SCIVOLANDO (piangi e balla) | Luk3

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La sensazione che provo all'altezza del petto non mi permette di fare respiri pieni, ma cerco di controllare questa cosa.

La conduttrice, Maria De Filippi, mi guarda, informandomi che la prossima ad esibirsi sarò io. Io che non ho mai sognato altro che questo, questo studio, queste luci, questo pubblico.
La danza è sempre stata la mia vita, questo programma lo è stato altrettanto.

"Buongiorno" sussurro, fermandomi al centro del palco, con di fronte sei professori, tre per il ballo e tre per il canto. Uno di quei tre, sarà un punto di riferimento nel mio percorso, sempre che entri. Non credo di essere all'altezza.
"Sei in ansia?" mi domanda Maria, probabilmente vedendo la mia gamba destra che di stare ferma non vuole saperne ed io le rispondo con un piccolo cenno del capo.
Sposto lo sguardo accanto alla conduttrice e trovo Angelina Mango, una delle mie cantanti preferite, a guardarmi con un sorriso rassicurante.

"Allora dai, facciamo in fretta" mi sorride anche Maria, aprendo il cartoncino con all'interno la mia presentazione, mentre mi torturo il labbro inferiore con i denti.

"Sole, 17 anni, studi al liceo classico ma la danza è sempre stata la tua priorità.
Ad un certo punto della tua vita hai iniziato ad avere un rapporto difficile con tuo padre e questo ha infierito molto sul tuo percorso artistico tanto da arrivare a pensare di lasciare tutto." Annuisco alle sue parole.
"All'apparenza sei silenziosa e timida ma in realtà è tutto l'opposto.
Non ami litigare e anche quando sei triste, pur di far felice gli altri fai sorrisi finti"
sorrido, realizzando che è il momento di ballare. È ora di dare il meglio di me, sono ad un passo dal mio sogno e non mi va di cadere.
"Okay, posa il microfono e quando sei pronta fammi un cenno che ti faccio partire la base"
"grazie" dico, posando il cono nella scatola
trasparente.

Mentre raggiungo nuovamente il centro, mille paranoie mi assalgono. Non tutti sono stati presi, quindi potrei non essere presa neppure io. Il livello è alto e forse non ne sarò
all'altezza.

Prendo un respiro profondo, scaccio via i miei pensieri, faccio il cenno a Maria e sento le note di "scivolando (piangi e balla)" partire, inondandomi il corpo, le orecchie ma soprattutto l'anima.
I miei movimenti sono fluidi, mi lascio portare dalla musica, come se ci fossero tante note nell'aria, capaci di muovermi, di farmi sentire libera, spensierata.

Quando la base termina, mi sento decisamente più tranquilla. Con ancora il fiatone, vado a recuperare il microfono, per tornare, per la terza volta, al centro dello studio.
"Ancora in ansia?" "un po' di meno" mi faccio una risata, per tornare seria e fissare i tre dinanzi a me.
"Allora nessuno ti ha fermato la base, ed è un passo, ora passiamo alla domanda" annuisco.
"Celentano, cosa ne pensi?" domanda la bionda.
"Vedo la passione che ci metti, ma ti vedo ancora molto acerba, per me banco no"
ringrazio educatamente, anche se dentro una delle mie certezze crolla.
"per me banco no, non è il tipo di ballerina che cerco per la mia squadra" parla automaticamente la nuova professoressa, Deborah. Ha ripetutamente questa frase per praticamente quasi tutti i ballerini che si sono esibiti prima di me, quindi non mi stupisco. Ringrazio ancora e poi vedo Emanuel con un sorrisone in volto.
"Per me è assolutamente banco si, sarei davvero felicissima di lavorare in sala con lei. Me la son trovata a qualche stage e la sua potenza mi è sempre piaciuta tanto, sei fatta per la mia squadra, prenditi 'sta maglia".
I miei occhi si riempiono di lacrime, Angelina si alza e mi consegna la maglia, anche se mi sento ancorata per terra per l'incredulità.
"Quello è il tuo banco" mi indica Maria e finalmente mi decido a muovermi.

Nel salire, incrocio lo sguardo di quel ragazzo di tik tok che scrive le canzoni con i nomi delle ragazze, mi sorride e io ricambio per gentilezza per sedermi al mio banchetto ed infilare la mia felpa che a breve avrà persino il mio nome sopra. Non riesco ancora a crederci.