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"Il principio fondamentale su cui si basa la vita a bordo della nave Kraken e che regge ogni azione e decisione della ciurma è il diritto inviolabile di ciascun membro di essere sé stesso e di anteporre la propria salute e integrità fisica e mentale a qualsiasi altra cosa. Ogni pirata, dal più giovane all’ufficiale più esperto, deve agire con l’obiettivo di preservare la propria vita e il proprio benessere, senza dover sacrificarsi in modo estremo per il bene altrui, fatta eccezione per le normali dinamiche di collaborazione e sostegno reciproco tra membri dell’equipaggio. La libertà di espressione e di comportamento è un valore fondante della ciurma e ogni membro ha il diritto di vivere in modo autentico, esprimendo la propria personalità e individualità senza timore di giudizi o ripercussioni. Nessun pirata sarà costretto a conformarsi a regole che limitino la propria espressione individuale o soffochino il proprio carattere. La diversità e la varietà di pensieri, modi di agire e atteggiamenti sono considerate una ricchezza a bordo del Kraken, e ciascun pirata è tenuto a rispettare l’unicità degli altri membri della ciurma. Non esistono obblighi che impongano a un pirata di rinunciare alla propria identità o ai propri valori per allinearsi a norme imposte da altri, purché tali espressioni non siano contrarie al rispetto reciproco e al codice d’onore.
Ogni pirata ha il dovere e il diritto di anteporre la propria salute e il proprio benessere a qualsiasi incarico, missione o dovere a bordo. La ciurma della Marea Alta riconosce che un pirata malato o indebolito non può contribuire pienamente al successo dell’equipaggio, e pertanto la salute fisica e mentale di ciascun membro deve essere tutelata in ogni circostanza. Nessun pirata sarà obbligato a intraprendere azioni che mettano in pericolo la propria vita o la propria salute per il bene della ciurma o per il compimento di una missione, e ogni richiesta in tal senso sarà considerata una violazione grave del Codice. La protezione della propria vita è sacra e inviolabile, non esistendo compito o missione che giustifichi il sacrificio della salute di un membro. In particolare, è severamente vietato il sacrificio della propria vita o della propria integrità fisica per salvare il Capitano. Sebbene la vita del Capitano sia preziosa e rispettata, non è considerata superiore a quella degli altri membri della ciurma. Nessun pirata sarà mai costretto o giudicato per non aver messo a rischio la propria vita per il Capitano, e questo principio deve essere rispettato in ogni circostanza.
La collaborazione e il sostegno reciproco tra i membri della ciurma rimangono comunque fondamentali. Ogni pirata è tenuto a sostenere i propri compagni di viaggio, intervenendo quando necessario per garantire la sicurezza di tutti. Tuttavia, questo obbligo non deve mai essere interpretato come una richiesta di sacrificio estremo o irragionevole. Ciascun membro deve agire nei limiti delle proprie possibilità e con il giudizio necessario per proteggere sé stesso e i propri compagni, senza mettere in pericolo la propria vita in modo sconsiderato. Questo principio si applica in tutte le circostanze, incluse le missioni più pericolose e le situazioni di combattimento. Non si richiede l’eroismo a costo della vita, ma piuttosto un coraggio che si esprime attraverso la protezione consapevole di sé e degli altri.
