31.

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Una nuova routine si era stabilita quasi senza sforzo. Hermione rimase da suo padre per un'altra settimana, prima che Harry ritenesse sicuro per lei tornare a casa. Non c'erano state più minacce, né fiori, e il piccolo appartamento di suo padre aveva cominciato a sembrare affollato. Claustrofobico. Così Hermione era tornata a casa, e poi aveva avuto il problema opposto, cioè quello di girare in una casa troppo grande e silenziosa, che sembrava polverosa e solitaria. Vuota. Cominciò a dare un'occhiata agli immobili online, anche se non disse nulla a Ron. E cominciò a chiedersi se il mittente anonimo di fiori e l'assassino di conigli avesse perso il suo coraggio. Hermione lo sperava.

Harry non era riuscito a scoprire alcuna prova di qualcosa di nefasto, anche se stava cercando di ottenere un incontro con Usbourne, che rimaneva il sospettato più ovvio. Ma la parte spiacevole delle regole più severe ed eque del Ministero era che un prigioniero non poteva essere costretto a partecipare a un colloquio contro la sua volontà, se non in circostanze particolari, che questa situazione non soddisfaceva ancora. Malfoy e Harry erano ugualmente infuriati per questo, e stranamente entrambi sembravano pensare di poter semplicemente aggirare le regole. Hermione non era d'accordo. Ma, così com'era, significava che ci sarebbe voluta un po' di burocrazia e un po' di tempo perché Harry potesse parlare con Caritas Usbourne.

Malfoy era convinto che si trattasse di Usbourne; Hermione non ne era così sicura, e Harry sembrava propendere per Usbourne ma non voleva dare ragione a Malfoy, rifiutandosi di esprimere ancora un giudizio. Ma non c'erano prove. Da quando era stato imprigionato, tutta la sua famiglia aveva serrato i ranghi e si era ritirata nella tenuta, non partecipando più agli eventi mondani, mentre un rappresentante della famiglia si occupava della ristrutturazione della Usbourne Potions e della messa a norma delle pratiche commerciali. Harry era in un vicolo cieco, finché non sarebbe riuscito a incontrare Caritas.

Hugo le scrisse per dirle che era stato messo in punizione per aver mangiato una gobbiglia, e Rose le scrisse due volte, soprattutto per ricordare a sua madre di fare shopping per il ballo, cosa che fecero un sabato, comprando a Rose un bellissimo abito dorato che si sarebbe adattato agli abiti dei maghi che avrebbero indossato le altre ragazze, ma che si sarebbe comunque distinto. Rose sembrava una principessa Disney, quasi una Belle dai capelli rossi. Bellissima, e così elegante.

Hermione e Malfoy pranzavano ancora il martedì e il giovedì; il martedì al bar babbano vicino al Ministero e il giovedì al Veela's Folly. Avevano cinque appuntamenti a pranzo prima della festa di Halloween del Ministero, che cadeva di giovedì e significava che avrebbero dovuto riprogrammare il pranzo per venerdì. Hermione aveva pianificato di passare il pomeriggio del 31 senza lavorare e di farsi fare i capelli e le unghie, e solo un tocco di trucco professionale. Aveva un desiderio segreto di avere una trasformazione fantastica con cui sbalordire Malfoy. Come il classico restyling di un film. O quello che Rose chiamava un "upgrade".

Con l'aiuto di Rose aveva già comprato un vestito lungo di chiffon, costosissimo, di un ricco color cioccolato che la faceva sembrare calda e luminosa, con una profonda scollatura a V, una gonna a strati e a pannelli che in qualche modo le faceva sembrare la vita più definita. Solo che non aveva le maniche e questo la rendeva nervosa. Ma ce l'avrebbe fatta.

Nel frattempo, non ci furono più baci selvaggi o infrazioni alle regole, anche se avevano portato Rose e Scorpius di nuovo a Hogsmeade e avevano camminato davanti al cerchio di pietre, nuovi ricordi che si univano ai vecchi. Sembrava che tra loro si fosse stabilito un accordo tacito per cercare di mantenere le cose in regola dopo che la stampa aveva riesumato un'altra loro foto del tutto innocua e aveva cercato di farne uno scandalo.

Così, invece, parlavano. Per lo più conversazioni casuali sulle minuzie delle loro vite individuali, come finestre sui rispettivi mondi: il padre di Hermione, la veste da ballo di Scorpius, la tendenza di Hugo ad accettare ogni sfida, l'ultima raccolta fondi della scuola di Ilkley, i piani per il Natale e le partecipazioni di Malfoy alle cene dei suoi genitori - "Preferirei cenare con i Weasley, ecco quanto odio queste cene, Granger". E poi c'erano le chiacchiere più generali: nuovi romanzi magici e babbani, interessanti progressi nella magia e discussioni sulle politiche del Ministero, insieme all'appenascoperto piacere di Malfoy per i film babbani e ai tentativi di Hermione di spiegare perché la gente volesse guardare i reality. E questi argomenti avevano la tendenza a intrecciarsi e ad aggrovigliarsi, passando da una cosa a qualcosa di completamente diverso.

FASCINATION (traduzione - MissiAmphetamine [Kaleidoscope])Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora