The wait - capitolo 4

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- 4 mesi dopo -
Adam's pov:
Sono quattro mesi che mia sorella è in un fottuto letto dell'ospedale tra la vita e la morte. Non ce la faccio più e in più è solo colpa mia.
Ormai i miei giorni sono sempre uguali; mi sveglio, vado a scuola, appena finisco vado in ospedale da mia sorella e poi torno a casa. Mi è capitato qualche volta di uscire la sera perchè Jacob mi obbligava ad uscire dicendo che non dovevo deprimermi così tanto e che sicuramente si sarebbe svegliata ma ormai non ne ero più sicuro.
Come ogni giorno mi stavo dirigendo in ospedale a trovare mia sorella in ospedale quando mi arriva una chiamata da mia mamma.

Chiamata con "Mamma":
A: "Ciao mamma come stai?"
M: "Ciao tesoro, corri in ospedale, tua sorella si sta svegliando"
A: "Arrivo mamma!"
Fine chiamata.

Mia sorella si sta svegliando! Che bello! Non ho mai desiderato così tanto di vederla, l'ho sempre data per scontata ma in questi mesi ho capito che non è così.
Sono appena entrato in ospedale e sto per entrare in camera di mia sorella. Non vedo l'ora di rivederla.
Appena apro la porta la vedo sdraiata sul letto con gli occhi aperti mentre parla con i miei genitori. Non le do neanche il tempo di salutarmi che l'abbraccio subito.
"Ciao sorellina!" le dico sorridendo. All'inizio lei sembra sorpresa ma ricambia subito l'abbraccio e dice:
"Ciao fratellone!". Rimaniamo così per un po' di tempo fino a che non sentiamo i nostri genitori che dicono:
"Ragazzi noi dobbiamo tornare a casa per fare le valigie. Adam tu rimani qui con tua sorella!"
"Ok!" e se ne andarono.

Allison's pov:
Appena mio fratello mi abbraccia penso che sia un sogno. A lui non è mai importato niente di me, perchè ora s'interessa per me?
"Ciao sorellina!" mi disse e con quella frase quasi piansi. Ricambiai subito l'abbraccio e lo salutai.
"Ciao fratellone!" e vidi che anche lui stava per piangere.
Rimanemmo così finchè i miei genitori iniziarono a dirci che dovevano tornare a casa a fare le valigie.
Appena uscirono dalla stanza chiesi a mio fratello: "Perchè mi hai appena abbracciato?!".
Non mi aspettavo una sua risposta invece mi disse:
"Sorellina lo so che ti ho sempre trattato male ma in questi mesi mi sono accorto di quanto sei fondamentale per me..." me lo disse con le lacrime agli occhi e fu in quel momento che decisi di perdonarlo.
"Tranquillo...Ricominciamo da capo?" chiesi con un tono speranzoso.
"Certo sorellina!" e mi abbracciò.
Rimanemmo così per un po' fino a quando non bussarono alla porta e quando si aprì non credevo a quello che vedevo... perchè Jacob era qua?
"Cosa vuoi Jacob?!" chiesi con un tono maleducato.
"Piccola volevo solo avvisare che erano arrivati i tuoi amichetti!" disse con un tono scherzoso.
"Non chiamrmi così Jacob! comunque falli entrare ed esci!" e fece come gli dissi.
Appena uscii vidi che entrarono i miei migliori amici.
"Allison, Allison, quante altre volte ci devi spaventare..." disse scherzosamente Luke.
"Lulù scherza... come stai?"mi chiese Kate.
Lei è sempre stata la più "mamma" del gruppo. Ha sofferto molto e per questo si comporta da mamma con me e Luke. All'inizio mi dava fastidio ma poi mi sono abituata e ora mi arrabbio se non si comporta così...
Kate quando aveva 6 anni ha perso sua mamma, a causa di un cancro e quando suo fratello, Andrew, diventò maggiorenne il padre se ne andò con la scusa di non farcela più a vederli perchè gli ricordavano sua moglie. Andavo tutto bene fino a quando l'anno scorso Andrew è morto a causa di un incidente e ora noi siamo la unica famiglia che ha, quindi se dovesse succedere qualcosa a noi lei non se lo perdonerebbe mai. Anche se lei si mostra sempre forte so che sta male... gli mancano sua madre, suo padre e suo fratello. Quando passiamo vicino a scuola e vede dei genitori abbracciare i propri figli scende ad entrare una lacrima, a lei perchè mancano a me perchè non li ho mai avuti. Loro hanno iniziato a viaggiare per lavoro quando avevo 3 anni e da la non c'è più stato nessun momento bello. Quando tornavano mi giudicavano sempre, non gli è andato mai bene niente; c'è stato anche un periodo dove mi tagliavo o mi bruciavo con l'arriciacapelli. Nessuno lo sa tranne Kate. Lo ha scoperto 2 anni fa.

2 anni prima...

"Ally io e papà partiremo e staremo via un anno..." mi disse mia mamma. Ormai non mi sorprendevo neanche più. Ci abbandonavano sempre.
"Ok" dissi senza nemmeno degnarli di uno sguardo.
"Non ci saluti neanche?!" disse mio padre arrabbiato.
"Oh certo! Adesso volete un mio saluto... Ormai è sempre così. Partite e tornate e appena tornate ve ne andate di nuovo... mi sono stufata!" gli urlai in contro e salii in camera.
Appena entrai chiusi la porta del bagno. In quel momento presi la lametta e inizia a tagliarmi il polso fino a quando non vidi la mia vista annebbiarsi.
Kate's pov:
Stavo per entrare in doccia quando sentii il mio telefono suonare. Quando vidi che erano i genitori di Allison risposi subito. E se gli fosse successo qualcosa?

In chiamata con "mamma di Allison"
K: "Signora Parker, tutto bene?"
M: "No, Allison e io abbiamo litigato pesantemente e non ci vuole più parlare..."
K: "Ho capito, arrivo subito!"
Fine chiamata.

Subito presi un paio di jeans e una felpa e mi vestii. Presi la mia bici e mi diressi verso la casa di Ally.
Appena suonai mi aprirono i suoi genitri che stavano già uscendo visto che era arrivato un taxi e la capii tutto... stavano partendo di nuovo. Li salutai e mi diressi in camera di Allison.
Appena entrai vidi lei a terra con una lametta in mano piena di sangue. Mi avvicinai chiamandola ma non rispose e quindi chiamai subito un'ambulanza.
"Sono arrivata qua e l'ho vista a terra piena di sangue, non so cosa fare..."
"Ok! lei chi è?"
"Sono Kate, la sua migliore amica..."
"Ok, noi dobbiamo portarla in ospedale. La avviseremo se ci sono novità"
"Non posso venire con voi?" chiesi speranzosa.
"Certo, può venire però non so cosa può succedere."
No, la mia migliore amica non può abbandonarmi così... Non anche lei.
Arrivammo in ospedale. Era due ore che ero li e ancora non mi avevano detto niente. Avevo visto un'infermiera e gli chiesi se potevo andare da lei e mi disse che potevo.
Quando entrai in camera la vidi sdraiata sul letto addormentata. Mi sedetti sulla sedia vicino al suo letto e le presi la mano e gli dissi:
"Non farmi spaventare più così, piccla Ally..."
"Tranquilla..." mi rispose con una voce debole.
"Mi hai fatto spaventare tantissimo... non farlo più!" dissi con voce autoritaria.
"Va bene piccola Kelly!" disse con un sorriso in faccia.
"Adesso torniamo a casa..."
"Va bene!"

- Spazio autrice -
Ciao a tutti! Come state?
Vi è piaciuto il capitolo?
Stavolta mi sa che ho scritto un po' troppo...
Non so quando aggiornerò perchè devo ancora correggere il prossimo capitolo.
Se avete consigli scrivetemeli...
ari_adream

The Storm In Her EyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora