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Arriva la sera, una sera speciale: la prima notte di caccia di Jiha dopo la sospensione. E a farle compagnia sarà Wooyoung stesso, suo fratello.

Il ragazzo in questione, attende che si addormentassero tutti nell'edificio per uscire dal dormitorio e dirigersi all'esterno indisturbato e nascosto da occhi pericolosi, verso il bosco non molto distante dalla scuola.
Era piccolo il posto, si poteva vedere la sua superficie di chiome verdi scure racchiuse in un piccolo cerchio, dal tetto piano dell'immensa struttura dell'accademia demoniaca.

Tornando a Wooyoung, ha già spiegato tutto al suo compagno di stanza che è pronto a parlare in suo favore, quindi cerca nel suo cassetto una felpa leggera col cappuccio, scura per confondersi nella notte tra i cespugli e l'erba alta.
Ne trova una grigia, con la cerniera e un cappuccio abbastanza grande. La indossa e esce dalla camera chiudendone la porta, guardandosi sempre alle spalle.

Deve ringraziare Dio di avere degli amici come Hongjoong, Yeosang e soprattutto Seonghwa che è come lui; lo coprono e lo lasciano fare ciò che lui deve fare, che una creatura come lui deve fare.

Continua a camminare giù per le rampe di scale, tenendo le mani nelle tasche contenenti un coltellino, il telefono silenziato e degli accendini di legno nella loro apposita scatolina.
Cammina per il corridoio del piano terra e quando arriva vicino alla porta, dopo aver guardato un'ultima volta alle spalle esce dall'edificio correndo.

San era appena uscito dal suo dormitorio. Al secondo piano e ha notato il suo 'insegnante' camminare verso le scale guardandosi innumerevoli volte le spalle.
Che strano, pensa.
Decide quindi di seguirlo ma mosso il primo passo, viene colpito alla nuca.

"Ma che caz... Jiha" esclama in un sussurro girandosi in tempo con le mani nel punto dolorante.

"Scusa, amico. Ma non puoi seguirlo" gli dice la ragazza che ritrova davanti con una mazza da baseball in mano che si porta ad appoggiare sulla spalla.

"Quindi, dove va? Perchè si guardava sempre le spalle?" le chiede curioso e in tono interrogatorio.

"Perchè è la mia prima notte di caccia dopo una vita e lui mi farà compagnia. Soyeon ti terrà d'occhio, ovunque lei sia" conclude annoiata, roteando gli occhi.

Si sposta lasciandolo per terra; lui si sdraia lì, fottendosi di ciò che succede attorno.
Nel secondo che passa la giovane torna indietro e sopra di lui. Sembra seria e non bisognerebbe sfidarla.

"Non ti azzardare a cercarci, Wooyoung può diventare molto pericoloso, seppur abbia quella faccia da angioletto che tanto ti piace. Ascoltami e starai bene" gli dice severa con voce rauca e se ne va, coi tacchi degli stivali neri con le spine che producono un rumore basso, profondo e graffiato fino alla fine del corridoio.

San si alza andando tornando al piano superiore, nella sua camera per affacciarsi alla finestra della sua camera notando la ragazza trasformarsi e entrare nel bosco, scomparendo dalla vista del vampiro.

"Tu non vai da nessuna parte, zebra aliena"

Una ragazza coi capelli neri, vestita in un outfit che infondeva timore si è presentata dietro di lui.
Il rosso si gira osservandola con uno sguardo interlocutorio.

"Dove l'hai presa questa, 'zebra aliena'? È per i miei capelli?" chiede San per niente divertito tastandosi la testa.

"Wooyoung ti chiama così, nella sua mente." fa spallucce "Forza, a letto, perchè se dormi chi ti può svegliare?" ordina in tono minaccioso costringendolo a fare come dice.

Neanche una mezz'oretta passata che non riesce a dormire, quindi apre un occhio per volta per vedere se effettivamente se ne fosse andata.

"Non ci sperare, zebra aliena. Sono ancora qui. Dormi"
Di fatti Soyeon è ancora lì, sul soffitto a dipingere a testa in giù, sdraiata sulla superficie con un quaderno e una penna in mano.

It's too late... maybe || ωσσѕαη 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora