioni sia di abitudine che di abiti."
L'uomo mi riguardò.
"Mi scusi non dovevo intromettermi, anche io ero un esploratore ho abbandonato quella carriera sa almeno cosa si cela dentro quella piramide? Non uscirà più da lì"
"So delle maledizioni al suo interno ma non ci credo. Non ho paura"
"Beh è stato un piacere come si chiama se posso permettermi?"
"Mi chiamo Lyn e lei?"
"Lyn? Mi ricorderò di lei"
Si alzò dal posto
"Beh Lyn le auguro una buona esplorazione dentro un altra era"
"Grazie ma come si chiama?"
Non c'era più, era sparito. Aveva detto nuova era? Forse c'erano molti oggetti preziosi all'interno di quella piramide.
Lo sapevo che era una storia per fare spaventare gli esploratori.
Mi continuai ad informare: la piramide si chiamava "Cheope" e si dice che una volta, un esploratore entrò lì dentro e non uscì più o meglio uscì dopo ben settanta anni ma non invechiò e appena uscì era traumatizzato e pieno di ferite.
In allegato c'era una foto ed era uguale al signore di prima. Era lui? È per quello che smise di fare l'esploratore?
Passrono tre ore e finalmente arrivò l'aereo, trovai il mio posto, mi sedetti e mi preparai per il lungo viaggio che mi aspettava.
Affianco a me si sedette un ragazzo più o meno della mia età. Aveva i capelli di un colore ramato e degli occhi azzurri e penetranti. Sembrava uscito da un altra realtà.
Ci guardammo negli occhi ma lui mi osservava in modo strano come se mi stesse studiando.
"Piacere Asim lei come si chiama signorina?"
Forse arrossì mi sentii bruciare le guancd.
"Mi chiamo Lyn"
"Ha origini Egiziane Lyn?"
Come lo sapeva? Perché lo sapeva?
"Si i miei genitori sono Egiziani come lo sa?"
"Intuito in Egitto è molto diffuso il nome Lyn, io invece vivo in Egitto"
"Bello potrebbe aiutarmi allora? Sono un archeologa e dovrei andare nella piramide di Cheope lei sa dov'è?"
Il suo sguardo si spense e si rigirò senza più dirmi nulla.
Per tutto il viaggio restammo in silenzio.
Dopo quella domanda mi ignorò completamente ma andava bene così mi rilassai anche io.
All'arrivo Asim uscì subito dall'aereo come se stesse scappando da qualcosa o qualcuno.
Scesi dall'aereo, era notte per questo andai verso il mio hotel, sistemai le mie valige e mi coricai sul letto, ma non riuscivo a non pensare ad Asim, al perché non mi rispose alla domanda. Al perché mi ignorò.
Dopo un po' di tempo sopra il letto finalmente il sonno ebbe la meglio e mi addormentai.
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L'occhio di Hanthor
FantasyUna giovane esploratrice Americana di nome Lyn Maat intraprenderà un viaggio per l'Egitto e si imbatterà in una piramide. Fuori può sembrare uguale alle eltre ma dentro si rivelerà l'inizio o meglio il passato di un era. L'entrata di quella piramide...