Pochi giorni fa è stato il compleanno della mia cara amica bea_2003557 e ho deciso di dedicarle una breve storia ( che tratta argomenti molto diversi da quelli che di solito mi piace scrivere).
Lara's Pov.
Il flebile tocco del vento volteggia tra i folti ciuffi della mia chiara e calda pelliccia, solleticando ogni nascosto limbo di interna ed indifesa carne, la quale viene stuzzicata ancora di piú dallo spiritoso solletico dei sottostanti fili di verde e bagnata erba. Il corso che la leggera brezza mattutina traccia sul mio pelo è, a occhi chiusi, ben dustinguibile e chiaro, tanto che se non avessi la pura certezza di essere completamente da sola, in mezzo a quella magnifica prateria dagli sgargianti e unici colori, di sicuro penserei che un mio dispettoso compagno sia venuto a farmi il solletico, avendo come unico e principale fine quello di infastidirmi e farla franca, distogliendomi dal mio unico e dolce momento di puro riposo dalla pazza frenesia del branco.
Il rumore dei vicini ed ovattati tuoni fa leggermente drizzare le mie orecchie, che, però, non del tutto si allarmano, dando al mio inconscio il chiaro segnale di aspettare l'arrivo del temporale e di usufruire di tutto il tempo a me donato per prendermi cura di me stessa, obbligandomi a non rinunciare anche a questo mio meritato e sudato diritto.
<< Vedo che non riesci a rilassarti neanche mentre riposi >> esclama una furtiva figura accanto a me, la quale, con la sua profonda ed autoritaria voce, sovrasta il forte rombo di un vicino tuono.
I miei grigi occhi, nel sentire la familiare voce, si spalancano di scatto, dandomi la possibilità di ammirare e venerare l'umana imponenza del conosciuto licantropo davanti a me. Le mie iridi sembrano scavare dentro il suo sguardo, curiose di trovare dentro di esso la futile e banale motivazione per cui lui si trova qui, a un passo dal mio corpo da bianca lupa.
<< Che ci fai qui? >> domando, infine, non riuscendo in alcun modo a contrastare la forte curiosità che dentro di me sento crescere ogni secondo di più.
<< Per nessun motivo che tu riterresti importante >> risponde, facendo il vago. Si passa, con estrema e straziante lentezza, la mano tra i folti capelli neri e con un ghigno fissa il mio candido muso, contorto in parte da un'espressione di pura impazienza. La mia innata e logorante curiosità consuma le mie membra tutte, finendo per farmi sprofondare in un oblio di nere convinzioni e vaghe probabilità, le quali non fanno altro che aumentare il masochistico e malsano desiderio che ne suoi confronti provo.
<< Non fare il vago! >> sbotto, assumendo la mia forma umana.
<< Buon compleanno! >> esclama con imbarazzo, tirando fuori un piccolo mazzo di colorati fiori di campo, il quale profumo inonda da subito le mie narici.
I miei grigi occhi, il mio vigile sguardo da duro ed impassibile capo, si illuminano d'una immesa luce fatta di pura e viva gioia, la quale sgorga fuori di essi con l'intensità di una vera e propria cascata, travolgendo in pieno il mio corpo e le mie viscere tutte. Un'orda d'irrefrenabili e poderose farfalle infestano il mio stomaco, sbattendo su tutte le calde pareti di esso e finendo per esplodere lungo il loro arduo percorso nella lunga trachea. I segni delle loro poco delicate morti si schiaffano sulle viscide fiancate dell'esofago, che rimangono inesorabilmente segnate dalle testimoni del mio amore e della mia Ingiustificata follia. Le viscere tutte, per colpa dell'interno sobbuglio, si avvinghiano tra loro, arrivando a schiacciare e ad impriginionare con le loro viscide protuberanze i succhi gastrici, i quali sembrano bollire per colpa del caldo che la stretta pressione provoca.
<< G-grazie>> riesco a sussurrare, reprimendo dentro il mio stretto petto le mille e segrete sensazioni che quel suo piccolo gesto ha risvegliato dentro le mie membra.
I fulmini e lo scrosciante vento abitano l'imbarazzante silenzio venutosi a creare tra i nostri due corpi, separati da un invalicabile muro di pregiudizi e classi sociali che è stato creato ancora prima della nostra sfortunata e controversa nascita. Un'ostica parete che impedisce alla mia bocca di prendere la parola in nome del mio cuore e confessare tutto il represso amore da me provato e rinnegato, il quale ogni giorno cresce e si rinvigorisce sempre piú, andando contro alle rigide regole imposte dal mio rigido inconscio. Nonostante ciò, però, la mia anima ben sa che nessuna legge potrà mai impedirmi di amare e di essere libera; di essere la lupa, la persona, che ho sempre desiderato diventare, avendo al mio fianco la persona che da sempre desidero avere.
<< Spero che questo nuovo anno ti porti tanta felicità e gioia. Ti auguro il meglio, Lara. Goditi questo giorno speciale >> dice, inginocchiandosi davanti a me per prendermi la fredda mano.
<< Blake... >> sussurro, trattenendo dentro il mio stomaco i resuscitati corpi delle mille farfalle che provano ad uscire fuori dalla mia socchiusa bocca.
<< Dimmi >> mi esorta, guardandomi con il suo implicativo e lascivo sguardo pieno d'enigma e passione.
<< So che è sbagliato, che se mai si dovesse venire a sapere una cosa del genere verrei perseguita per la mia intera vita, ma io non ce la faccio piú a tenermi tutto dentro, a nasconderti anche il mio sofferto cuore. Io ti amo, ti amo da sempre. Non so neanche cosa voglia dire amare, è sola una stupida parola che ho sentito ripetere mille volte. Quello che di sicuro so è che io provo qualcosa di forte nei tuoi confronti, una sensazione che né a gesti né a parole si può esprimere; un sentimento, un filo di rossa seta, che non può avere definizioni, che fa impallidire anche la definizione stessa di amore.
Sono una cretina, una demente senza cervello che dà retta a dei stupidi sentimenti, lo so e ne vado fiera. Vado fiera di non essere come la massa e di dichiarati il mio amore anche a costo di morire >>urlo, liberando tutte le pesanti rivelazioni represse dentro il mio cuore, le quali da troppo tempo corrodevano le mie viscerali membra.
<<... Se tu sei cretina, allora io sono un pazzo. Un pazzo che si butterebbe in mezzo al fuoco pur di ricevere un tuo insignificante sguardo pieno di compassione.
Sono un esibizionista, un illuso deficente, ma quello che provo per te mi rende totalmente folle, succube di un perverso sogno che non ha fine e che mi trascina nei piú oscuri meandri del mio inconscio.
Voglio essere il tuo compagno, per sempre. E, ora che tu mi hai dichiarato quello che realmente provi per me, niente piú potrà ostacolare il mio amore >> mi confessa, sprecando tutto il suo fiato.
Le sue mani si avvinghiano ai lati del mio freddo volto e le sue labbra si appoggiano con passione sulle mie, travolgendomi in un folle e malato bacio. Un bacio aspettato e sperato troppo a lungo.
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White love
Short Story[COMPLETA] Una breve storia di un capitolo scritta per @bea_2003557