Can you help the hopeless?
Well, I'm begging on my knees
Can you save my bastard soul?
Will you wait for me?
I'm sorry, brothers, so sorry, lover
Forgive me, father, I love you, motherCan you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel my heart?
Can you feel my heart?(Can you feel my heart- Bring Me the Horizon)
Shu Han
Matthias Helvar si aspettava di tutto dalla vita, tranne che finire in carcere sotto accusa di schiavismo, essere liberato dal suddetto carcere da una banda di delinquenti di Ketterdam e finire a Shu Han sotto espressa richiesta del capo di quella banda che l'aveva aiutato ad evadere. E soprattutto non avrebbe mai immaginato di amare e poi odiare e poi amare e odiare contemporaneamente una Grisha. Non avrebbe mai immaginato di fare avanti e indietro all'interno di una catapecchia, con lo stomaco in subbuglio, nell'attesa che lei tornasse da una pericolosissima missione. Non era questa la vita che aveva immaginato per se stesso, ma dopotutto si sapeva, le cose non andavano mai secondo i piani. Soprattutto se di mezzo c'era l'amore. Il flusso di pensieri del fjerdiano venne interrotto da una mano gentile che si poggiò sulla sua spalla, per richiamarne l'attenzione. Ksenyia, il sorriso accogliente incorniciato da una crocchia ordinata di capelli rossi, gli porse una tazza di thè caldo. «Tieni, ti aiuterà a calmare i nervi», l'uomo ricambiò il sorriso e prese la tazza bevendo il contenuto in un solo sorso. La teatrante fece per andarsene ma Matthias le afferò una mano facendola voltare.«Non ti ho mai ringraziata per avermi tirato fuori dal quell'incubo...Grazie, davvero» «Non è me che devi ringraziare, ma Nina», Matthias chiuse gli occhi e scosse il capo. A che gioco stava giocando quella maledetta Grisha? Prima lo aveva sedotto, poi lo aveva denuciato e infine liberato. Non ci capiva assolutamente niente. «Ha assillato Kaz fin dal loro primo incontro per convincerlo a darle una mano a liberarti» disse all'improvviso una voce alle loro spalle. L'uomo, grande e grosso com'era, saltò dalla sedia per lo spavento. «Inej Ghafa! Smettila di fare così... Scusala, lo fa senza rendersene conto» disse la teatrante riuscendo a trattenere a stento il riso,mentre la Suli faceva un elegante inchino per scusarsi. «Modo di esprimere il concetto a parte, è tutto vero. Nina si è messa nelle orecchie un mese intero. Lei e la sua voce gracchiante. "Oh Kaz, aiutami a liberare il mio stupido Fjerdiano" gne gne gne. E noi per poco ci rimettevamo la pelle» aggiunse Jesper, intento a lucidare le sue pistole. O le sue bambine, come le chiamava di solito.«L'avrà fatto per mettere a tacere i suoi sensi di colpa...», Wylan entrò nella stanza con passo felpato e una tazza di thè ormai vuota stretta tra le mani. Non sapeva se introdursi nel discorso oppure no. Ma voleva troppo bene a Nina per non difenderla.«Prima di accusarla hai provato a sentire le motivazioni che l'hanno portata a denunciarti per schiavismo?» «Nessuna motivazione. Sono stato un vero stupido a fidarmi di quella strega», un pugno raggiunse la spalla dell'uomo, che si voltò con astio verso chi l'aveva colpito. Quando si rese conto che il pugno gli era stato dato da Ksenyia si vergognò profondamente di ciò che aveva detto. Dopotutto era anche lei una Grisha. «Scusami Ksenyia, mi dis-» «Senti uomo delle nevi, non sono offesa perché hai usato la parola strega, ma perché hai insultato la mia amica. Fallo di nuovo e giuro sui Santi che ti iberno». Anche l'ultimo componente della banda li raggiunse. Da quello che Matthias aveva capito quel Dominik oltre ad essere un soldato della Prima Armata, era anche il migliore amico dello Tsaverich Nikolai Lanstov. Era lì su ordine dello stesso Principe per proteggere Ksenyia. Ma perché? Il fjerdiano aveva molte cose da comprendere al fine di integrarsi nel gruppo. Dominik si appoggiò con la spalla sinistra allo stipite della porta, mentre passò il braccio destro attorno alle spalle di Wylan. Si era affezionato tantissimo a quel piccoletto, lo considerava come un fratello minore. Jesper li vide e sorrise ad entrambi. Amava Wylan da morire e Dominik, tutto sommato era davvero simpatico, ed aveva un gran cuore. Voleva bene anche a lui. «Non dovresti essere così duro con lei, ti ha salvato la vita amico. Nina mi ha detto che avevate incontrato uno dei soldati di Kirigan al pub. Cosa avrebbe dovuto fare secondo te?» «Non farmi passare per quello che non sono» «Ah sì? Quelli lì ti avrebbero ucciso. Non sono così compassionevoli con chi dà loro la caccia». Se questa conversazione fosse avvenuta anche solo l'anno prima, Matthias avrebbe dato di matto. Amava Fjerda, la sua gente e le sue tradizioni. Un tempo aveva amato anche il suo ordine. Un tempo, credeva fermamente nei drüskelle. Erano diventati la sua famiglia quando aveva perso quella d'origine. Ma era da un pò che stava iniziando a scostarsi dai loro ideali, che trovava inumano quello che facevano ai Grisha. Quello che lui aveva fatto ai Grisha. Quello che avrebbe fatto a Nina se solo quella tempesta non li avesse sorpresi. «Io...Non voglio più essere un drüskelle... Non voglio più vivere nell'odio. Nina...beh lei era riuscita a farmi lasciare quest'odio alle spalle. Mi ero innamorato di lei. Anzi, sono innamorato di lei. Ma non riesco a sorvolare su ciò che mi ha fatto » «Va bene, ognuno di noi ha i propri tempi. Hai bisogno di metabolizzare la cosa, ed è giusto così. Cerca solo di non farti risucchiare da tutto quell'odio. E soprattutto, ricordati che Nina ti ama sul serio. Più dei waffles» disse Inej che nel frattempo aveva raggiunto Ksenyia per mettersi comodamente a braccetto con lei. «Dire che mi ama più dei waffles mi sembra un tantino esagerato» ragionò Matthias, un sorriso sincero finalmente dipinto sul suo volto. Il gruppo si sciolse in una risata fragorosa, come non accadeva da tempo. Dopotutto erano solo dei ragazzi, nessuno era, nemmeno lontanamente,vicino ai ventitré anni. Rimasero così, a godersi quel momento di pace, ancora per un pò, poi Inej decise di andare a controllare la situazione dall'alto, come solo lo Spettro sapeva fare.
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𝐈𝐥 𝐌𝐢𝐫𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐁𝐚𝐫𝐢𝐥𝐞 // 𝐒𝐡𝐚𝐝𝐨𝐰 𝐚𝐧𝐝 𝐁𝐨𝐧𝐞
FantasyTra la tela di strade nere e dense di nebbia di Ketterdam, nascosta nel sudiciume e nella perdizione del Barile, vi è una ragazza dagli occhi di un azzurro simile al mare più profondo e dalla fulgida chioma rossa.Ksenyia Velkov è una Grisha, ma non...