Sono appena entrata in aula per fare l'esame, mi sono seduta di fianco ad una ragazza che ho conosciuto qualche settimana fa; si chiama Sara.
Un'ora dopo...
Ho appena finito l'esame, sono abbastanza in ansia per i risultati.
Uscii subito dall'aula non appena consegnato il testo e andai subito da Davide e Cris. Erano seduti sulle sedie fuori a parlare.
C: Nicki!
N: mm
C: com'è andato
Io non risposi, alzai solo le spalle e poggiai la borsa sulla sedia libera di fianco a Cris.
N: vado un secondo fuori in giardino
Entrambi mi annuirono e io andai; mi sedetti sulla panchina e iniziai a pensare.
I miei pensieri vennero interrotti da qualcuno..
D: ehi
Io mi girai e notai che c'era Davide propio dietro di me, con una busta in mano.
D: questi sono i risultati, li hanno consegnati prima e li ho presi per te
N: grazie..
D: vuoi che li apriamo insieme?
Io annuì con gli occhi lucidi e credo che Davide lo notò.
D: prima mi dici che hai però
N: ma niente
D: Nicki dai, ti conosco e so che hai qualcosa
Solo dopo varie prediche cedetti e gli raccontai tutto ciò che mi frullava per la testa.
N: è solo che se fosse andato male? Se non l'avessi passato? Mi rovinerei la media, rovinerei la mia carriera universitaria! E poi-
D: Nicki ti stai facendo troppe paranoie; ora facciamo così: apriamo insieme i risultati e se è andato male lo recuperiamo assieme ok? Ti aiuto io promesso, non ti lascio da sola lo sai
Io annuì e nel frattempo lui mi passò la busta. Io la aprì lentamente e non appena lessi il risultato feci un sorriso più grande di me! Ero passata!
D: beh? Passata?
N: si, si, si sono passata! Ho preso 29!
D: vedi! Che ti avevo detto io!
Lui mi abbracciò e poi tornammo da Cris per comunicarle tutto. Poi tornammo a casa per mangiare qualcosa e decidere cosa fare con Leo e il bambino.
N: Cris ma quindi quando vuoi dirlo a Leo?
C: non so... il più presto possibile
N: oggi?
C: speravo di sì
D: vuoi andare da lui? In teoria possiamo già andare, sono le 15:30
Lei ci pensò su un attimo ma poi annuì e andò a cambiarsi; nel mentre io e Davide parlammo un po'.
D: nanetta
N: mm
D: secondo te come la prenderà Leo?
N: non so, ma spero beneDetto ciò, arrivammo in ospedale verso le 16:00.
N: dai Cris va da lui, andate agli ulivoni che non c'è nessuno
Lei mi annuì e poi i due andarono in giardino mentre io e Davide li aspettammo in camera di Leo.Pov Cris:
Stavo andando con Leo agli ulivoni per dirgli del bambino. Non sapevo come l'avrebbe presa...
Non appena arrivammo sulla panchina io mi bloccai.
L: amore tutto bene? Che devi dirmi?
C: i-io..
L: ehi sicura che vadi tutto bene?
C: si solo che.. Leo c'è una cosa che devo dirti ed è abbastanza importante
L: amore mi stai facendo preoccupare, che succede?!
Glielo dovevo dire, non importa come l'avrebbe presa.
C: è da un po' che devo dirti questa cosa, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo..
L: coraggio per cosa Cris?
C: Leo... sono incinta, aspettiamo un bambino
Lui mi guardò abbastanza sconvolto, non capivo cosa volesse dire la sua espressione.
L: stai scherzando?
C: no..
L: Cris non mi prenderai mica per il culo! È impossibile con tutta la chemio che ho fatto lo sai?! Non scherzare su queste cose
C: no no non sto scherzando, sono alla terza settimana...
L: tre settimane! E non hai ancora fatto niente?
C: perché che devo fare scusami?
L: il test!
Dopo le sue parole io mi misi a ridere leggermente.
C: ma certo che ho fatto il test, l'ho fatto quattro volte! Ed era sempre positivo
Lui mi guardò per qualche istante, poi si alzò e urlò:
L: CAZZO SONO PADRE! MA TI RENDI CONTO CRIS?!
Io annuì e poi lui mi prese in braccio e mi baciò.
C: sei felice??
L: ma certo che sono felice Cris!
Lui mi abbracciò di nuovo e poi mi fece girare.
C: e io che avevo paura di dirtelo..
Non appena staccati dall'abbraccio ci risedemmo.
C: tu non hai paura?
L: di cosa dovrei avere paura?
C: no niente, niente
Dopo pochi attimi di silenzio lui ricominciò a parlarmi.
L: sarai una mamma spettacolare, e io un papà con i controcoglioni! Ma cosa vuole di più questo piccolino eh?!
Entrambi ci mettemmo a ridere e poi lui si abbassò per toccarmi la pancia.
L: non devi avere paura Cris, guarirò te lo prometto
C: devi farlo Leo
L: lo so, per noi tre
Disse indicando prima me e il bambino e poi se stesso.Dopo ciò, tornammo da Nicole e Davide per comunicarli tutto.
Fine pov Cris
NICOLE
Io e Davide stavamo aspettando Cris e Leo in camera di quest'ultimo. Eravamo sdraiati sul letto e ci stavamo baciando. Io avevo la testa poggiata sul suo petto e lui mi accarezzava i capelli.
Rimanemmo così ancora per un po'; solo dopo circa venti minuti sentimmo la porta della camera aprirsi ed entrare Cris e Leo abbracciati, mano nella mano.
