Capitolo 3

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Mi sveglio la sveglia con una radio a base di musica classica. Non mi ricordo chi e il compositore, e quando mi alzai dal letto per andarmi a preparare notai che era tutto in ordine, perfino la mia valigia era stata rifatta. Calogero non c'era in stanza quindi ne approfitto per farmi una bella doccia. Dopo aver finito di prepararmi controllai l'orario che portavano le 6:45, abbastanza presto, mi sono svegliato all'incirca verso le 6:00.
Esco dalla stanza e cominciai a cercare Calorgero. Lo trovai seduto su una panchina con la sua Winston blu in bocca. Mi sedetti ancora a lui e accesi il mio sigaro. "Guardi spesso l'alba?" "Spesso, mi fa sperare di avere una giornata migliore della prima." "E come sono le tue giornate al momento?" "Al momento come passano le mie giornate? Bhe in questo momento le mie giornate sono vuoti e tristi, ma con te sono sicuro che quest' alba sarà la prima di molte giornate belle." Si girò verso di me e fece un tiro con la sigaretta se la levo di bocca e mi sorrise. Era uno di quei sorrisi cordiali e pieni di speranza, un sorriso che non vedevo da tempo. "Se ti svegliavi un po prima si vedeva ancora meglio. Ora sta per finire. Vuoi guardarla un altro po'?" "Mi piacerebbe, guardarla ancora." L'unico rumore che rimase fu il cinguettio degli uccellini che rese quel momento ancora più memorabile.
"Da quando fumi?" Chiesi spezzando la tranquillità creata. "Da quando sono adolescente circa quindici anni fa."
"Quando eri ancora un bambino in poche parole." "Esatto. Era un periodo brutto e pieni di cambiamenti. Ero perso e spaventato, e l'unico conforto che ho trovato fù il fumo. Da lì non ho più smesso." "Hai mai pensato di smettere." "Si ovviamente. Ci ho provato varie volte, ma senza riuscirci. Poi un giorno mi capito di leggere la Conoscenza di Zeno e da lì capì che non sarei riuscito a smettere." "Purtroppo il fumo e un problema grave. Anche io fumavo prima di andare in carcere. Dopo quel periodo iniziai a fumare sigari. Rispetto alla sigaretta non fa male e non puzza." "Bhe, l'odore può dare o non dare fastidio, per esempio a me da fastidio, ma mi dà fastidio anche il fumo della sigaretta, anche se la fumo da anni." Rispose Calogero mentre finiva di fare il suo ultimo tiro. Anche io feci lo stesso per poi rimanere un altro po' seduti, in un silenzio spezzato dal conguitio degli uccellini che intonavano canti armoniosi. In quel momento pensai "come sono arrivato qui?" Che cosa mi ha portato qui? Il fatto di cambiare vita dopo il carcere. No, non e quello. Io sono cambiato dopo il carcere. Sono diventato una persona migliore. Tutti lo pensano, tutti tranne me. Sono qui solamente perché io non mi sento cambiato, non mi sento accettato. Ecco perché sono qui. Il sigaro cadde in mezzo alla neve.
"Cazzo! Scusa per la parola Calogero, ora lo prendo subito." "Ma non ti preoccupare. Dai andiamo a fare colazione, ti serve il portacenere?"
"Gentilissimo però lo tengo già. Ecco! Su andiamo a fare colazione."
Dissi mentre riposi il sigaro nel portacenere bianco candito come la neve.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 12 ⏰

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La libreria della redenzione (cap 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora