Averdeen Academy

Capitolo 10-Leader or Prey?

Emery

«D'accordo ora ascoltami bene.» Mason mi afferra per le spalle e china la schiena in avanti per arrivare alla mia stessa altezza «voglio che tu ora vada in camera tua e che ti vesta con l'uniforme della scuola, d'accordo?» Annuisco taciturna quando Mes entra nel panico più totale fingendo comunque di restare calmo.

«Non ce la faremo mai...»Liv chiude gli occhi e Mason le fa cenno di restare in silenzio: «No, non dirlo. Emery è semplicemente... poco istruita a riguardo, ma dopo oggi, lo sarà a dovere.» «E se Alistair dovesse vincere?! Sappiamo bene che Al farà di tutto per conquistare una sfida nella radura. Lei non è pronta, Mes!» Lei si mette le mani tra i capelli. «Lo sarà!» Gli risponde.

Mi sembra di aver appena commesso un delitto.

Resto ferma immobile davanti a loro due, curioso è vedere come più andando avanti, più le loro voci si alzano reciprocamente. Dopo che un lieve senso di imbarazzo che mi trascina nelle profondità della vergogna, mi faccio forza per prendere fiato e scostandomi una ciocca di capelli dal viso, chiedo molto cautamente: «Di cosa state parlando? Se riguarda me vorrei proprio sapere in che guaio mi sono messa...» «In nessun guaio Emery, tranquilla. Va tutto bene, solo che ci sono alcune cose riguardo alla Averdeen che al discorso di benvenuto non dicono e, alcune cose che bisognerebbe sapere prima di iniziare la vita qui. Nulla di preoccupante però tranquilla»

Mes cerca di non farmi preoccupare, ma più ripete di stare tranquilla e più io mi agito. Evidentemente della Averdeen non so proprio un bel niente se le facce dei ragazzi sono così sconvolte, partecipare a "sfide" è una cosa così banale per loro?

«Ora va' a vestirti per favore, ci sono alcune cose che devi sapere e non abbiamo tanto tempo prima che...» La sua voce si blocca non trovando il coraggio di dire quelle parole, le stesse che Olive capisce senza neanche chiederle: «Non dire altro, ho capito, vado io. Dammi due minuti, Mes. Ci vediamo a lezione amica!»

Gli è bastato uno sguardo per capirsi a quei due, io resto del tutto ignara ed esclusa dall'argomento. Liv mi saluta sventolando la mano e correndo si avvia verso camera sua.

«Ehm, allora io...vado.» Indico il corridoio dubbiosa e anche un pizzico preoccupata e non appena ricevo un gesto di approvazione da Mason, scappo via a passi svelti. Tutto ciò che vedo è semplicemente la figura della porta della mia camera, la mia mano che tocca la maniglia e la apre, io che mi avvicino all'armadio e prendo la divisa della scuola rifugiandomi in bagno, assicurandomi di avere inoltre le mie lenti a contatto.

Incredibile come le lezioni non siano ancora iniziate e già si sia creato uno dei miei soliti casini che puntualmente arriva proprio nei momenti meno opportuni.

Perché poi Marc non mi ha informato di cosa fosse la Averdeen? Non che io ora lo sappia, ma anche lui, la persona che deve sempre essere avvisata di ogni movimento che avviene qui dentro, non ne è a conoscenza o semplicemente questa è una di quelle sorprese che mi lascia scoprire da sola?

Alistair

«Noi abbiamo il diritto di partecipare. Siamo i primi a d essersi offerti!» Gwen batte il pugno sul tavolo, le lancio un'occhiataccia. «Beh intanto siete ultimi in classifica mi pare.» Bisbiglio, ma deve avermi sentito in qualche modo perché dopo la mia affermazione esclama: «Ancora per poco, Sun, ancora per poco.» Viene verso di me ed io le vado incontro, i suoi occhi da vipera vorrebbero strapparmi il bel sorriso che tengo in faccia per provocarle ancora più rabbia di quanto stesse già provando prima. Se vuole una battaglia sicuramente io non mi tiro indietro, non sono mai il primo a cedere.

La luce nella stanza dei Leader è quasi fioca, le tende scure alle finestre impediscono alla luce di entrare eppure questa lo fa lo stesso, illuminando i quadri ritratti dei vecchi studenti della Averdeen, delle vecchie squadre e coinquilini, ma soprattutto