Un posto nel mio cuore

Angela

Era una normale giornata scolastica come tutte le altre, il sole splendeva ,gli uccellini cantavano insomma era una bella giornata fino a quando non mi resi conto che era tardi, << Angela sei pronta?>> chiese impaziente mia madre << 2 minuti e scendo!>> le risposi ancora in pigiama.
Dopo qualche minuto scesi e ci diremmo subito a scuola, era il primo giorno di scuola dell'ultimo anno delle medie, non era proprio una novità; stesse persone, stesso luogo eppure che quel giorno fosse cambiato qualcosa, passavano le ore ma nulla cambio e fu così per tutta la settimana.
Una settimana dopo nell'ora di italiano venne il bidello e con se portò una signora mia vista in vita mia.
La professoressa d'italiano decise di interrompere la lezione e il bidello presentò questa signora.
<< lei é una professoressa di sostegno di due vostre alunne>>
<< salve sono la professoressa di sostegno di Angela e Rachel,mi scuso se sono una settimana in ritardo, non sapevo la strada, quest'anno sarò disponibile non solo per le ragazze ma anche per tutti voi in questo percorso scolastico>> disse
<< ragazzi date il benvenuto alla nuova docente>> disse la prof di italiano sorridendo. Dammo il benvenuto alla nuova docente di cui ancora non sapevamo il nome. << scusate io sono Caterina Bellitti>>
Ad uno a uno si presentarono tutti quanti tranne me, ero tanto timida e quindi avvolte faticavo a salutare persone nuove, avevo la sensazione che potessero prendermi in giro anche solo aprendo bocca.
<< tu dovresti essere Angela, giusto?>> la Bellitti si diresse verso me con un sorriso, era felice di avermi come alunna?
La guardai negli occhi appena arrivó di fronte a me per diversi minuti non rendendomi conto che aspettasse una risposta da parte mia.
Passavano i giorni e poi cercavo di allontanami dalla Bellitti e più lei cercava di creare un contatto con me, finché, mi chiese di passagli la borsa e io col piacere gli e la presi senza farmi problemi, lei con un sorriso mi ringraziò.
Da qual giorno in poi cambiarono tantissime cose, il come vedevo la prof.Ssa, del come volessi chiedergli aiuto, diciamo che mi sbloccai  dalla timidezza, insomma il nostro legame cambiò tanto che  se stavo giù faceva di tutto pur di vedermi sorridere.