16. Burattini

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Ed eccola di nuova là, quella Annabeth che non si accontentava mai di nulla. A quel punto avrebbe dovuto pensare "Beh, almeno so che l'obiettivo non sono io" e invece era da tutta la notte che fissava il soffitto continuando a pensare "Ma allora perchè coinvolge anche me? Perché non mi lascia fuori? Io non ho proprio nulla contro gli uomini, l'unica cosa che odio di più a questo mondo è lei. Non riuscirebbe mai a portarmi dalla sua parte". 

Poi si ritrovava a pensare a suo padre e a quando Elizabeth le aveva detto di averlo visto al largo della costa. Quella era un'altra delle cose che non riusciva a spiegarsi. Magari era tutto un incubo, magari fra qualche minuto si sarebbe svegliata nel suo letto a Honolulu, con una vita perfetta. O magari no.

"Pensi di avere tutta la vita davanti? Il tempo sta per scadere Annabeth Kailani..."

Annabeth si alzò a sedere di soprassalto, con la voce della Moyasamu che riecheggiava nella sua testa. Si poggiò una mano sulla fronte, che scottava. Così si alzò, si vesti in fretta, si sciacquò il viso e scese al piano di sotto, dove sua nonna sedeva sul divano rosso.

- La rilasciano tra due giorni, tesoro. La mamma. - annunciò nonna Rose, mentre Annabeth infilava il giubbotto. La ragazza si girò a guardarla e sorrise. Poi aprì la porta per uscire.

- Hey! - esclamò facendo un passo indietro. Sulla soglia, Lizzie aveva un dito a pochi centimetri dal citofono - Stavo proprio venendo a cercarti!

- L'ha detto anche a te, vero? - chiese la bionda sottovoce - La Moyasamu.

Annabeth annuì e si girò a guardare la nonna, che per fortuna non aveva sentito, poi si chiuse la porta alle spalle.

- Non voglio che sappia che è ancora viva. Sua figlia è all'ospedale per causa sua. Tutta la sua vita è andata in frantumi per colpa sua. Dopo avergli dato la soddisfazione di vedere la Moyasamu sconfitta, non voglio che le crolli nuovamente tutto addosso - spiegò Annabeth.

Lizzie annuì: 

- Cos'hai intenzione di fare? Abbiamo poco tempo e non sappiamo ancora come salvare le nostre vite e quelle degli altri.

- Quanto tempo esattamente? Non me l'ha detto.

- A me sì - Elizabeth abbassò la testa - Tre giorni.

Annabeth annuì cupa, poi drizzò la testa:

- Aspetta, vuoi dire...

- Sì. Fino al 12 dicembre, il giorno in cui io e Noah compiremo 18 anni.

- Pensi che questo sia collegato in qualche modo a quello che sta succedendo?

- Può darsi. Forse raggiunta la maggiore età la Moyasamu non avrà più alcun diritto su di me e sarò libera. E forse a quel punto sarà costretta ad uccidermi, perchè sarò troppo pericolosa. O forse si diverte soltanto a rovinarci le vite.

- Già, probabile. L'unica cosa che sappiamo è che siamo le sole a poter risolvere questa cosa. Non possiamo chiedere l'aiuto di nessuno.

- Grazie per avermelo ricordato, stronzoha - Lizzie fece una risatina, Annabeth arrossì.

- Cosa... lui... te l'ha detto? - avvampò la rossa.

- Proprio così, Annaloha. Noah mi ha raccontato tutto di voi due - la prese in giro Lizzie.

- Sei orribile, zombie!

Elizabeth la fulminò.

- Che c'è? Non sono io quella ritornata dal mondo dei morti! - Annabeth scoppiò in una risata.

- Che ne pensi se invece studiamo un piano per non tornarci, nel mondo dei morti?

- E va bene. Partiamo da quello che già sappiamo. La Moyasamu non può essere uccisa fisicamente.

- E fino a qua c'eravamo arrivate.

- Ma come facciamo a uccidere qualcuno che non ha un corpo?

- Bella domanda.

- Cerca di darmi una mano!

- Ai tuoi ordini Miss Hawaian! - ironizzò Lizzie.

- Ti odio.

- Lo so - sorrise di rimando, poi tornarono serie. - Mh... magari, un corpo ce l'ha. O forse due.

Annabeth inarcò un sopracciglio.

- Intendo che, forse, sta già sfruttando il corpo di qualcuno.

- Qualcuno... come noi due? Elizabeth Anderson, stai per caso cercando di dirmi che noi potremmo essere la nuova incarnazione della Moyasamu? - disse Annabeth cercando di mantenere la calma.

- Temo sia possibile... I burattini di una bambola, un po' contraddittorio, non trovi?

- Oh santo cielo, ma non è possibile che lo siamo già! L'avremmo saputo, e come minimo non avremmo neanche avuto modo di pensare, ci avrebbe occluso totalmente la mente... Invece siamo ancora noi stesse. Com'è possibile? - si domandò la rossa, confusa.

- Forse è in grado di "occludere totalmente una mente" quando prende possesso di una persona. Ma con due... anche la sua anima si è divisa in due, e questo spiegherebbe perchè i nostri pensieri hanno ancora un po' di spazio.

- Si, può darsi - Annabeth sbiancò, cominciando a realizzare le conseguenze che avrebbe potuto avere quell'affermazione - Ma, se è come dici tu, il vero problema è un altro. Se la Moyasamu vive dentro di noi, questo vuol dire che per sconfiggere la bambola...

- Noi dobbiamo morire - completò Lizzie.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 19 ⏰

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