D: beh immagino che l'abbia presa bene
Io non dissi niente e corsi ad abbracciarli, poi si aggiunse anche Davide.
L: ragazzi chiamiamo i braccialetti? Così glielo diciamo
C: si scrivo subito sul gruppoMezz'ora dopo...
Dopo circa mezz'ora arrivarono tutti i braccialetti, dal primo all'ultimo.
Eravamo seduti in cerchio: io e Davide sul letto che un tempo era di Vale, Leo e Cris su quello di Leo, Flam e Chicco sulla sedia della scrivania mentre Nina, Rocco, Tony e Vale sulle poltrone e le sedie della stanza.
Inoltre abbiamo chiamato alcuni medici e infermieri come Ulisse ed Ester o la Lisandri e anche i genitori di Davide e la mamma di Rocco, Piera.
Lis: beh ragazzi siamo tutti qui, che dovete dirci?
U: esatto, veloci eh che dobbiamo tornare a lavoro qua noi!
L: beh eccoooo, diciamo che siete diventati tutti zii
Tutti li guardarono straniti ma dopo poco tutti capirono e si fiondarono su di loro mentre io e Davide rimanemmo a guardare. D'altronde noi sapevamo già quindi non eravamo molto sorpresi.Rimanemmo a parlare ancora un'altro po' ma poi alcuni dovevano tornare a casa e gli altri a lavoro.
Tutti salutammo Leo e poi ognuno tornò a casa.Dopo cena, Cris andò a letto sfinita mentre io e Davide rimanemmo sul divano a guardare un film. Finì verso le 23:00 e io ero abbastanza stanca, ero già in dormi-veglia sul petto di Davide.
Lui senza dirmi niente mi prese in braccio a mo di sposa e mi portò a letto. Poi fece per tornare di là ma io lo fermai.
N: Dà
D: oi dimmi
N: stai qui? Non riesco ad addormentarmi se no..
Lui rise leggermente e poi si sedette di fianco a me, che invece ero sdraiata.
D: veramente ti faccio ancora questo effetto?
Io annuì solamente, per poi prendergli la mano e addormentarmi..Pov Davide:
Nicole si era appena addormentata. Ogni volta che andavamo a dormire rimanevo un po' sveglio a guardarla, sembrava un angioletto.
Dopo qualche minuto mi ricordai che dovevo sistemare in sala, così mi alzai cercando di non svegliare Nicole e mi dirisi in salotto, ma trovai qualcun altro.
D: ehi Cris, che ci fai sveglia?
C: oh ciao Dà, niente stavo sistemando qui
D: ma figurati faccio io
C: ma no, ho visto che stavi portando Nicole su in camera e pensavo aveste sonno così sono venuta io a sistemare, tanto ero sveglia
D: grazie Cris
C: di nulla, dai vai da Nicki finisco io
D: sicura?
C: si ma te vai da lei o non riesce a dormire-
D: come lo sai?
C: me lo diceva sempre quando eravamo in ospedale; quando l'avevi lasciata la prima notte non aveva dormito e anche quando c'era Matteo in camera non dormiva molto
D: giuro quel pezzo di merda-
C: Dà no, è tutto finito ormai, sono passati mesi
D: si lo so ma Cris io ci penso ancora
C: lascia perdere il passato, tutti abbiamo fatto degli errori ma poi si risolve tutto. Guardavi ora a te e Nicki, lei non ti ha mai odiato per quello che hai fatto... anzi, ti ha sempre amato
D: lo so ma Cris è stata solo colpa mia se lei ha subito tutte quelle cose.. e credimi se ti dico che mi sentirò in colpa a vita
Lei non disse niente, mise giù la coperta che stava ripiegando e venne ad abbracciarmi.
C: non è stata colpa tua Dà, hai capito?
Io annuì e abbracciai sempre più forte Cris.
C: dai va da lei
Disse subito dopo esserci staccati dall'abbraccio.
Io annuì, ci salutammo e tornai da Nicole. Non appena entrai in camera però non la vidi nel letto, così l'andai a cercare in bagno.
Bussai alla porta e mi rispose Nicole.
D: oi Nicki sei in bagno?
N: si, arrivo
Detto ciò tornai di là e l'aspettai nel letto.
N: scusa dovevo andare in bagno
D: tranquilla
Dissi mentre lei si stendeva di fianco a me poggiando la testa sul mio petto.
N: dove eri prima? Non c'era nel letto quando mi sono svegliata
D: ero di sotto, ho aspettato che ti addormentassi per sistemare di sotto
N: ma potevi dirmelo, ti aiutavo
D: ma no tranquilla, dai ora dormi è tardi
Lei annuì e poi chiuse gli occhi e si addormentò subito. Io ripensai alla conversazione con Cris... non posso farci nulla, mi sento ancora in colpa e non credo me lo perdonerò mai...Detto ciò cercai di dormire un po', distogliendomi dai miei pensieri. Perlomeno avevo Nicole al mio fianco...
Fine pov Davide
Spazio autore:
Ciao a tutti lettori, scusate se ho pubblicato tardi ma non ho avuto molto tempo in questi giorni.
Prometto che entro questa sera cercherò di far uscire un'altra parte. Durante la settimana non so quanto riuscirò a pubblicare ma spero che la storia vi piaccia!
STAI LEGGENDO
Un amore che credevo impossibile - Davide di Salvo - braccialetti rossi
FanfictionNicole Rossi è una ragazza di 18 anni, ricoverata in ospedale da ormai sei mesi per anoressia, una brutta bestia, mangia e vomita... Li dentro però troverà molti amici che la supporteranno e la aiuteranno sempre nel momento del bisogno. Nel momento...