Capitolo 22: Un giovedì tranquillo

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capitolo 22:

Mi sveglio con il sole che filtra dalle tende dell'appartamento di Kris. È giovedì, e la settimana di scuola sta per finire, ma io devo studiare. Non posso perdere troppo tempo, anche se sono a Milano e tutto sembra così diverso dal solito.

Mi alzo dal letto e mi sistemo alla scrivania, accendendo il computer. Oggi devo concentrarmi su fisica, una materia che non ho mai amato. Apro i libri digitali e cerco di immergermi tra le formule e i concetti di dinamica, ma la mia mente vaga continuamente. Mi ritrovo a pensare a Davide, alle sue foto, e mi chiedo cosa stia facendo in questo momento. Lontano, in Francia.

Pochi minuti dopo, Kris entra in salotto con una tazza di caffè. "Ti serve qualcosa?" mi chiede, accennando un sorriso.

Scuoto la testa. "Sto bene, solo... fisica," dico, facendo una smorfia.

Lui ride piano. "Lo immaginavo. Vuoi che ti lasci in pace?"

Annuisco. "Sì, meglio. Devo concentrarmi."

Kris mi lascia tranquilla, e provo davvero a studiare. Le ore passano lentamente, ma riesco a fare qualche progresso. A metà mattina, Kris riceve una videochiamata dalla madre, e sento la sua voce calda e gentile che riempie la stanza. Mi avvicino senza farmi troppo notare, ascoltando la conversazione in sottofondo.

La madre di Kris parla un albanese dolce, quasi musicale. Lui le risponde con lo stesso tono, mentre ride di qualcosa che ha detto. Poi, all'improvviso, Kris le dice qualcosa in italiano.

"Ah, sì, mamma, c'è una ragazza qui... si chiama Noemi. È un'amica e sta qui per qualche giorno."

Mi irrigidisco leggermente, ma Kris mi guarda e fa un cenno, come per chiedere se va bene che le parli di me. Faccio un segno di assenso, anche se mi sento un po' strana.

"Ha avuto qualche problema con i suoi genitori, ma niente di grave. Sto cercando di aiutarla a rilassarsi un po'," continua Kris.

La madre di Kris sorride calorosamente dallo schermo e mi saluta con un dolce "Ciao, Noemi!". Le rispondo timidamente, senza sapere bene cosa dire. Nonostante la distanza, la sua voce mi trasmette calore e affetto. Parliamo per qualche minuto, ma poi torno ai miei studi, lasciando Kris continuare la conversazione con sua madre.

La giornata passa veloce, e finalmente chiudo il libro di fisica con un sospiro di sollievo. Non vedo l'ora che arrivi domani, l'ultimo giorno della mia settimana di studio.

La sera, quando sono più rilassata, scrivo a Davide. "Quando torni?" gli chiedo. Mi risponde quasi subito. "Domani sera. Non vedo l'ora di vederti."

Un piccolo sorriso mi si forma sulle labbra. Anche se ci sono state tante cose che mi hanno fatto dubitare, l'idea di rivederlo mi fa sentire meglio. Rispondo con un semplice "Nemmeno io."

Poi chiudo gli occhi, preparandomi per un altro giorno.

l'amore-- Davide Frattesi&meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora