L'elefante nella stanza

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Sono seduta a tavola. Intorno a me, mia madre, Wendy e Silver hanno preso posto. Ci sono altri due posti vuoti.

Temo di sapere a chi siano destinati.

Mia mamma conferma i miei dubbi. "Spero che non ti dispiaccia, tesoro, ma ho invitato anche Dimitri. Ha ancora molto da dirti."

Mi gira la testa. Mi sento come se stessi vivendo in due dimensioni contemporaneamente. In una sono solo Queen, a tavola, in attesa del pranzo in una normalissima giornata in famiglia. Nell'altra sono... non so bene nemmeno io cosa, e devo portare a termine... non so bene che missione.

Perfetto, amo avere tutto chiaro.

Sento suonare il campanello e mi alzo dalla sedia, rispettosamente, mentre Max fa entrare in sala da pranzo Dimitri Volkov e suo nipote Alexander. Sasha.

Dimitri saluta velocemente gli altri, soffermandosi su di me. Mi scruta, oserei dire. Gli occhi velati dall'età luccicano e sono illuminati da un sorriso aperto e gentile.

"Ti piace quello che vedi?", gli chiedo, incapace di trattenermi.

"Molto", risponde lui. "Tu forse mi giudicherai un vecchio invadente, ma vederti qui, riconoscere quella luce nel tuo sguardo... devi capire, cara Queen, che per me è la realizzazione di una vita."

Mi fa un leggero inchino con la testa e le spalle e lascia campo libero al nipote.

"Sasha Volkov!"

Silver si avvicina e gli tende la mano con la grazia di un gatto e il sorriso di un angelo. Sollevo un sopracciglio. Cosa ci troverà mai in lui? Poi rammento le sue parole.

'Pensi davvero che un'anima come la tua possa incontrare qualcuno per caso?'

Aspetta un momento... che significa?

Provo a guardarlo con obiettività, e... niente, non ci riesco. Proprio non lo sopporto.

Odio la sua supponenza, il suo muoversi come se fosse un dio, quel suo sorriso saccente, e ancora di più odio quegli occhi e quello sguardo che mi incatenano ogni volta, e odio quella voce profonda e vellutata che mi entra dentro e squarcia l'anima.

Una piccola parte di me si sofferma su un piccolo e di certo insignificante dettaglio. Mia nonna e suo nonno erano molto amici, e suo nonno sembra essere una guida per Sasha. Proprio come mia nonna lo era per me. C'è qualcosa di così ordinato, simmetrico, preciso, che mi sfugge.

Allontano il pensiero e senza dire una parola lascio Silver e Sasha a parlottare tra loro e mi avvicino a Wendy. Lei mi sorride, sorniona. "Ti capisco, tesoro", mi dice.

So che mi pentirò, ma... "Capisci cosa?"

"Perché ti piace", risponde lei, alzando le spalle. "Ti dirò, è proprio un gran fi...."

"Wendy!" la interrompo, scandalizzata.

Mia mamma, da perfetta padrona di casa, ci fa cenno di sederci. Mi ritrovo, senza sapere come, tra Silver e Sasha. Mia mamma, seduta tra lui e suo nonno, mi guarda con un sorriso rassicurante. Lo stesso fa Wendy, seduta accanto a Silver.

Il centro dell'attenzione. Il mio sogno fin da piccola, penso, ironicamente.

Dimitri si schiarisce la voce, poi fissa su di me i suoi occhi e con tono leggero mi chiede: "Allora, vogliamo parlare dell'elefante nella stanza?"

QUEEN - Figlia del ChaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora