Essere una ragazza alle superiori in America può significare vivere un periodo intenso, pieno di emozioni contrastanti e nuove esperienze. Immagina di essere una ragazza di 16 o 17 anni, frequentando il liceo in una piccola città o in una grande metropoli, magari in uno stato come la California o il Texas. Ogni giorno la tua routine è segnata dalla corsa tra le aule, lo zaino pesante di libri, e le chiacchiere in corridoio con gli amici, con i quali ti scambi segreti e risate.
Hai un gruppo di amici stretti, quelli con cui pranzi ogni giorno nella caffetteria. C'è la tua migliore amica, con cui condividi praticamente tutto: dai drammi sentimentali alle cotte per ragazzi (o ragazze). Parlate delle feste del weekend, dei compiti difficili, e delle nuove canzoni che amate. Ogni tanto, magari, vai alle feste scolastiche, come il ballo di fine anno, dove l'ansia di trovare un vestito perfetto e il "date" ideale è sempre un po' presente.
Le giornate sono piene di emozioni: c'è la lezione che non finisce mai, il messaggino su Snapchat che arriva dalla tua cotta, il panico prima di un esame di matematica, e la gioia di un bel voto inaspettato. La scuola è anche il luogo dove nascono storie d'amore, alcune intense ma brevi, altre che ti lasciano il cuore spezzato. Forse c'è quel ragazzo del terzo anno di cui sei segretamente innamorata da mesi, e ogni volta che lo incontri in corridoio senti il cuore battere più forte. Oppure esci con un ragazzo della squadra di football, e vivere quegli appuntamenti al cinema e le lunghe passeggiate nei parchi diventa la parte migliore della settimana.
Essere una ragazza adolescente negli Stati Uniti significa vivere una costante altalena di sensazioni: dalla gioia pura alla confusione e al desiderio di essere capita, di trovare il tuo posto in un mondo che sembra cambiarti intorno velocemente.
Ogni mattina, appena entro nel corridoio della scuola, mi sento come se fossi trasparente. Non è che la gente mi ignori di proposito, è più come se non esistessi affatto. Cammino con lo zaino stretto sulle spalle, cercando di non fare rumore, di non farmi notare troppo. Gli altri sono sempre in gruppo, ridono, scherzano, parlano di cose che io non capisco o che non ho mai vissuto. Feste a cui non sono stata invitata, storie d’amore che non ho mai vissuto.Io non sono nessuna di queste cose qua...
Suona la campanella. Entro in classe, mi siedo sempre nell'ultima fila, perché lì è più sicuro. Nessuno ti chiede mai di unirti a un progetto di gruppo, e se il professore non ti fa domande, puoi passare tutta la lezione senza dire una parola. Ogni tanto guardo fuori dalla finestra e mi chiedo come sarebbe essere una di loro: una di quelle ragazze che tutti conoscono, che tutti salutano, che ricevono messaggi durante la lezione.
La pausa pranzo è probabilmente il momento peggiore della giornata. Entro in mensa e mi guardo intorno cercando un tavolo vuoto, qualcosa che mi dia almeno l'illusione di non essere completamente sola. Prendo il mio vassoio e mi siedo lontano da tutti. Vedo i gruppi di ragazzi ridere, scambiarsi segreti, e io sto lì a scrollare il telefono, anche se non c’è nessun messaggio in arrivo. Fingo di essere occupata, come se stessi aspettando qualcuno.
Ma purtroppo nessuno arriva chiamando il mio nome...
STAI LEGGENDO
LA RAGAZZA SFIGATA
RomanceLa storia inizia con Samantha, una ragazza di 16 anni che vive in una piccola città americana e frequenta il liceo locale. È una ragazza intelligente, ma estremamente timida, e passa inosservata tra i corridoi della scuola. Non ha amici e trascorre...