Quando Cala La Notte

Capitolo 15

CAPITOLO 15
AVVERTENZEE
LEGGETE BENE MI RACCOMANDO

Allora, ci tengo a precisare che questo capitolo contiene scene esplicite e linguaggio volgare, per chi non vuole leggerlo o chi si impressiona facilmente metterò questo segno ****** per significare c’è una scena che se la legge mia madre le viene un infarto,

quando la parte HOOOTTTTTTT
(novv e dieci hahahah “cof -cof”) scusate dovevo

Comunque stavo dicendo, quando finirà la parte esplicita ci saranno sempre questi segni ******.

Quindi ripeto, per chi non vuole leggere la parte esplicita può semplicemente passare oltre finché non vedrete i segni che vi ho fatto vedere -> ******* 
Ci tengo a precisare perché poi non voglio che mi segnalano o che mi vengono a bombardare nei messaggi privati.
Quindi detto questo vi dico buona lettura

POV IZUKU

Girai il libro e sospirai a pieni polmoni  come se volessi togliermi un peso che mi stava schiacciando nel petto, nel farlo rilascia anche un leggero strato del mio odore che si estese nella stanza dove leggevo quel dannato libro che avevo tra le mani per far passare l’ora.
A proposito, svolto il mio sguardo sull’ orologgio che si trova sul comò e mi alzo per fare qualcosa, qualsiasi cosa che non sia crogiolarmi qui fino a strisciare nella noia totale.
Iris dormiva nella sua stanza beata, anche se mi fa ancora strano visto che voleva sempre dormire con me perché aveva sempre paura , ora invece con aria fiera e orgogliosa, mi ha detto che le ragazze grandi dormono da sole .
Mi diressi a piedi scalzi e in totale silenzio al balcone aperto con le tende che danzavano nella notte spinte da una leggera brezza che mi fece percorrere un brivido lungo la spina dorsale.
Anche se il mio pigiama dovrebbe tenermi al caldo, devo dire che fa anche la sua figura. È molto elegante per essere un pigiama , uno stile a scacchi nero e blu, con pantaloni lunghi e maglietta a tre quarti che mi arriva alle ginocchia.
I miei occhi si alzarono in cielo ad osservare il cielo ormai scuro coperto da un vasto manto di stelle e a completare il quadro della natura, la foresta che accerchiava la villa era in un silenzio tombale.
“Non mi abituerò mai a tutto questo”, sussurrai, guardando incantato il paesaggio.
Mi sporsi un po’ di più dal balcone per vedere a malapena le guardie notturne che come sempre sembravano dei robot pronti a far fuori al primo segno di pericolo.
Rientrai in stanza chiudendo il balcone e mi rimisi nel mio letto cercando di dormire per far si che domani  non mi sveglio come un panda, visto che occhiaie per via dell’insogna  che erano creati dai  miei pensieri  .
Non potevo negare che i miei pensieri ero rivolti solo a Katsuki, era uscito con la sua guardia del corpo e non l’ho visto tornare. Le ore passavano, ma niente, neanche un segno di vita da lui.
Iniziai a intrecciare le dita a furia dell’ansia, finchè non sentì la porta aprirsi. Di scatto , scosto le coperte e scendo dal letto per avvicinarmi alla porta e aprirla leggermente per vedere chi fosse. Neanche il tempo di aprire la porta che mi ritrovo, colui che invade i miei pensieri ogni santo giorno.

“K-Katsuki?”, più lo guardavo e più mi sembrava un cazzo di Divinità greca. I suoi occhi erano delle lame taglienti e infuocati come lava, però, le pupille erano dilatate e quel leggero luccichio che potevo notare, era abbastanza da farmi andare in estasi.
Rimanemmo a guardarci per un po’ in silenzio. Sentivo uno strano odore provenire da lui e più passava il tempo che ci guardavamo e rimanevamo inchiodati uno negli occhi dell’altro , più questo odore mi invadeva le narici.
Guardai in basso per via di una leggera luce che aveva catturato la mia attenzione e vidi un bicchiere mezzo pieno nella sua mano che dondolava Cazzo… questo, questo è alchool???
Ma che si è ubriacato?..

********* INIZIO SCENA SPINTA

“Spogliati” . La sua voce possente e grottesca mi creava delle fitte nel basso ventre che sarei potuto svenire lì sull’istante . Ma il mio corpo non rispondeva più ai miei comandi, ma ai suoi.