Quando finalmente calò la sera, fu un sollievo vedere gli altri iniziare a prepararsi per andare via. Era ora che se ne tornassero tutti alle loro case. Ogni volta che lei lanciava una frecciatina , sentivo il corpo di Sofia irrigidirsi accanto al mio. Dovevo stringerla a me, trattenendola, perché se non l'avessi fatto, l'avrebbe attaccata senza pensarci due volte. La conoscevo troppo bene: la sua gelosia non avrebbe mai lasciato correre.
Non appena chiusi la porta dietro di me, mi sentii come se un peso enorme mi fosse caduto dalle spalle.
"Finalmente!" esclamai con un sospiro profondo, la stanchezza della giornata che finalmente si scioglieva. "Ora è il momento di scambiarci i regali." Le mie parole si colorarono di entusiasmo mentre mi sfregavo le mani, felice di quello che sarebbe successo. Chiamai a gran voce mia madre e Grace, che corse a sedersi sul divano con la solita energia contagiosa. La piccola non riusciva a stare ferma, le guance rosse dall'eccitazione e gli occhi scintillanti di pura gioia.Ci sistemammo tutti e quattro: mia madre, Sofia, Grace ed io. Il soggiorno era addobbato con lucine che illuminavano debolmente la stanza e creavano un'atmosfera calda e accogliente. Sorrisi soddisfatto mentre prendevo con cura il primo regalo, un pacchetto rettangolare avvolto in una carta dai toni eleganti, e lo porsi a mia madre.
"Questo è per te," dissi, osservando il suo sguardo curiosamente attento mentre scartava il dono con movimenti quasi reverenti. Quando vide la copertina del libro, i suoi occhi si spalancarono.
"Oh, tesoro... Cime tempestose!" esclamò emozionata. Le dita sfiorarono la copertina con delicatezza, come se stesse maneggiando qualcosa di prezioso. "Come hai fatto a trovarlo? È l'edizione originale, quella che desideravo da anni...""Sapevo quanto ci tenevi," risposi sorridendo. "L'ho cercato ovunque su Internet finché non l'ho trovato. Volevo regalarti qualcosa di speciale." Lei mi guardò con occhi lucidi, e in quel momento sentii tutto l'affetto di quel gesto.
Poi passai al pacchetto di Grace, un piccolo pacco quadrato, leggero e vivacemente decorato. Lo presi e, appena glielo allungai, lei si precipitò a strapparlo con tutta la fretta possibile, gli occhi attenti e pieni di aspettativa. Quando vide la Barbie al suo interno, il suo viso si illuminò.
"È quella che volevo!" gridò con un filo di voce, i piedini che battevano frenetici contro il pavimento. Senza preavviso, mi saltò letteralmente addosso, avvolgendomi le braccia attorno al collo con una forza sorprendente.
"Glazie Gabliel!" disse con la sua vocina tenera e squillante, storpiando il mio nome. Risi forte e la strinsi a me, sollevandola di qualche centimetro da terra."Ti piace davvero, eh?" chiesi, e lei annuì così velocemente che i suoi capelli svolazzarono in tutte le direzioni.
Poi il mio sguardo si spostò su Sofia, seduta tranquilla accanto a me. Mi osservava con quell'espressione dolce e curiosa che amavo tanto.
"Adesso tocca a te," le dissi con un mezzo sorriso. "Ho preparato due regali per te.""Amore, ma mi hai già fatto la collana." mormorò, portandosi una mano al viso per accarezzarmi la guancia in un gesto affettuoso. Sentii il calore della sua mano e chiusi gli occhi per un istante, godendomi quel contatto.
"C'è ancora qualcosa," risposi con una punta di mistero. Infilai una mano sotto al cuscino e ne tirai fuori una busta bianca con il suo nome scritto a mano. Lei la prese con un'espressione confusa e cominciò a scartarla piano, come se temesse di rovinarla. Quando tirò fuori il certificato, le sue labbra si dischiusero in un silenzioso stupore.
"M-mi hai regalato una stella?" balbettò, il respiro che sembrava spezzato dall'emozione. Le sue mani tremavano leggermente, e gli occhi le si riempirono di lacrime in un batter d'occhio."È tua," mormorai, guardandola attentamente. Le lacrime le scesero silenziose lungo le guance, e lei si coprì la bocca con una mano, incapace di credere a quello che vedeva.
"Non è tutto, però." Mi tirai indietro e, senza dire altro, mi tolsi lentamente la felpa, rimanendo con la maglietta bianca a maniche corte. Lei mi fissava con uno sguardo misto di curiosità e sorpresa. Feci scivolare la manica verso l'alto, scoprendo il braccio. Tolsi la pellicola protettiva e le mostrai il tatuaggio appena fatto, le linee ancora fresche e nette. Il suo sguardo che mi faceva impazzire.
"Amore, ma tu sei pazzo..." sussurrò con un sorriso traballante mentre le lacrime continuavano a rigarle il viso. Rise e piangeva allo stesso tempo, la mano che mi sfiorava il braccio con dolcezza, incredula di quello che stava vedendo.
"Sono pazzo di te," le risposi, e senza pensarci la presi tra le braccia, avvicinando il suo viso al mio. La baciai lentamente, ignorando tutto il resto, perfino mia madre e Grace che ci guardavano con sorrisi complici. In quel momento, eravamo solo noi due. Il resto del mondo poteva anche sparire.
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Endless 2
RomanceDa quando Gabriel era uscito dalla sua vita, il vuoto era stato riempito da un'angoscia crescente. Non era solo il suo amore a tormentarla, ma una presenza oscura che sembrava seguirla ovunque. Qualcuno voleva farle del male, e ogni giorno il perico...