Ti ritengo responsabile.
Queste tre parole mi rimbombavano in testa da tutta la notte, da quando siamo tornati dal ristorante praticamente.
Noah non mi ha rivolto la parola neanche per errore, e quando siamo tornati a casa è entrato e si è chiuso in camera ignorandomi.
Forse ho esagerato a sfogarmi su di lui, lo so, peró... no. Non c'è un peró. Ho sbagliato e basta, come al solito.
Adesso sono le undici di sera, e tra un'ora esatta dovrebbe scoccare la mezzanotte, segnalando il Natale.
Cazzo che Natale.
Sono sicura che andrá tutto una merda, yee...Esco dalla mia camera in pigiama-corto-e scendo le scale trovando Noah seduto sul divano a guardare la T.V. con le luci spente.
Gli passo davanti andando a prendere la bottiglia d'acqua e versare il contenuto su un bicchiere.
Avevo una canottiera e dei pantaloncini fin troppo corti.
Noah Sbuffa.
<<Ti ammalerai cretina.>> lo sento dire.
Alzo le spalle.
<<Amen.>> appoggio il bicchiere nella lavastoviglie, e faccio per andarmene, ma mi ritrovo Noah davanti e per poco non morivo d'infarto.<<Cristo.>> sussurro.
Lo vedo inclinare la testa da un lato, mentre mi imprigionava tra lui e la lavastoviglie.
Avvicina di scatto la sua mano verso la mia guancia e mi ritraggo di scatto.
<<Che c'è? Cosa? Che vuoi?>> domando agitata.<<Avevi solo una cosa, tranquilla non mangio.>> ride sotto ai baffi.
<<E non ti permettere più di mandarmi a quel paese, ti ricordo che sono un tuo professore Signorina.> mi rimprovera.
Lo allontano dal mio corpo, e faccio per andare via ma mi prende dal braccio.
<<Vestiti, ti ammalerai.>> ripete.
<<Lasciami in pace.>> ringhio.
Mi guarda malissimo, ma fa come gli ho ordinato, e mi sorpassa andandosi a sedere sul divano.
Ritorno in camera mia e mi butto sul letto.
23:33
Manca sempre meno.
Non voglio ricordare ció che passavo in quella casa. Odio il Natale più di me stessa.
Appoggio il viso sulle morbide coperte, e non so come ma il sonno arriva all'improvviso, trasportando la mia mente in un vento di pace e serenità, dove ogni mio pensiero viene buttato via dalla mia testa.
__
Quando mi sveglio è notte fonda, e io sono dentro le coperte con un pigiama abbastanza caldo e pesante.
Noah. Lo so che è stato lui.
Mi metto a sedere, e accendo la lucina velocemente, non mi piace affatto stare al buio.
<<Mhh, spegni.>> sento una voce lamentarsi.
Caccio un urlo indietreggiando sul letto fino ad arrivare al bordo, e lì sono costretta ad alzarmi.
<<Cristo, Noah! Mi hai spaventata.>> dico con il respiro e il battito cardiaco a mille.
Lo sento che ridacchia il bastardo, e accendo la luce facendo si che chiuda gli occhi.
STAI LEGGENDO
The eyes of love || Noah Windsor
FantasíaGrace Elenor ha sempre cercato di farsi amica la vita, ma ai suoi occhi quest'ultima la rifiutava ogni volta. Grace vive insieme al suo fratello maggiore, Edoardo Elenor, a casa dei suoi zii, dato che i loro genitori sono morti in un disastro in ae...