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Vale:
Allora?

Anna:
Allora cosa?

Vale:
Sono due giorni che ti ho chiesto se vuoi venire con me ad una festa, e non mi hai ancora risposto.

Anna:
E dove si trova questa festa?

Vale:
È un posto che conosci bene...

Anna:
Emm... (?)

Vale:
Anna, la setta! C'è una festa nella setta che frequenta il tuo amico LowLow.

Anna:
Lui è il capo della setta..

Anna:
Aspetta un'attimo, come fai a sapere di questa festa se non fai parte della setta?

Vale:
Mi sono informato

Anna:
Ah

Vale:
Allora vieni?

Anna:
Va bene, quand'è?

Vale:
Stasera, passo a prenderti alle 21!

Anna:
VALERIO SONO LE 20! NON CE LA FARÒ MAI!

Vale:
Allora sbrigati, a dopo, ti adoro❤

Un'ora per farmi la doccia, truccarmi e scegliere un vestito. Valerio è pazzo.

Alle 20:45 ero stranamente pronta, ed agitata. Ero agitata come non lo ero mai stata prima d'ora, sentivo dentro di me una strana sensazione, ma non era brutta, anzi, era quasi piacevole, sentivo come un formicolio sul collo..
Non avevo idea di cosa potesse essere, ma mi ero fatta un'idea: Mostro stava tornando?
No, era impossibile, perchè sarebbe dovuto tornare? Spero non per me..
Cosa stai dicendo Anna?
Oddio, perchè penso queste stronzate?
È ovvio che volevo che lui tornasse per me, ma non volevo crederci.
Mi aveva spezzato il cuore, chissà quando riuscirò a dimenticarlo definitivamente?
Mai...
Esatto, mai.

L'orologio segnava le 21:00 e puntuale come non lo è mai stato nessuno Valerio suonò al mio campanello.
-Sei splendida Anna.-
Mi lusingò non appena aprii la porta per uscire.
In effetti non ero messa troppo male, ho messo il vestito più sexy che avevo, e questo lo era sicuramente, era nero,aveva la gonna che arrivava a metà cosce, sulla schiena c'era una scollatura non tanto profonda , lostesso valeva per la scollatura sul petto. Diciamo che se fossi stata un uomo e mi fossi vista in questo vestito, con i capelli arricciati e legati in una coda alta, sotto le luci colorate e lampeggianti delle discoteche, mi sarei eccitato abbastanza.
Ma sono una donna etero, e queste cose posso solo immaginarmele.
-Crazie Vale, anche tu sei molto attraente.-
E in effetti lo era, camicia bianca abbottonata fino al colletto, le maniche rigirate fino ai bicipiti e i jeans blu attillati e a cavallo alto che mi piacevano tanto.
Era così bello.
Allora smettila di pensare a Mostro, cogliona.
E va bene, ci proverò, per rispetto di Valerio.
-Dai andiamo.-
-Si.-

La musica era bellissima, come l'atmosfera, gente che già conoscevo si stava scatenando nella pista sdrusciandosi fra loro.
Valerio era appena tornato con due vodka lemon quando avvistai LowLow parlare con Gem
-Vale andiamo a salutare Low dai.-
Mi seci spazio tra la folla trainando il mio accompagnatore da una manica.
-Low!-
-Anna, ti stai divertendo?-
-Abbastanza. Hei Gem! Come ti vanno le cose alla setta?-
Gemitaiz faceva parte di una setta del paese più vicino al nostro, la sua e quella di Low erano alleate, ciò significava che quando una aveva un problema l'altra aveva l'obbligo di aiutare.
-Bene, Low mi sta suggerendo di spartire l'erba e le droghe in quantità equa per tutti.-
-Erba? D-droghe?-
-Ne stavamo parlando giusto adesso, tu da quanto non ti fai Anna?-
-Bè Gem, sai com'è sono una ex componente di questa setta, non posso più avere la mia razzione da circa due anni.-
-C-cosa?-
-Sei la benvenuta da noi cara Anna.-
-Grazie Gem, ma non credo di tornare alla mia vecchia me.-
-Si, ti appoggio in pieno, Anna ti si addice meglio di Maria.-
Ridemmo mentre Valerio ci guardava alibito e meravigliato allo stesso tempo.
-Oookay Anna, possiamo parlare?-
-Em, va bene. A dopo ragazzi.-
Valerio mi prese per mano e mi portò a sedere su delle scale.
-Anna, tu ti drogavi?-
-Beh.. Si, ho avuto i miei periodi..-
-Grazie di avermelo detto.-
-Valerio, sono cose mie, non è che devo dirti tutta la mia storia!-
-avresti dovuto, MARIA.-
-No, non ero obbligata, E NON CHIAMARMI MARIA.-
-Sai, forse è per questo che lui se n'è andato!-
Cosa?
-Cosa?-
- A-anna mi dispiace, l'ho detto senza pensare.-
-Basta, me ne vado.-
Le lacrime pungevano e le mani fremevano per colpire sonoramente quella stupida faccia, bella da togliere il fiato, di Valerio.
-Anna!-
Fu l'ultima cosa che sentii uscire dalla bocca di Valerio mentre correvo verso la veranda, in lacrime.
La notte era splendida e il vento gelido congelava le lacrime sulle mie guance rendendole rigide e ruvide al tatto.
-Ti odio!-
Urlai, mentre con un sasso colpii la fontana davanti a me.
-calma ragazza del bosco.-
Quel nome...
Non potevo crederci, allora è vero che in qualche modo siamo legati.
Lentamente mi alzai e mi girai verso la persona che mi aveva chiamata con il nome che usava Mostro quando ancora non mi conosceva.
-Anna.-
-Mostro.-
Le lacrime sgorgarono a fiumi mentre pronunciavo il suo nome.
E come una calamita, ci incastrammo come due pezzi di un unico grande puzle.
Le sue sabbra avevano l'inconfondibile sapore dell'erba, e questo mi fece capire che non aveva ancora smesso di rovinarsi la vita.
-Mi sorprende che tu sia ancora vivo, Mostro.-
Gli dissi, facendo cessare quel bacio.
-Il tuo cuore avrebbe già dovuto cedere con tutto quello che stai ancora facendo.-
-Tesoro, il mio cuore ce l'hai ancora tu.-

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ" Io avrei fatto di tutto per scordarti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora