Lilia - Gli oceani del cuore

Da che parte stare

Maria si allontanava dalla casa di Walter, il cuore pesante e la mente affollata di pensieri. La strada sterrata era stretta, e mentre guidava, cercava di mettere ordine nelle sue emozioni. Improvvisamente, vide un'auto avvicinarsi in senso opposto. Riconobbe la macchina di Walter.

Le due auto si fermarono una accanto all'altra, bloccando la strada. Walter abbassò il finestrino, il volto segnato dalla sorpresa e dalla rabbia.

"Maria, cosa ci fai qui?" chiese, la voce tesa.

Maria abbassò il finestrino, cercando di mantenere la calma. "Walter, sono qui perché voglio aiutare Lilia... Ho incontrato tua moglie."

Walter strinse il volante, il suo sguardo era duro. "Non hai il diritto di intrometterti nelle nostre vite. Non capisci che stai solo peggiorando le cose?"

Maria scosse la testa, determinata. "Non voglio peggiorare le cose, Walter. Voglio solo capire cosa sta succedendo e aiutare Lilia. Lei ha bisogno di noi."

Walter sospirò, il suo volto si addolcì leggermente, ma la tensione era ancora palpabile. "Aiutare Lilia potrebbe non aiutare la verità, Maria. Devi capire che ci sono cose che non puoi cambiare."

Maria lo guardò, confusa. "Cosa intendi dire? Quale verità?"

Walter la fissò per un momento, poi scosse la testa. "Tutti dobbiamo decidere se stare dalla parte di Lilia o della verità. Non è una scelta facile."

Maria sentì un brivido lungo la schiena. "Walter, io voglio solo fare la cosa giusta."

Walter annuì lentamente. "Lo so, Maria. Ma a volte la cosa giusta non è quella più facile. Stai attenta."

Con queste parole enigmatiche, Walter alzò il finestrino e riprese a guidare, lasciando Maria con ancora più domande e un senso di inquietudine crescente. La strada davanti a lei era incerta, ma sapeva che non poteva arrendersi. Doveva scoprire la verità, qualunque essa fosse.

Maria, determinata a scoprire la verità, fece dietrofront e tornò alla vecchia casa di campagna dove Lilia aveva vissuto con Andrea. Il cuore le batteva forte mentre forzava i sigilli e apriva la porta cigolante. L'interno della casa era immerso in un silenzio spettrale, come se il tempo si fosse fermato.

Entrando, Maria fu colpita dall'atmosfera semplice e datata dell'ambiente. Le pareti erano rivestite di carta da parati sbiadita, i mobili erano vecchi e logori. La luce del sole filtrava attraverso le tende polverose, creando un gioco di ombre che rendeva l'ambiente ancora più malinconico.

Maria si avventurò nella cucina, dove trovò una tavola di legno grezzo con alcune sedie sgangherate. Sul tavolo c'erano ancora i resti di una vecchia colazione: una tazza incrinata e un piatto con briciole di pane. Immaginò Lilia seduta lì, sola, aspettando il ritorno di Andrea. La solitudine e l'isolamento dovevano essere stati opprimenti.

Proseguendo, Maria raggiunse la camera da letto. La stanza era piccola e spoglia, con un letto matrimoniale coperto da una coperta a quadri. Un armadio di legno scuro occupava un angolo, le ante leggermente aperte rivelavano gli abiti semplici e consumati che Lilia usava per i lavori in casa e nel campo.  Maria si sedette sul letto, cercando di immaginare le notti di Lilia, passate in attesa e in ansia.

Ogni angolo della casa raccontava una storia di solitudine e sacrificio. Maria poteva quasi sentire il peso delle giornate di Lilia, trascorse in un ambiente così distante dal mondo solare e vivace che una giovane ragazza come lei avrebbe dovuto conoscere. 

Maria si alzò e si avvicinò alla finestra, guardando fuori verso il giardino ormai incolto. Sentiva un nodo allo stomaco, una crescente empatia per Lilia. Capiva ora quanto fosse stata difficile la sua vita, intrappolata in una relazione possessiva e isolata dal resto del mondo.

Con una nuova determinazione, Maria decise che avrebbe fatto tutto il possibile per aiutare Lilia. Aveva fatto la sua scelta.

Maria improvvisamente sentì il rumore di un'auto che si avvicinava lungo la strada sterrata. Il panico la colse, ma sapeva che fuggire o nascondersi sarebbe stato inutile: la sua macchina era parcheggiata proprio davanti alla casa. L'auto si fermò e ne scesero due uomini vestiti in borghese. Maria immaginò subito che fossero poliziotti o investigatori.

Uno dei due uomini, alto e con un'aria autoritaria, si avvicinò a Maria. "Buongiorno, signorina. Posso chiederle cosa sta facendo qui?" chiese, il tono fermo ma non aggressivo.

Maria cercò di mantenere la calma. "Sono venuta a cercare informazioni su Lilia. Voglio aiutarla."

L'altro uomo, più basso e con un taccuino in mano, osservò i sigilli rotti sulla porta. "Lei sa che ha violato un'area sotto sequestro, vero? Questo è un reato."

Maria deglutì, sentendo il peso delle conseguenze. "Non volevo causare problemi. Volevo solo capire cosa è successo."

L'uomo alto scosse la testa. "Capisco le sue intenzioni, ma questo non cambia il fatto che ha infranto la legge. Dovremo portarla in centrale per ulteriori accertamenti."

Maria sentì il cuore battere forte. "Per favore, devo sapere cosa è successo a Lilia. Lei è innocente, ne sono sicura."

L'uomo con il taccuino prese nota delle sue parole. "Signorina, la situazione è complicata. Lilia è sospettata dell'omicidio di Andrea e ogni dettaglio è cruciale per l'indagine. La sua presenza qui potrebbe compromettere le prove."

Maria si sentì sopraffatta. "Non volevo interferire. Voglio solo aiutare."

L'uomo alto sospirò. "Capisco la sua preoccupazione, ma ora è coinvolta nell'indagine. Dovrà rispondere a delle domande e potrebbe essere necessario il suo aiuto per chiarire alcuni punti."

Maria annuì lentamente, realizzando che la sua ricerca della verità l'aveva trascinata in una situazione ancora più complicata. "Farò tutto il possibile per aiutare."

I due uomini la scortarono verso l'auto, mentre Maria sentiva il peso delle nuove responsabilità. La sua determinazione a scoprire la verità su Lilia era ora intrecciata con le indagini ufficiali, rendendo il suo percorso ancora più incerto e pericoloso.

Le conseguenze della sua curiosità potevano essere più gravi di quanto avesse pensato. . Maria si trovava ora forzatamente coinvolta nell'indagine, con il rischio di compromettere ulteriormente la situazione di Lilia e di se stessa.