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Le cose non sono cambiate e lui era stato molto chiaro al riguardo, disse che non me lo avrebbe promesso, perché sapeva che non l'avrebbe mai mantenuta, ma ora ne vada veramente della mia possibilità di entrare all'università dei miei sogni, se non la smette io rischio la lettera di ammissione a Yale o Harvard e non posso permetterlo, lui potrà anche non capirlo, ma io ce la sto mettendo veramente tutta da sempre

<Ei Jayden> lo richiamo appena lo vedo entrare nella mensa scolastica, mi guarda assente, lascio a metà il mio vassoio sul bancone con i soldi, mentre la signora mi richiama faccio segno di passare al prossimo
<Jayden fermati> mi avvicino a passo svelto verso di lui, si scansa

<Stammi lontana> che pensa di fare, di passarla liscia come sempre?

<No! Io ti seguo nello studio e non posso lasciarti da solo a fare quello che vuoi, fai solo danni e rovini la mia reputazione, non te lo posso ricordare tutte le volte>

<Ho detto stammi lontana> mi fulmina con lo sguardo

<Jayden non farai ancora danni, a costo che lo vada a dire al preside> sto cercando di non urlare

<Faccio quello che voglio Sydney> alza di poco la voce, le persone intorno a noi si sono girate a guardare, le ragazze sono non poco impaurite

<No! Non farai ciò che vuoi tu Hooper, non stavolta, o sarò costretta a farti rispedire in carcere> non lo penso veramente ma devo trovare una soluzione

<INVECE SI! NON COMANDI TU GALLINA DEL CAZZO, quando ti leverai dal cazzo il mondo sarà migliore> mi urla contro facendo girare tutta la mensa verso di noi

<ORA BASTA! FARAI CIO' CHE DICO IO, NON MI INTERESSA SE TI STO SUL CAZZO,
NON FARAI A MODO TUO! NON QUESTA VOLTA> gli urlo in faccia facendolo infuriare, non fa in tempo ad avventarsi su di me che qualcuno lo ferma, e a me qualcuno afferrandomi mi sposta indietro per allontanarmi dai guai.

<Non mi toccare> avviso ferrea al ragazzo che mi sta tenendo stretta per le braccia

<Se ti avvicini ti cacci solo nei guai, non ti porta rispetto>

<Ho detto lasciami> ripeto infuriata stavolta dimenandomi

<Se ti ha detto lasciami, la lasci, ok?> avvisa Jayden avvicinandosi, a quanto pare chi lo tratteneva, avrà ricevuto qualche minaccia di morte o c'ha rinunciato

<Tu a lei, finché non ti dai una calmata non la tocchi, sono stato chiaro?> risponde il ragazzo che ancora mi tiene le braccia dietro la schiena, se non la smette di tirare gli farò dimenticare del motivo per cui è nato

<Ti ha detto lasciami, lasciala> ribatte Jayden più arrabbiato che mai, i suoi occhi da grigi sono diventati di scuri, ha i pugni lungo i fianchi e non intende spostarsi da lì, io avanzo di qualche passo indietro al muro di ragazzi che si era formato davanti a me, il tizio si è deciso a lasciarmi le braccia ricevendo un pugno in pieno stomaco, per fargli provare il dolore che ho provato io fino ad allora,

<Se ti dico molla la presa la molli chiaro?> lo avviso aiutandolo a rimettersi in sesto

<Lei non è niente per te, quindi se la devi picchiare lasciala stare e fatti una vita> interviene un ragazzo davanti a me

<Io la vita me la faccio e anche molto lontano dalla vostra, ma si da il caso che siete voi a intromettervi nella mia, e ora fatemi parlare con lei> prova ad avvicinarsi ma i ragazzi non glielo permettono

<Non ti avvicinare Hooper> lo ammonisce un altro ragazzo del quarto anno, mio cugino Gavin non si è nemmeno avvicinato perché non vuole destare troppi sospetti su di noi, e gliene sono grata, da lontano lo vedo fare un piccolo cenno di dover parlare io con Jayden e non gli altri

<Jayden, calmati ok?> provo a parlargli da dietro un ragazzo

<Vieni qua, non ti faccio nulla, ma la devi smettere di farmi arrabbiare> sospira fissandomi il suo sguardo si è addolcito

<Non puoi sempre fare come piace a te> provo ad avvicinarmi ma uno mi ferma

<Non andare>

<Non toccarmi, avete già fatto abbastanza> mi faccio spazio e lui mi guarda tutto il tempo, mi fermo davanti a lui ma nessuno dei due muove un muscolo

<Non aver paura, non ti faccio niente, mi sono calmato>

<Non solo adesso, non ho paura di te, ma impareremo anche a controllare la rabbia>

<Va bene> si rassegna avvicinandosi, vedendo che non mi muovo annulla le distanze e mi abbraccia stretta, appoggio la testa sul suo petto, è alto quanto papà

<Che non si ripeta mai più> i presenti ci stanno guardando, e so anche Gavin, sarà felice che l'ho ascoltato nel suo silenzio

<Va bene principessa> se lui è calmo possiamo risolvere tutto, se invece è arrabbiato o agitato non si risolve nulla, io l'ho imparato a mie spese a costo anche di lasciarci qualche osso rotto.

Ultimamente con me si sta calmando, e questa è una buona cosa, ma anche molto strana, perché è difficile che lui non perda la pazienza anzi al contrario, è sempre fuori di se, ma no non si sta innamorando di me, impossibile, mi odia a morte, stiamo insieme solo per via del preside non per altro.

E no non mi piace, non è il tipo che voglio nella mia vita.

Da Los Angeles A Mai PiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora