20

1 0 0
                                    

<Hooper?> lo richiamo mentre siamo seduti su una delle tante panchine del parco vicino scuola, gli sto facendo i grattini ai capelli, una volta mi ha confessato che lui si sente felice quando lo sono pure io, penso sia un modo per dirmi che possiamo essere buoni amici, o almeno così spero.

Lui non so cosa vuole, non fa trapelare nulla, nemmeno per errore.

<Dimmi principessa>

<Perché fai schifo?> gli chiedo guardandolo negli occhi, lo vedo ghignare

<Perché sto con te, mi stai sul cazzo, ma allo stesso tempo ho bisogno di te> mi stacco da lui e lo fisso

<Vedi che sei un bastardo?> sogghigna divertito, ma non arriva mai a sorridere con gli occhi, prende una sigaretta e se l'accende, ma prima che possa fumare, gli rubo la sigaretta e la lancio lontana dalla panchina, mi appoggio poi con la testa sulle sue gambe, sta seguendo ogni mia mossa, mezzo divertito e mezzo accigliato

<Dillo che lo fai apposta a essere stronza> dice mettendomi una mano tra i miei capelli lisciandomeli

<Può essere> gli rido in faccia

<Ti odio> dice accarezzandomi il viso, passa un dito accanto alla mia bocca, così glielo afferro tra i denti facendolo infuriare come sempre

<Me lo molli?> chiede infuriato ma i suoi occhi tradiscono divertimento, in tutta risposta scuoto il capo senza mollare il suo indice.

<Ok te lo puoi tenere, basta che non inizi a ciucciarlo, che per quello posso darti altro> "Ah si? Principessa potrebbe darmi altro eh, glielo faccio vedere io" lo fisso, e devo ammettere che è proprio bellissimo, ha molto da invidiare su questo non ci piove, ma per me rimane sempre e per sempre il mio compagno di studi.

Noto solo ora che mi sta guardando pure lui, ma non riesco a staccare il mio sguardo dal suo, faccio intrecciare le nostre mani continuando a tenere il suo dito tra i denti, iniziando anche a leccarlo, già che ci sono posso fare il servizio completo

<Oh, non ti ho detto mica di pulirlo, che schifo, ci attacchi tutti i germi> si lamenta facendomi ridere, in modo che lui possa levare il dito dalla mia bocca

<Finalmente, avevi fatto anche il ripasso>

<Ci sta, è buono cosa pretendi>

<Whyatt rischi anche se sei sulle mie gambe> mi avvisa minaccioso, ma con un filo di divertimento

<Ops> ridacchio guardandolo, mi accarezza il viso, stavolta lo lascio fare tranquillamente

<Non so cosa hai che mi attira, non era mai successo> ammette guardando davanti a se come se fosse più una riflessione per se stesso che una confessione per me

<Be' stai parlando con una ragazza davvero figa> lo prendo in giro, abbassa lo sguardo su di me, e noto che non sta per dire nulla di buono

<Principessa hai tre secondi per alzarti prima che ti stacco il collo>

<Ei piano con le minacce, c'è troppo affetto nell'aria> sghignazzo alzandomi e sedendomi accanto a lui, mi prende da una spalla e mi fa appoggiare a lui per potermi abbracciare.

Ho paura di innamorarmi, è più forte di me, non può essere lui il mio ragazzo e mai lo potrà essere, e poi in giro c'è di meglio di una semplice bionda dagli occhi grigi uguale al padre, senza un migliore amico, e senza la sua gemella, la sua amata metà, non so cosa avrebbe pensato lei di Jayden, ma mi sarebbe tanto piaciuto saperlo, non lo saprò mai.

Da Los Angeles A Mai PiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora