Sala D'addestramento

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"Distanzia un po' le gambe." le diceva davanti a lei.
"Mano destra sotto in alto e mano sinistra sopra in basso." Osservò come la ragazza non faceva quello che le diceva. O almeno, non nella maniera giusta.
"No, aspetta." le prese la lunga lancia che teneva in mano goffamente. "Ecco, così. Devi avere una buona impugnatura per poter trafiggere i nemici."
Allison rabbrividì all'idea di trafiggere qualcuno, e poi, in quel momento, non sarebbe andata tanto distante dal sfiorare a malapena qualcuno. Ura le dette in mano una lancia molto lunga, dal manico di un rosso come quello dei libri antichi; aveva una lama a forma di rombo allungato, affilata come la punta di un ago. Sotto di essa e alla fine del manico, quest'ultimo si inspessiva con un motivo a spirale, e le incisioni che la formavano erano evidenziati dal colore oro con cui erano dipinti. Però, a quanto pareva, non era così semplice utilizzarla.
Ura le restituì l'arma, aspettando che quella volta la avrebbe impugnata correttamente.
"Si... ok, inverti le mani, e poi ci sei."
Allison sorrise nervosamente, poi però riuscì ad impugnare bene la lancia, infatti sentì la presa molto più salda. Ura prese una lancia identica a quella di Allison.
"Segui i miei movimenti." divaricò un po' le gambe. "Carico." spostò le braccia sul lato sinistro. "E colpisco." scattò in avanti le braccia come se volesse colpire un sacco di sabbia davanti a sè. Fortunatamente Allison era a debita distanza, se no non ci sarebbe arrivata, al momento in cui avrebbe dovuto trafiggere qualcuno. Poi Ura si ricompose, tenendo l'arma con una mano su un fianco.
Allison ripetè i movimenti, ma la lancia era pesante, ed era ancora troppo lenta.
"Continuiamo. Ora dalla posizione iniziale, dovrai alzare la lancia in orizzontale davanti a te, ruotando la mano sinistra, così da parare un ipotetico colpo."
Allison ci provò: caricò il colpo facendo sfiorare al manico della lancia il fianco sinistro, poi scattò facendo finta di parare il colpo di un'altra lancia; quando dovette ruotare il polso, però, non riuscì a riafferrare il manico, e il peso della lama sbilanciò l'arma, facendola cadare a terra. Allison alzò un piede nella paura di trafiggerselo.
"Va bene lo stesso." esordì inespressivo l'altro. "Riprendi l'arma. La prossima mossa consiste nel girare su sè stessi, far girare l'arma e infine colpire dal lato opposto di quello di partenza."
Allison lo guardava confusa.
"Ok, guarda. Partenza," disse replicando la prima posizione "mi giro, e mentre lo faccio porto la lancia davanti a me, così, in verticale. Continuo a girare e la ruoto tenendola sempre nella stessa posizione. Una volta tornato al punto di partenza, la porto sul lato opposto. E quindi anche le mani sono invertite."
"Ok, capito. Credo."
Allison replicò gli stessi movimenti, ma si ingarbugliò con le mani, e l'arma le volò via. Alla fine si ritrovò a colpire il nulla, con nulla come arma.
Ura non disse niente, e rimase con la sua espressione impassibile.
"Bene." disse infine.
"Bene? La vedi l'arma? Perchè io no. Oh eccola," la indicò con tono sarcastico "Proprio lì infondo, si perchè l'ho scaraventata al muro!" mutò poi la sua voce.
"Pazienza, giovane. Ripeti tutto in questo ordine: colpisci, para, gira." le passò una nuova lancia che prese dal muro a cui ne erano appese molte altre.
Allison prese un respiro, poi si rimise in posizione.
"Carico. E colpisco." si sforzò. "Carico. E paro." la lancia le cadde nuovamente. La raccolse. "Carico. E giro." le cadde di nuovo dalle mani, ma perse meno la presa.
Ancora.
"Carico. E colpisco."
"Carico. E paro."
"Carico. E giro."
La lancia le cadde anche quella volta, ma non demorse.
"Carico. E colpisco."
"Carico. E..." si concentrò di più. "Colpisco!" Quella volta riuscì a riprenderla, si fermò un'attimo a sollevare lo sguardo su Ura, che le fece un lieve sorriso, poi tornò di nuovo con gli occhi sulla lama.
"Carico. E g-g..." le stava per cadere di nuovo, ma riuscì a tenerla sù con una sola mano, per quanto pesasse. "Fiù..." Capì che in realtà non sapeva cosa stava facendo. Riprovò eseguendo i passaggi lentamente, fino a che non trovò il giusto metodo. A quel punto ufficializzò eseguendo il movimento completo velocemente.
Chiuse gli occhi per un paio di secondi, per poi riaprirli concentrata.
"Carico. E... giro!" fece roteare la lancia perfettamente in veticale, la tenne in quel modo fino a che non tornò di fronte ad Ura, e a quel punto terminò l'azione caricando dal fianco destro, per poi colpire.
"WOUW!" esclamò subito in alta tonalità alzando le braccia, che ancora reggevano l'arma, al cielo.
"Perfetto, ora continua così per il resto della lezione."
Allison abbassò le braccia incredula (e perchè la lama pesava).
"Per i prossimi 35 minuti???"
"Esatto, devi abituarti all'arma, al peso, alla manualità. Tranquilla, fin ora a nessuno sono mai cadute le braccia."
"Fin ora? Potrebbe accadere??"
Ura si stava già dirigendo fuori dalla Sala D'addestramento.
"Io non gioco a scommettere, giovane."
E con quest'ultima frase, uscì dalla stanza.

Allison, Alla Scoperta Del Tempo - I DiscendentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora