ELECTRA POV
Electra tornando a casa ripensava ai due ragazzi che erano entrati nella sua classe quella mattina. Ma aveva un vero e proprio turbinio di pensieri in testa. Pensava al suo sogno della notte precedente in cui aveva dubitato della sua sanità mentale, che era già andata a puttane da tempo. Poi pensava a come dire alle sue amiche che lei era bisessuale. A come sconfiggere una malattia senza cura e a quanto odiasse la sua casa. Sua madre dava sempre ragione a sua sorella minore che era una che no può fare altro che venirti a rompere e poi scoppiare a piangere accusandoti di averla schiaffeggiata quando neanche l'hai degnata di uno sguardo. Suo padre troppo affezionato a Francesca ( sua sorella) anche solo per ascoltarla e quello che le rimaneva era il suo adorato Lupo. Già i suoi genitori avevano regalato a Francesca un lupo cecoslovacco per farla felice. Eh si lei era quella nata malata, poverina di qua e poverina di là, ma lei che con il tempo si stava ammalando non era la priorità su una bambina di nove anni.
Ma di certo i problemi non erano finiti, suo nonno era venuto a mancare a febbraio e lei non ci pensava, perché più ci pensava più stava male. Il suo spettacolo teatrale ormai era giunto alle porte e lei era pronta a farsi valere. Comunque in quel momento le sue attenzioni erano rivolte ai due ragazzi. Si sentiva strana quando li guardava. Si sentiva piccola, vulnerabile e impotente. Ma poi riacquistava la sua poca sicurezza e riusciva a distogliere lo sguardo. Era starno quanto lei fosse una calamita per il diverso. Il suo "ragazzo" se si può definire così era più grande di lei ed era diverso dagli altri, non so spiegare come, ma lo era. E quel giorno quando tutte parlavano dell'affascinante supplente madrelingua dagli occhi verdi lei non riusciva a non pensare al misterioso ragazzo dagli occhi neri e profondi che guardava con amore l'altro... ormai era risaputo lei era strana. Comunque si era lasciata perdere così tanto nei suoi pensieri che non si era nemmeno accorta di essere arrivata a casa e di star già tirando fuori le chiavi e infilarle nella toppa.
PERCY AND NICO POV
Quando entrambi erano tornati in albergo avevano mangiato e parlato della ragazza, non sapendo il suo nome decisero di iniziare scrivendo una sorta di "diario di bordo" ci annotarono tutto quel che sapevano e che avevano osservato. La ragazza non era molto ben accetta nella classe e quando parlava delle occhiate un po' seccate arrivarono da tutti, sembrava una ragazza molto provata dalla sua vita un po' come Nico. Il minore sapeva benissimo che la ragazza si rendeva conto di tutto ed era molto sveglia, le si poteva leggere negli occhi. E Percy come a leggergli nel pensiero disse:
"Lei sa di essere, diciamo anormale. Lo si legge negli occhi. Sai è strano, non ho mai visto un semidio o una semidea con occhi del genere... Sono beh ti catturano sono molto belli ed il colore è ricercato sia negli dei che nelle loro progenie." Si guardò attorno come per essere sicuro di non aver detto nulla di compromettente che potesse offendere gli dei, ma si ritrovò soltanto la faccia del suo fidanzato un po' imbronciato e un po' come per dire: "ma tu la mattina ti guardi allo specchio?!" così aggiunse: "Ehy che c'è!? Ho solo detto ciò che penso... Non ho mai incontrato nessuno con occhi così. I tuoi sono la cosa più bella che esistano con quella sfumatura e sono molto profondi, ma i suoi... i suoi sono diversi..." e fece una faccia molto pensosa
"Ormai sono certo, tu al mattino non ti guardi allo specchio. Posso capire che col tempo tu abbia assunto un atteggiamento: "so di essere figo e me ne vanto perché crollerai ai miei piedi solo con un sorriso" e so che è colpa mia perché ti ho viziato dicendoti quanto sei bello, ma i tuoi occhi sono meravigliosi, nemmeno Poseidone ha degli occhi così! Solo con uno sguardo puoi vederci l'oceano e racchiudono sofferenza amore e sacrificio, quelli di quella ragazza sono un po' un misto tra dolore felicità e bellezza. Sia i tuoi occhi che quelli della ragazza fanno invidia ad Afrodite!!." Disse alzando di poco la voce, ma il suo fidanzato lo baciò con una foga incredibile e disse:
"non ci credo che appena riporteremo quella ragazza al Campo ci sposeremo, avremo un figlia e vivremmo felici" aveva gli occhi lucidi "Non posso crederci finalmente sono insieme alla persona che più amo, bella esageratamente bella e fantastica. Ah comunque per la cronaca lo so che i miei occhi sono favolosi, ma i tuoi battono i suoi." Ed ammiccò senza ritegno
"Vedi ti comporti come Jace di Shadowhunter!" fece Nico alzando gli occhi al cielo, poi aggiunse: "Nemmeno io ci credo, ho passato anni a desiderarti a bramare le tue labbra e ora ci sposiamo... sono... è indescrivibile." E così depositò un bacio dolce sulle labbra dell'altro e si sorprese che dopo quattro anni di relazione baciare Percy era come la prima volta, i brividi sulla schiena, le farfalle nello stomaco e la sensazione di calore in tutto il corpo. Come la prima volta...
Il giorno dopo Percy andò alla sua lezione e alla fine la ragazza gli si avvicinò e si presentò:
"Ciao, mi chiamo Electra Aria Greco, piacere di conoscerti" aveva un sorriso leggero e aveva una delicata fossetta sulla guancia sinistra era davvero bella. Si fece come promemoria di presentarla a Valdez se al loro ritorno fosse stato ancora libero...
"Piacere mio, sono Percy Jackson vengo da NY. Se ho ben capito adori la mitologia greca, mi fa davvero molto piacere, sai io e Nico il mio fidanzato ne andiamo matti!" disse sorridendo, ma poi si rese conto di star abbassando la maschera e pensandoci sembrava lo stesso potere di Piper...
"Oh wow, quindi tu sei gay ti stai per sposare e il tecnico di ieri è il tuo fidanzato?! Cioè WOW!" disse entusiasta e se avesse potuto probabilmente avrebbe fatto gli occhi a cuore
"Si, ma ti chiedo di non raccontarlo a nessuno... Sai mi sto lasciando prendere un po' dall'entusiasmo e la mia bocca non è più collegata al mio cervello" rispose Percy portandosi una mano dietro alla nuca con fare imbarazzato. Annabeth avrebbe detto che non lo è mai stata, ma sono dettagli.
"Ma certo, sai sono una persona molto discreta, ma vorrei raccontarlo alla mia migliore amica, Cassandra, sempre se non ti dispiace." Electra Aria Greco lo disse con fare disinvolto, ma carico di qualcosa che non seppe descrivere.
"Comunque io e Nico vorremmo fare un giro in città, sarebbe davvero bello uscire noi tre..." e Percy in quel momento si chiese perché non riusciva a tenere a freno la lingua, ma fortunatamente vide arrivare Nico e una ragazza
"Ehm... Nico lei è Electra Aria Greco e lei è...??" disse Percy con faccia interrogativa
"Puoi chiamarmi Ele o A, sai come in pretty little liars, ti rispondo lo stesso" disse Ele con un sorriso delizioso "E comunque lei è Cassandra, la mia migliore amica." E si salutarono con un bacio sulla guancia
"Piacere Percy, A mi ha parlato molto di te" disse Percy con un sorriso e poi Nico che era stato in silenzio parlò:
"Comunque noi dobbiamo andare ora, quindi ci vediamo okay?" e salutò tutti, ma Percy ci mise qualche secondo per raggiungerlo e disse ad A che si sarebbero visti domani a lezione.
NdA ed ecco il tanto richiesto terzo capitolo, è un capitolo per conoscere un po' i nuovi personaggi... e si inizia a scorgere un po' uno dei poteri della "figlia proibita". avete già qualche idea su di chi possa essere figlia?? susu commentate e mettete tanti like se no niente cibo blu per voi!
ATTENZIONE:
la ragazza mi rispecchia nelle descrizioni fisiche basilari. Ho accentuato molto l'aspetto fisico e anche i problemi in casa e personali, quindi, mi rispecchia solo l'aspetto fisico, ma io non sono bella quanto la protagonista del racconto.
un bacio
Multifandomiana
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la figlia proibita
FanfictionSono tornata!!!!! ebbene si il SEQUEL di "come tutto cambiò" è arrivato. questa volta il Destino dove porterà i due giovani fidanzati?? DAL TESTO: "Electra Aria Greco era più di una semidea figlia di qualche dio sconosciuto, era potente, molto e in...