"C'è solo la questione Allegri, ma ne riparleremo più avanti." Mi disse mio padre
Annuì e spensi il portatile.
Avevo passato la mattina in una fittissima riunione della holding di famiglia, e in quel momento volevo solo correre a mangiare.
Tra tutte quelle aziende e mio padre come capo, ero fortemente convinta che sarei uscita fuori di testa ben presto.
"Sophie, prima di lasciarti andare a pranzo c'è un'altra cosa di cui vorrei parlarti." Disse mentre chiudeva un cassetto della sua scrivania
"Si?"
"Potresti spiegarmi perché girano delle foto che ritraggono te e Paulo Dybala?"
Sospirai, consapevole che sarebbe stato impossibile che non le vedesse.
"Ci siamo ritrovati alla stessa cena quando ero a Roma l'altro giorno papà.
Ci siamo semplicemente salutati."Che bugiarda.
Mio padre alzò un sopracciglio, per niente convinto mentre io posavo il computer prima nella sua custodia e poi nella borsa.
"Che c'è?
Non potevo neanche salutarlo semplicemente perché è un ex giocatore della nostra società?" Gli chiesi alzando il sopracciglio a mio voltaFu lui a sospirare quella volta.
"Sai benissimo che con Paulo la questione è diversa.
E con questo non voglio dire che se ti capita d'incontrario non devi salutarlo, ci mancherebbe.
Ti ho insegnato l'educazione."È vero papà.
Tu mi hai insegnato tutto quello che so.
E non smetterò mai di dirti grazie per questo.
"Semplicemente occhio, lo sai.
Non è un ex giocatore qualsiasi e sai che i paparazzi sono letteralmente ovunque.""Si lo so.
Farò più attenzione la prossima volta, anche se sarà inaspettato."Mio padre annuì.
"È quello che volevo dirti.
Adesso vai pure tesoro, starai morendo di fame."Mi avvicinai a lui lasciandogli un bacio sulla guancia e lui sorrise.
"Ciao papà, ci sentiamo."
"Ciao amore mio."
Uscì dallo studio di mio padre, richiudendo la porta alle mia spalle.
Mentre percorrevo il corridoio, l'unico rumore che sentivo era quello dei miei tacchi fino a quando non arrivai in cucina.
"Ciao Lavinia, buon pranzo." Dissi salutando la moglie di mio padre
"Sophie tesoro, non rimani con noi?" Mi chiese lei ed io scossi la testa
"Ho un appuntamento con Greta, pranzerò con lei."
"Ah va bene va bene, divertitevi."
Le sorrisi ed uscì di casa.
Quando salì in macchina, mi diressi subito verso casa della mia migliore amica.
Arrivai in poco tempo e quando scesi dalla macchina dopo aver parcheggiato, sentì il telefono vibrare.
Suonai a Greta e lo presi dalla borsa.
Notai che era una mail e decisi di leggerla dopo.
"Generosa la vita eh" sentì dire e quando alzai lo sguardo notai che la mia migliore amica guardava il suo cellulare commentando chissà che
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• Scandal • Charles Leclerc & Paulo Dybala
FanfictionSegreti e scandali hanno sempre camminato di pari passo. Nessuno è privo dei primi, che sono per eccellenza la causa scatenante dei secondi che si sa, quando scoppiano sono un vero e proprio uragano. Un uragano forte e spietato che non risparmia nes...