Spazio autrice
Avverto il capitolo è bello lungo,
Ma ha secondo me all'interno tanti pezzi che meritano di essere letti con clama e assorbiti a pieno.
Vi consiglio di leggerlo quando avete un po' di tempo in tutta calma.
E spero vivamente sia uscito il capitolo che immaginavo e speravo di scrivere.Detto questo vi lascio alla lettura e spero vi piaccia.
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Cara follia,
Se stai leggendo questa lettera è perché abbiamo camminato per troppo tempo insieme, ci siamo spinti troppo oltre nella nostra vita ed è ora di separare i sentieri.
Per lunghi giorni e lunghe notti hai trascorso tu il tempo nel mio corpo mentre il vero me aspettava sulla neve congelata, aspettava una stella, aspettava la primavera o forse aspettava solo una nevicata.
Ma aspettava.Lasciandoti vagare per i corridoi del mio corpo a pezzi, stanco e che non sapeva che fare se non ascoltare i tuoi voleri.
Ma c'è un punto dove ogni equilibrio si spezza.Non ne potevo più di guardarti aleggiare senza sosta sul cuore che una volta era stato quello di un bambino dal soriso instancabile e gli occhi felici.
Grazie a te non sarò mai più lo stesso, porterò sul cuore e sul corpo le cicatrici di un me rotto da una guerra interna fatta da milioni di voci e demoni alternata ad una guerra di silenzio quasi agghiacciante.
Un me caduto a pezzi e quasi arreso al dover rimanere nella neve per il resto del tempo che avremo trascorso insieme.Non siamo arrivati così avanti nella nostra storia solo per arrivare alla deriva di un isola, perché quella buia e solitaria dove volevi sospingermi con le onde del mare la chiamerò delo.
L'isola dove nessuno può morire ne nascere.
Non accetterò di essere soffocato dal tuo fumo scuro e denso.
Così mi sono alzato a fatica dal manto bianco come la luna, ho scrollato i granuli di neve dai vestiti bagnaticci e ho ripreso a camminare lungo il tuo stesso cammino.Ma odiavo, odiavo quella sensazione, nonostante fossi tornato ad affiancarti nel mio stesso corpo, scacciando così un primo grande incubo eravamo in un senso di confusione totale.
Mi sentivo distante, perso, su un filo invisibile pronto a farmi volare giù ad ogni soffio di vento.La notte copriva il nostro cammino illuminato solo dalla luna calante, le stelle erano davvero poche e fioche, la loro luce non ci aiutava e tu eri ancora una presenza ingombrante e pesante.
Ma ho iniziato a ridere, ridere da solo anche a costo di sembrare più pazzo di quanto non fossi, perché quello era l'unico modo di tornare a brillare e scacciare il tuo odore intossicante e la coltre scura asfissiante che ti circondava.Ma la verità è che mentre eri troppo presa al vagare senza una meta , a far tuo un corpo che tuo non era hai perso un dettaglio che ne varrà la tua dipartita.
Una mano color cioccolato mi aveva aiutato a mettermi in piedi riunendo i cocci.E il proprietario di quella mano aveva due occhi scuri che brillavano come le stelle che mi avevi fatto cadere giù dalla volta celeste.
È sempre stato lì da quando le nuove prime stelle le avevo fatte riaccendere con quella risata folle.Ho iniziato a trasformare i miei dolori in oro e argento riempendo così la volta di astri accecanti riducendo la tua presenza odiosa sempre di più.
Ma ora,
è ora che tu lo sappia.Ho ripreso controllo di me stesso, avrai sempre il controllo di una remota parte di me che determinerà le mie ricadute, le mie giornate no e i miei continui dolori.
Perché un trauma che mi ha portato a te, alla follia, sull'orlo di non potermi più recuperare in nessun modo, non scomparirà mai.
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In-Yun
Romancenella lingua del popolo dalla pelle di porcellana, questa semplice parola racchiude un significato molto profondo. profondo come il fondale Marino, che può regalare meravigliosi tesori e oscure verità. significa destino. ma non un destino qualunqu...