4. statue of liberty

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Sarah Cameron aveva spesso cambiato idea.
Ma mai e poi mai mi sarei aspettata che si stesse stufando di Topper.
Sarah e Topper erano la coppia di riferimento dei kook della nostra etá, eppure, da un giorno all'altro, stavano rompendo.
Questa notizia mi era stata raccontata quando, dopo essere sparita per un giorno e mezzo, si era presentata davanti alla porta di casa mia dicemdo di essere stata con un suo amico, oltre a questo peró, Sarah non aveva aggiunto nulla.
A detta sua, con Topper avrebbe voluto chiudere poco prima del ballo, che casualmente, si sarebbe tenuto proprio in quel giorno.

Tutto era organizzato da settimane e a Figure Eight era in corso una ricerca disperata del vestito più eccentrico di tutti.
A me, onestamente, interessava poco o nulla.
E lo stesso alla mia migliore amica.
Di tutti quei finti sorrisi e di tutti i finti convenevoli ne avevamo fin sopra ai capelli da anni.
Ma come di tradizione, avevamo deciso di spendere insieme il tempo antecedente alla festa.

La giornata l'avevamo organizzata in modo da pranzare e prepararci assieme per il grande evento.
Solo io e lei.
Come ai vecchi tempi.
Com'era sempre stato.













«Quindi entrerai con noi?» mi chiese la bionda mentre si stava fissando la coroncina in testa.
"Credo di si, a mia madre e a Rose farebbe decisamente piacere" controbattei continuando a piastrarmi i capelli.
«Vorrei essere da qualche altra parte in questo momento»
«A chi lo dici» risposi pensando alla brezza oceanica che c'era in spiaggia a quest'ora.
Tra qualche racconto ecclatante e qualche risata, si erano fatte le sei e mezza e, ormai, eravamo entrambe pronte.
Ci stavamo specchiando quando sentimmo bussare alla porta.
«Ragazze mi spiace interrompervi ma dobbiamo andare» Rose fece la sua entrata trionfale, con una corona decisamente spropositata in testa., in camera di Sarah.
Io e la bionda ci guardammo trattenendo una risata, per poi seguire la donna al piano di sotto dove c'era giá Rafe che guardava il suo telefono.

Era indubbiamente bello in quello smoking azzurro.

«Mi copi e non mi dici nulla?» mi domandó lui ridacchiando, riferendosi al colore del completo.
«A dire la verità questo vestito l'ha scelto mia madre, ma comunque, sei te che stai copiando me» risposi avvicinandomi e lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Si certo» ghignó lui dirigendosi verso l'esterno della casa.
Non mi passó inosservata l'occhiata lanciatami da Sarah, alla quale peró, risposi semplicemente con un cenno della mano.
Come a dire 'ma figurati'.
«Pronta per l'inferno che ci aspetta?» mi chiese.
«Assolutamente no» risposi uscendo dalla casa ed entrando nel range rover nero.

Sarebbe stata una lunga serata.



L'ingresso con i Cameron aveva fatto puntare tutti gli occhi sul primogenito di Ward e su di me.
Tutto era andato come previsto, nonostante i tacchi mi facessero male da un pezzo.
Tanto che era dall'inizio della serata che io e Rafe eravamo a parlare con alcuni amici di vecchia data dei nostri genitori.
Il mio sguardo peró vagava per il grande giardino quando Jj si era avvicinato alla mia amica.

La sua presenza era strana per due motivi: il primo, quell'ambiente da kook non faceva decisamente per lui; il secondo è che il pogue era stato arrestato poco prima per aver fatto affondare la barca del povero Topper.
Poco ma sicuro era che Jj non disponesse delle risorse economiche per ripagare i danni arrecati nel giro di così poco tempo.

Il biondo, vestito da cameriere, dopo aver parlottato con Sarah, le aveva lasciato un bigliettino.
Subito il ragazzo alla mia destra degnó l'altro biondo delle sue attenzioni, congedandosi educatamente dalla coppia di signori di fronte a noi.
Lanció velocemente un'occhiataccia a Kelce, con il quale s'intese al volo.
I due, senza neanche darmi il tempo di realizzare ció che stesse accadendo, erano partiti all'inseguimento di Jj che, furbamente, era corso all'interno della struttura.

«Sarah Cameron!» andai dalla mia amica «Cos'è questa storia mh? Non dirmi che quel tuo amico era Jj, ti prego!»
«Oh mio dio Lèa! Assolutamente no! Diciamo che ci sono molte cose che ti devi spiegare, ma questo non è il luogo più opportuno» rispose lei, rimanendo vaga.

C'era qualcosa che non mi tornava in questa storia.
Sicuramente Jj non si sarebbe mai e poi mai avvicinato alla principessina kook nel bel mezzo di una festa nel territorio nemico se non fosse stato per una buona causa.

Così, ancora una volta piena di dubbi che mi attanagliavano la mente, lasciai cadere il discorso.
Nonostante la mia amica tenesse ancora saldamente in mano il piccolo bigliettino recapitatole da Jj.


Come se fosse oro.



«Rose! Sembri la statua della libertà!»sentii improvvisamente urlare.
Mi ero persa nuovamente nei miei pensieri e nel frattempo il pogue-cameriere veniva accompagnato da un agente della sicurezza.
Rubó un bicchiere pieno di scotch all'avvocato Mayfield mentre aveva lo sguardo di tutti addosso.

Si divertiva davvero a combinare ogni tipo di guaio immaginabile.

«Non puo cacciarlo! L'ho invitato io, e sono un membro del club» gridó improvvisamente Kiara, beccandosi le occhiatacce severe da parte di sua madre.
Il biondo, in tutta risposta, si staccó violentemente dall'omone che gli stava appiccicato alle spalle ed inizió a camminare più velocemente verso al piccolo molo sul quale era attraccata una piccola barchetta bianca.

«Pope! Kiara! Riunione obbligatoria da Rixton!»
aggiunse poi, girandosi a guardare ciò che prima era alle sue spalle.
Vidi Kiara correre velocemente, staccandosi dalla presa ferrea dei suoi genitori, per abbracciare Jj.
Pope, che fino a poco prima stava pulendo le ostriche da servire, corse a sua volta verso i due amici.

Alla mia sinistra sentii Sarah ridacchiare mentre portava al cuore la mano nella quale teneva il bigliettino.

Rose era ancora sconvolta dal commento del pogue, tanto che stava continuando a toccarsi la corona, con un'espressione tutt'altro che serena mentre la madre di Kiara era paonazza per la vergogna.

Topper dal canto suo, osservava la sua fidanzata, stando affianco a Rafe, facendole poi cenno di seguirlo. La bionda fece così e io rimasi sola, circondata da persone delle quali m'interessava meno di zero.

Mentre tutto ció accadeva, nella mia testa rimbombava una sola domanda.
Cosa diavolo c'è scritto in quel foglietto da far connettere Sarah Cameron con un gruppo di quattro Pogue?

Rain || JJ MAYBANKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora