non voglio! -capitolo uno.

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'Soph,perché non mi dai ascolto? lo faccio per il tuo bene!'
misi la testa sotto al cuscino e feci a meno di ascoltarla,le sue parole non mi aiutavano.
'almeno pensaci..' se ne andò di sotto,prese la borsa e,come ogni mattina,andò a lavoro.
appena sentì il rumore della porta,mi alzai e mi guardai allo specchio.
'dio,mi sto lasciando andare..' avevo i capelli scombinati,le borse sotto gli occhi e indossavo dei vestiti a dir poco orribili.
sospirai e andai in bagno,feci una doccia veloce e misi un crop top nero con dei pantaloncini a vita alta in jeans sotto,indossai le vans rosse e legai i miei lunghi capelli biondi in una coda di cavallo abbastanza alta,mi truccai leggermente con un po' di mascara che metteva in risalto i miei occhi celesti e mi guardai nuovamente allo specchio.
'mh,ora va meglio.' sorrisi e andai di sotto.
la mia grande casa era vuota,mio padre era ormai morto da due mesi,mia madre era sempre fuori per lavoro,e mio fratello..beh,lasciamo perdere.
mangiai qualcosa,presi il mio skate e andai a fare un giro.
passando davanti al parco vidi le mie ex amiche,che,ovviamente,facevano commenti e battutine su di me.
non mi importava di loro,sinceramente.
non avevo la minima voglia di cambiare scuola,ma forse mia madre aveva ragione,non mi faceva bene stare lì.
in fondo,una sedicenne non può passare la sua adolescenza da sola,in casa,a pensare a come sarebbe bello avere degli amici.
mi feci convinta e andai nella scuola che,a distanza di qualche settimana,sarebbe diventata la mia.
non c'era nessuno,era sabato mattina,ma la segreteria era aperta,così ne approfittai per prendere i moduli necessari per l'iscrizione.
mentre tornavo a casa mi chiedevo il perché di tutto questo,mi ero sempre fidata di Evangeline,la mia migliore amica,e scoprire che mi usava solo per andare a letto con mio fratello è stato un duro colpo.
le sue parole mi rimbombarono in testa,così cercai di scacciarle e mi misi a canticchiare Ink,dei Coldplay,il mio gruppo perferito.
arrivata a casa diedi i moduli a mia madre,che era tornata da poco.
'cosa sono questi?' mi chiese lei,guardando i fogli.
'i moduli per l'iscrizione alla scuola,ho deciso,cambio. hai ragione,è inutile sprecare tempo e anni preziosi in quella scuola,è piena di omofobi,e non li soffro.' dissi io mangiando una mela presa dal tavolo.
'bene,tesoro,mi fa piacere che tu abbia finalmente capito cos'è giusto per te.' sorrise e si mise a compilare i moduli.
io feci per salire le scale e andare in camera mia,ma la sua voce mi fermò.
'Soph,tesoro,aspetta!' mi disse guardandomi.
'che c'è?'
'stasera Josh e i suoi amici dormiranno qui,è un problema?'
sospirai.
'no,mamma,sai che amo tantissimo mio fratello e i suoi amici che non fanno altro che toccarmi,lo sai.'
lei ridacchiò. 'come dargli torto,sei così bella,piccola mia.'
'meno smancerie,mamma,meno smancerie.' sorrisi e andai in camera mia,misi la musica al massimo e iniziai a mettere in ordine quello che tutti chiamano disordine,ma che io definisco campo di concentramento.
le ore passarono e io non me ne accorsi,si erano già fatte le 18.00.
sentì il campanello suonare.
'bene,diamo inizio a questa splendida serata.' sbuffai e andai ad aprire.
davanti a me vidi una massa informe di ragazzi,tutti sui 18,ma che di cervello stavano circa sui 3.
tra le facce da culo che si presentavano davanti a me,scorsi un viso familiare,conosciuto.
era Evangeline.
non la vedevo da settimane,da quando a scuola,un giorno,le dissi che ero lesbica.
la sua reazione fu a dir poco orribile,visto che mi disse che non voleva più avere a che fare con me.
'allora? ci fai entrare?' i miei pensieri furono interrotti da uno di quei trogloditi.
'si,certo.' mi accostai alla porta e li feci entrare,guardandoli uno ad uno.
mi passò davanti anche Evangeline,e non mi degnò neanche di uno sguardo.
non mi meravigliai,sinceramente.
chiusi la porta e li feci accomodare nel salotto,poi andai a chiamare mio fratello.
'Josh,sono arrivati i tuoi amici.' dissi fredda come il ghiaccio.
'okay.' mi evitò completamente e andò dai suoi amici.
avevamo avuto una furiosa lite,qualche giorno prima,e il nostro rapporto cambiò.
la serata passò abbastanza velocemente,tra urla e risate,mentre io me ne stavo in disparte a guardarli,e passavo il tempo mandando al diavolo quelli che ci provavano con me.
andammo tutti a dormire,e il giorno dopo,molto presto,la casa era vuota.
mi svegliai e sistemai tutto quanto,avevano fatto un casino,e,ovviamente,toccava a me pulire.
ero abbastanza sollevata,perché il giorno dopo avrei avuto una prova alla nuova scuola,che consisteva nell'assistere alle lezioni di una classe a mia scelta,ed ero parecchio emozionata.
la giornata passò davvero in fretta,perché passai l'intero pomeriggio ad ascoltare musica.
andai a dormire pensierosa,ma allo stesso tempo felice e piena di aspettative.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 14, 2015 ⏰

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