Forse la coppia su cui ho deciso di scrivere questa storia non è tra le più in voga del momento......ma se Charlotte Magne lasciasse la sua città Natale e si trasferisse a New Orleans incontrando un conduttore radio che la ospita a casa sua? Questo...
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Era passato circa un mese da quando Alastor mi aveva ospitato a casa sua e da quando mi ero, anche se prematuramente, accorta dell'amore che provavo per lui, un amore cosi vero da non aspettarmelo mai.
Ormai a New Orleans era arrivato giugno e insieme anche la bella stagione con il caldo arrivo anche la brezza fresca e piacevole che avevo provato poche volte nella vita, e tra le tante una vacanza in famiglia. Fu una delle poche se non l'unica che ho fatto con tutta la famiglia compreso mio padre. Lui e lo zio Michael erano sempre impegnati a causa della fabbrica e a volte ritrovarseli davanti tutta la giornata faceva un certo effetto.
Quel pomeriggio ero davvero stanca, tanto che feci una dormita... in tre settimane mi ero data da fare trovare un lavoro che mi avrebbe preso al volo, e niente poteva essere cosi al volo che fare la cameriera in un ristorante. Lavoravo solo di mattina quando il ristorante era più affollato e la gente usufruiva del bar disponibile. Quando mi svegliai dal mio sonno Al era in salotto appoggiato allo schienale della sua poltrona mentre leggeva il giornale con gli occhiali abbassati e le maniche della camicia arrotolate e tirate su. Mi nascosi dietro l' architrave della cucina per osservarlo
Sussurrava qualcosa mentre leggeva, forse insulti o roba simile, lo faceva sempre e per quanto cercavo di trattenermi qualche risolino usciva sempre dalle mie labbra.
"...Chissà cosa legge..."
Guardai l'orologio, le sei, dovevo cominciare a cucinare e apparecchiare la tavola. I piatti e i bicchieri erano nella credenza del salotto quindi passare vicino ad Alastor era inevitabile, appena alzò lo sguardo infatti si voltò verso d me.
Sentii il fiato di qualcuno dietro di me ma sapevo già fosse lui "Che stai facendo mia cara?" "Oh Alastor! Sto preparando la cena" mentre mi teneva le spalle nelle mani sentivo il calore che comincio a salirmi per tutto il corpo fino alla punta dei capelli "Quest'oggi non dovrai preoccuparti della cena cara, stasera usciamo"
"...Al vuole uscire con me? Perché ?!..."
"Perché vuoi uscir-" "Alcuni colleghi di lavoro e degli amici, ci vediamo questa sera per ritrovarci e mi piacerebbe molto che tu venissi, e poi sarebbe cortese e non da me lasciarti qui da sola..."
Rimasi ferma immobile per un minuto guardando per terra per non far notare il mio rossore. Anche se non ho dubbi che l'abbia già visto. Ma non ero imbarazzata perché mi avesse bloccata mentre parlavo, quello ormai era la quotidianità. Ma per il fatto che mi avesse pensata e che volesse che io venissi con lui...quello mi fece esplodere la testa dell'imbarazzo.
Quella sera andammo in un locale notturno molto elegante, le persone lì erano amichevoli e simpatiche come il barista Husk, un amico di Alastor, con cui mi fermai a fare due chiacchiere mentre bevevo un drink. All'improvviso sentii una mano che mi prese la spalla per voltarmi dall'altra parte "Charlotte cara ti presento i miei colleghi...Jones , Edward e Ethan, e loro sono le loro compagne" tra di loro mi sentivo come nulla.