VENTISEI

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•una famiglia amorevole•

•una famiglia amorevole•

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È oggi. Stiamo andando in Francia. Tutti sono pronti, tutto è a posto. Questo è tutto. Guardo il tatuaggio sul polso destro e continuo a pensare... ne varrà la pena?

La mafia francese sarà vulnerabile dopo che prenderanno Gabriel. Si danneggerà. Lo tradirò davvero? La domanda è: sceglierò me stessa rispetto alla mia casa, alla mia gente? O tradisco me stessa o il mio paese, questa avrebbe dovuto essere una scelta facile per la maggior parte degli umani perché sono naturalmente egoisti, non io, sono a malapena umana, sono una macchina programmata per proteggere il mio paese e ora lo tradirò. E non mi sono mai davvero preoccupata di me stessa, l'unica cosa che mi è mai piaciuta di me è stata la mia lealtà. Leale? Non più.

Quindi tradirò me stesso e il mio paese. Cosa mi farà? Ho paura. Sono terrorizzata.

Alzo lo sguardo dal tatuaggio e mi guardo allo specchio. Non sono pronta. Ma sarò mai pronta a farlo? No, non lo saro. I miei occhi hanno iniziato a lacrimare ma ho sbattuto le lacrime.

"Ça va aller. Tout ira bien." Mi sono rassicurata mentre mi levavo la treccia. Sono andata al piano di sotto per fare colazione ed è molto presto perché non riuscivo a dormire la scorsa notte per i nervi. Non pensavo che avrei trovato nessuno sveglio a quest'ora, ma sono rimasto scioccato nel trovarli tutti. Erano tutti a torso nudo, giuro su Dio che non hanno le camicie, è pazzesco.

E a quanto pare alcuni di loro non hanno nemmeno i pantaloni perché Gio e Kieran sono solo in boxer.

Questa è la prima volta che vedo Milo a torso nudo però, tutta la sua parte superiore del corpo era tatuata, così tanti tatuaggi che sembrano tutti un grande tatuaggio. Ma non solo la parte superiore del corpo, anche la parte inferiore del corpo. Penso che tutto il suo corpo sia tatuato. È così figo, ma ora sembra ancora più intimidatorio. Anche se quando mi nota, i suoi occhi si ammortiscono e mi sorride.

"Vai a farti fottere", disse Kieran spingendo Elio contro il muro che ha appena riso.

"Ragazzi! Morana è qui, parliamo in modo appropriato". Milo ha detto ed è stato allora che tutti mi hanno notato. "Cosa vorresti mangiare?" Mi ha chiesto.

"Pancake". Ho detto guardando il piatto che Gio sta tenendo. Ha anche un sacco di tatuaggi ma solo sulle braccia e uno grande sulla schiena. Mi ha dato subito il suo piatto. "E tu?" Gliel'ho chiesto.

"Non ho fame". Ha risposto rubando la pancetta dal piatto di Milo. Stanno tutti mangiando mentre sono in piedi tranne Adriano, quindi mi sono seduta accanto a lui con i miei pancake.

Mi guardai intorno, i miei fratelli. Pensavo che la scelta fosse tra me e il mio paese. No, non lo è. Non m'importa

Su di me. La scelta è in realtà tra i miei fratelli e il mio paese. Sceglierei i miei fratelli nuovo. Mi sento protettiva nei loro confronti. Mi importa di loro. Proprio come mi preoccupo del mio paese- Ma non più dei miei fratelli, della mia famiglia, della mia casa.

Morana di "is_it_true_l0ve"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora