Capitolo 5 Brooks

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Brooks prima di diventare IV Generale di Laboratorio era stato un bambino libero. Della sua infanzia nelle remote terre del Territorio di Centro ricordava l'umidità del lago, talmente fitta da penetrargli nelle ossa. I suoi genitori, Alexander e Maylin vivevano di pesca, e nell'isolamento trovarono la vera gratificazione, né il freddo né la fame rappresentavo dei problemi purché liberi di vivere le proprie esistenze lontani da regole e religioni. Crescendo in disparte dal mondo Brooks non poté frequentare la scuola pubblica, ma grazie alla lontananza dagli insegnamenti statici, volti solo a riempire le menti di nozioni prestabilite, i suoi pensieri fiorirono senza vincoli: tutto ciò che immaginava era puro genio rivoluzionario. All'età di dieci anni aveva progettato la sua prima macchina automatica per la pasturazione e il refrigera pesci ad acqua e vento, l'unico ostacolo alla realizzazione delle sue idee era l'energia necessaria per donarle la vita; il carbone era un combustibile che la sua famiglia non poteva permettersi in sostituzione al lavoro manuale, l'aria e l'acqua lo vincolavano a luoghi specifici mentre le sue invenzioni erano fatte per muoversi liberamente nel mondo. In ogni suo fallimento però, trovava sempre l'incoraggiamento dei genitori a continuare a provare:

"Un giorno farai qualcosa di grandioso per l'umanità, come Creatore quando creò il sole che arde senza bisogno di combustibile" ripeteva Maylin, venendo puntualmente interrotta dal consorte

"Ma se quando ti ho conosciuta, raccontavi che in principio ne esistevano ben dieci di Soli! E che un tale, armato di arco e frecce, fu incaricato di abbatterli in cambio dell'immortalità!" Maylin, tuttavia, preoccupata che il figlio potesse mettersi nei guai andando contro il Creo Text, cercava sempre di attenuare le parole di Alexander, il che lo portava a ripetere con ancora più enfasi le sue ragioni:

"Non ci siamo isolati dal resto mondo per dover comunque sottostare alle loro regole, che siano quelle dei devoti o delle streghe e degli stregoni! Qui, abbiamo la libertà di pensare e di dire ciò che vogliamo" ripeteva il padre.

Nonostante le piccole dispute, Brooks amava ascoltare i racconti dei genitori sul mondo al di là del lago, in particolare, le storie di quando si erano conosciuti a Centomura, durante la battaglia di conquista della città da parte delle streghe e degli stregoni. In quell'occasione, Maylin aveva perso la gamba sinistra e, senza l'intervento di Alexander, avrebbe anche perso la vita. Questi racconti non facevano altro che alimentare il desiderio di Brooks di creare macchinari capaci di aiutare chi, come i suoi genitori, disponeva solo della forza fisica per andare avanti. Anche il lago contribuiva regalando testimonianze del mondo esterno, portando a riva oggetti trasportati dalla corrente: scatolette di latta, fili di ferro e ingranaggi arrugginiti. Per Brooks, ogni oggetto rappresentava un tesoro, sebbene spesso in quantità insufficiente per trasformare le sue idee in realtà, portandolo a sognare di raggiungere un giorno il mondo da cui provenivano quei meravigliosi tesori. E in una sera di mezza estate, fu proprio quel mondo a venire a bussare alla sua porta.

A seguito della Battaglia delle due brecce, in cui due eremiti confinanti giunsero a fine vita simultaneamente, creando la più grande e duratura breccia nella storia della barriera, che permise la cattura di due mostri rari, la Chimera e l'Idra, l'esercito si ritrovò a corto di soldati. I Gendarmi di Disciplina furono inviati oltre il confine delle città per reclutare quante più persone possibile, arrivando persino alla remota abitazione di Brooks. Alexander riuscì appena in tempo a ordinare al figlio di nascondersi; il tono fermo fu sufficiente per fargli capire che non c'era tempo per le domande. Il ragazzo si infilò sotto le assi del pavimento un attimo prima che il rumore degli zoccoli cessasse e tre soldati di Disciplina, uno con la divisa grigia da ufficiale, scendessero dai loro neo cavalli per avvicinarsi ai due padroni di casa.

"Sono Sebastian di Valleserrata, Terzo Ufficiale di Disciplina, e loro sono i miei soldati, Eva e Ivan, siamo qui per chiedervi la tassa di quest'anno per la Cura e la Riconquista. Avete denaro o figli?"

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