Capitolo 16

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E siamo qui, e io me ne voglio giá andare via.

Davanti al grande ristorante, con Noah che parla eccitato e felice di questo incontro, mentre io ho solo un'ansia tremenda che mi fa solo tremare le mani.

Faccio dei respiri profondi, ma non sembra che la situazione stia migliorando.

Noah, vedendomi in quello stato, mi afferra il viso nelle sue mani costringendomi a guardarlo negli occhi.

<<Andrá tutto bene, Grace. Te l'ho prometto.>>

<<Non sono all'altezza... dovrò raccontare ai migliori avvocati della città quello che mio zio mi ha fatto, e io... non sono coraggiosa da poter parlare.>> Abbasso gli occhi sentendoli man mano umidi.

<<Inveve sei perfetta, ok? Sei una ragazza piena di coraggio, e sei all'altezza di tante cose. Non pensare il contrario, perchè in quel caso sei nel torto.>> lo guardo sorpresa delle sue parole.

Oltre alle ragazze, nessuno mi aveva detto queste parole.

Lo abbraccio di scatto sentendone il bisogno.

Noah all'inizio ne rimane tanto sorpreso, ma non tarda a ricambiare stringendomi al suo petto.

Mette una mano dietro alla mia testa accarezzandola, mentre l'altra sale sulla schiena.

<<Andrá tutto bene, Grace. Ci saró io accanto a te e non dovrai temere niente.>> annuisco prima di staccarmi.

Varchiamo la soia dell'entrata, e rimango spiazzata da tanta bellezza.

Il ristorante, come immaginavo, era enorme anche al suo interno.

C'erano tanti tavoli, ma uno in particolare attira la mia attenzione.

Un tavolo lungo si piazza nell'angolo del ristorante, e c'erano seduti sette donne e nove uomini.

Stavano parlando, e notando bene c'erano due posti vuoti-ovviamente vicini-e ovviamente non ci vuole un genio per capire che quei posti erano i nostri.

<<Su andiamo. Siamo in ritardo.>> mi risveglia Noah dai miei pensieri, e con passi svelti ci avviciniamo al tavolo.

Io avevo qualche fatica a camminare, perchè con i tacchi non c'ho mai camminato e quindi è tanto scomodo.

Dopo che Noah saluta tutti con una stretta di mano si siede, e io lo imito, presentandomi e salutando tutti i presenti.

<<Grace, mia cara, ben rivista.>> mi saluta Alex.

<<Fa piacere anche a me rivederla-rivederti.>> mi correggo, ricordandomi al volo che preferiva che lo trattassi come un mio coetaneo.

Mi sorride arruffandomi dolcemente i capelli.

Poco dopo tocca anche all'ultimo membro del tavolo, che era a capotavola dal lato opposto al mio.

<<La famosissima Grace, Noah in questi giorni non ha fatto altro che parlarci di te, ovviamente non solo lui ma anche il signor Alex.>> mi informa un uomo sulla cinquantina, e sembra essere simpatico, ma tengo comunque alta la guardia.

Mi siedo accanto a Noah, e lui mi lancia un occhiolino.

<<Allora Grace, come va con Noah? Ti trovi bene con lui a casa?>> mi chiede una signora rossa, credo che si chiami Brittany.

Annuisco sorridente.

<<Assolutamente si. Mi tratta tanto bene e si prende cura di me.>> sento il suo sorriso soddisfatto.

The eyes of love || Noah WindsorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora