"Dove vai?" mi domanda Cristiana, vedendomi uscire.
"In sala a provare" è la seconda prova in sala con Isobel, con la coreografia me la cavo abbastanza bene per adesso, mi gasa moltossimo."Ciao baby" dice la bionda entrando in sala e posando il borsone per terra, accanto alla cassa.
"Ciao Iso, sono carichissima oggi" le dico, alzandomi dal pavimento e mettendomi di fronte a lei.
"Allora ti faccio partire la base e me la balli" dice e io annuisco.
Nel momento in cui si allontana, la porta si apre.
Emanuel.
"Ciao Iso, ciao Sole" ci saluta entrambe.
"Salve" saluto anche io, seguita poi da Isobel.
"Fate come se non ci fossi" beh difficile..Devo concentrarmi sulla coreografia.
Isobel fa partire la musica ed inizio ad eseguire la serie di passi che ho imparato ormai già a memoria, cercando di non dar peso allo sguardo del mio insegnante addosso.
Quando la musica cessa, cala un silenzio imbarazzante nella sala, che viene poi spezzato da Emanuel.
"Per adesso la coreografia non è male, ma direi che potremmo ripassarla, pian piano, che dici?"
"certo" accetto la sua proposta e mi rimetto in posizione.
Inizio ad eseguire la coreografia senza musica e Lo mi da le correzioni da fare. Provo a migliorare tutto ciò che mi dice, ma con difficoltà.La seconda lezione e mi sento già di fallire.
Non ce la farò mai, tutto questo è più grande di me.Passata ormai un'ora e mezza di correzioni, finalmente posso andare in casetta.
Riesco a trattenere le lacrime in tutto il tragitto del ritorno, ma una volta sul giardino sul retro scoppio.
Mi siedo sul divanetto e piango, con lo sguardo fisso davanti a me, lasciandomi assalire da tutte le mie paranoie.Dopo qualche minuto sento la porta accanto a me aprirsi e vorrei sprofondare dall'imbarazzo.
Neanche mia madre mi ha mai visto piangere così."Oddio scusa" mi dice una voce, che si rivela essere Luca.
"Tranquillo, se vuoi siediti e fai finta che io non sia qui" annuisce e prende posto accanto a me.
"Cosa è successo, bambina?"
"la lezione con Emanuel è andata male, non faceva che correggermi e mi son sentita crollare" .Non so perché io abbia avuto tutta questa spontaneità con lui però so che avevo bisogno di sfogarmi.
"Ma non sei crollata, anzi, tu sei qui per migliorare, per imparare. Nessuno di noi è perfetto, siamo tutti allo stesso livello.
Tu prova tanto, ti faccio vedere come in puntata spaccherai".
Mi scappa un mezzo sorriso.
"Grazie, allora non sei un finto santo con le ugg" dico, cercando di sdrammatizzare.
"Non ce la fai proprio a restare seria" mi risponde ridendo.
"Sei proprio una bambina".
Scuoto la testa arresa e abbandono la schiena dolorante al divanetto.
"Beh mi dispiace abbandonarti, ma ho lezione"
"vai con la smart?" gli domando, sempre ironica, mentre lui si alza per andare via e dirmi un'ultima volta "bambina!".Quando si chiude la porta alle spalle, decido di rientrare anche io.
Raccolgo dei vestiti puliti e dato che per oggi ho finito con le lezioni, mi toccherà provare in casetta, quindi tolgo quello che avevo prima per indossare dei pantaloncini e un top.Vado verso le gradinate, ma camminando sento la parola 'compito' così vado un po' più avanti e arrivo alla cucina, dove trovo Sienna, con accanto Gabri, che ha una lettera in mano.
"Da chi è? Per chi è?" domando curiosa.
"Per me, dalla Cele" mi dice il riccio, alzando la mano destra.
Annuisco e mi siedo accanto alla mia amica per leggere la lettera.
"Come ti senti?" gli domando dopo aver finito di leggere.
"Preso di mira"
"non devi, vedila come un'ulteriore possibilità di migliorare, siamo qui per questo no?"
lui annuisce e mi alzo, gli do un veloce abbraccio e torno alle gradinate per provare.Passo lì un'oretta buona e dato che mi sono offerta di cucinare, stasera, vado a fare una doccia veloce.
"Chi cucina con me?" Rebecca alza la mano e le faccio segno di avvicinarsi.
"Cosa si prepara?" domanda, una volta giunta al mio fianco.
"Bruschette!" dico, con fare teatrale, allargando le braccia vero l'alto.
"E basta?" io nego e metto sul tavolo del ragù già pronto.
"Tu fai questo e io le bruschette, una quantità sovrumana"
Ci mettiamo a lavoro e sembra tutto molto invitante.
Intanto tutti sono tornati dalle lezioni e sono già seduti a tavola, anche Luca stranamente, così io e la mora iniziamo a portare tutto in tavola."Raga comunque dovremmo fare i turni" dice Diego, prendendo un'altra forchettata di pasta.
Annuiamo tutti, accordandoci per farli dopo aver finito di ripulire qui."Allora il martedì cucinano Rebecca e Sole?"
domanda Sienna, scrivendo.
"Yess" le dice Ilan.
"Sempre loro due puliscono il giovedì"
"okay manca solo la coppia Luca e Diego e la mettiamo negli ultimi rimasti, lunedì pulite e giovedì cucinate"Una volta che la lavagnetta è piena, i ragazzi iniziano a discutere di danza, in particolare Trigno, Diego, e chi se non Luke?.
Alessio inizia ad insegnare loro dei passi e con scarsi risultati ne esce fuori qualcosa.L'urgenza di andare al bagno, però, mi costringe ad andare un attimo in camera e passando, tiro un piccolo calcio a Luca, al centro dei tre, che rimane fermo,immobile, ma ruota la testa.
"Bambina smettila!" mi dice.
"Bambina, uo ragazzi amicizia speciale?!" ironizza Trigno.
"Ma anche mai, non mi chiamo Alice"
"neanche Sara" dice Diego, reggendomi il gioco, così gli do il cinque.
"Dovresti dare delle lezioni private a Luchetto" mi dice Alessio e io scuoto la testa, negando.Non provo una particolare simpatia nei confronti di Luca, se non si fosse capito. Anche se oggi le sue parole mi sono state d'aiuto.
"Sole, sai, delle ragazze pagherebbero oro per farmi lezioni private!" mi richiama.
"Che presuntuoso che sei, placa il tuo ego o mi sa che diventerà tanti grande da sfondare i muro della casetta".
Mi guarda di traverso, faccio lo stesso, per poi andarmene finalmente al bagno.
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SCIVOLANDO (piangi e balla) | Luk3
Fiksi Penggemarᥫ᭡ 𝐃𝐎𝐕𝐄 Sole incontra l'altro capo del suo filo rosso ❝ prendimi, portami, perditi dentro di noi, fai di me ciò che senti ❞ ©️n0nse1tu