Eravamo stesi sul letto, con la coperta che ci avvolgeva. Io mi ero volta dalla parte del muro. Jannik, appena si stese, si addormentò; sembrava un cucciolo indifeso nel sonno. A me ci volle più tempo per addormentarmi, avevo i muscoli tesi perché non ero abituata a dormire nel letto insieme a qualcun altro. A un certo punto della notte, il rosso si mosse e mi avvolse il bacino con il suo braccio. Sentivo il suo respiro sui capelli. Se fosse stato un altro ragazzo lo avrei cacciato per il disagio, ma con lui era piacevole. Mi sentivo protetta, avrei voluto che il tempo si fermasse e che non dovesse più giocare nessuna partita. Avevo una piacevole sensazione alla pancia che mai avevo provato, i miei muscoli si rilassarono. Cosa mi stava succedendo? Decisi di non pensarci e di ritornare a dormire.
Il mattino seguente mi svegliai, ma Jannik non era più accanto a me. La sua parte del letto era ordinata e c'era una lettera sopra il cuscino.
L'aprì e lessi:
"Cara Sophie,
grazie di avermi lasciato dormire accanto a te. Spero di non averti fatto sentire a disagio, perché per me non è stato così. Me ne sono andato prima per non destare sospetti non veri e ho gli allenamenti la mattina. Se non ci vediamo alla colazione, allora ti mando il servizio in camera. Spero che verrai a vedere le partite, ne ho due. Entrambe il pomeriggio.
Jannik Sinner"
Quando finì di leggerla, bussarono alla porta. Era veramente il servizio in camera. Mi diedero la colazione e iniziai a mangiare. C'erano dei toast, della frutta, del latte e caffè. Mangiai di gusto, avevo una certa fame. Mi aveva veramente sorpreso, veramente eravamo amici allora. Ma veramente nessuno si era accorto che fosse uscito dalla mia stanza? C'erano le telecamere, speravo che nessuno le controllasse sennò sarebbe diventato un disastro. Quando finì di mangiare, mi preparai e andai a guardare gli allenamenti. Volevo dimostrare a mio padre che ero presente, ero lì apposta per fargli compagnia. Indossavo un vestito corto e rosso, le mie scarpe sportive e i miei capelli erano legati in una treccia fatta velocemente.
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poetica
Чиклит"Cara Sophie, grazie di avermi lasciato dormire accanto a te. Spero di non averti fatto sentire a disagio, perché per me non è stato così. Me ne sono andato prima per non destare sospetti non veri e ho gli allenamenti la mattina. Se non ci vediamo...