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7. Accumulare

Lavinia aveva la testa piena di pensieri.
Mentre i ragazzi tornavano in casetta, con il permesso della produzione, lei non riusciva a far a meno di pensare al biglietto che aveva ricevuto da Nicolò. Non avrebbe mai visto il cantante sotto uno sguardo diverso da quello di un amico, doveva mettere le cose in chiaro o la situazione sarebbe degenerata.

Allo stesso tempo non poteva non pensare a come si sentisse sconfitto Luca, solo a guardarlo mentre camminavano l'uno accanto all'altra.

Lei gli rivolse uno sguardo fugace e si sentì arrossire quando lo trovò già intento a guardarla, senza neanche provare a distogliere lo sguardo dopo essere stato colto in flagrante.

Il corpo della ragazza si irrigidì quando un braccio le avvolse le spalle avvicinandola al proprio corpo. Impaurita si guardò a destra e a sinistra timorosa che avrebbe potuto trovare Nicolò, ma con effetto immediato si rilassò quando incrociò lo sguardo di Luca.

« Come stai? »
Fu lei la prima a parlare, cercando di distogliere l'attenzione da se stessa.

« Ho fatto una puntata di merda, a stare lì nel mezzo e non cantare l'inedito. Bruttissimo. »
Si aprì con lei, che posò la testa sulla sua spalla mentre camminavano.

« Io non lo penso Lu, a me è piaciuta molto, la cover l'hai fatta da dio. Gigi ti ha dato dei consigli che sono sempre utili per arrivare a fare la performance migliore. Poi questa... è stata la prima puntata vera e propria, dobbiamo ancora abituarci al fatto che siamo qui dentro. Quindi stai tranquillo che con il passare del tempo andrà sempre meglio. »
Aveva detto a bassa voce, così che gli altri all'infuori di lui non potessero sentirla. Non era da lei fare dei discorsi così elaborati e lunghi, ma alle volte le veniva talmente naturale che non riusciva a controllare il flusso di parole che le uscivano dalla bocca.

Luca non rispose, semplicemente poggiò la testa su quella di lei. Apprezzava le sue parole ma in quel momento si sentiva talmente esausto che gli bastava il silenzio.

Quando arrivarono in casetta le loro strade si separarono, Lavinia era corsa a farsi una doccia per lavarsi anche i capelli chiusi in uno chignon da tutta la mattina e lui era andato a sdraiarsi sul divano alla ricerca di un po' di pace.

Una volta finita la doccia, girò per quasi tutta la casetta, con i capelli ancora bagnati, alla ricerca del ragazzo che sembrava essere sparito nel nulla.

« Oh Piè ma aro sta Luca? »
Non badò a come le uscì la frase, cosa che invece notò Trigno.

« Madonna che strano sentirti parlare con l'accento napoletano. »
Rise il ragazzo fermandosi davanti allo specchio per aggiustarsi il ciuffo. Il solito vanitoso... pensò la ballerina alzando gli occhi al cielo.

« Dai! Tu lo sai dov'è? »
Domandò per la seconda volta, rabbrividendo quando sentì una chioccia d'acqua scivolarle lungo la schiena.

« Non lo so Lavi, penso in camera sua. »
Scrollò le spalle continuando a fissare il suo riflesso.

« Va bene grazie. »
Salutò e imboccò il corridoio per raggiungere la stanza azzurra. Trovò la porta già aperta e anche il ragazzo che cercava, sdraiato a pancia in giù sul suo letto.

« Sei sveglio? »
Mormorò muovendo qualche passo all'interno della stanza. Si guardò per la prima volta intorno trovando parte della camera tappezzata di foto dei ragazzi.

« Dobbiamo andare di là? »
Chiese con la voce ovattata, dato che aveva il volto spiaccicato sul suo cuscino.

« No ero venuta a vedere che stai facendo. »
Replicò andandosi a sedere sul bordo del letto di Daniele, che era esattamente accanto al suo.

𝐋𝐎𝐕𝐄 𝐙𝐎𝐍𝐄, Luk3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora