Forse la coppia su cui ho deciso di scrivere questa storia non è tra le più in voga del momento......ma se Charlotte Magne lasciasse la sua città Natale e si trasferisse a New Orleans incontrando un conduttore radio che la ospita a casa sua? Questo...
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Vaggie continuava a ripetere le stesse parole sempre con più intensità "Charlie Tu lo cosa...?" "Io-io..." non sapevo che dire, non sapevo neanche come avrei potuto spiegare, Vaggie nel frattempo continuava a chiedermi cosa stavo per dire ma tanto lo sapevamo entrambe cosa stava per uscire dalla mia bocca
...Dai Charlie diglielo, ormai la capito e l'hai capito anche tu già da un po' di tempo...
"Charlie....ti prego non mi dire che-" girai in cerca di aiuto la testa e miracolosamente mi accorsi di essere arrivati davanti al portone di casa "Oh guada siamo arrivati eheh sarai stanca saliamo su!" la presi per un braccio e la portai su per le scale con me fino al piano dove abitava Alastor. Emise un sospiro ma non disse niente sapendo che non sarebbe tanto facile farmi ammettere davanti a qualcuno cosa provavo per l'uomo che mi ospitava a casa sua. Antony solo al pensiero sarebbe esploso di gioia. Sapevo che Vaggie l'aveva capito ma non volevo dirglielo in faccia così d'un tratto, sapendo anche che non avrebbe reagito nella migliore dei modi, soprattutto dopo ma mia 'ultima esperienza'.
No si fidava di nessuno e pensava che qualsiasi persona che sarebbe entrata nella mia vita in quel modo mi avrebbe fatto soffrire un' altra volta, e a dirla tutta per un periodo la pensai allo stesso modo. Il tempo di riorganizzare i pensieri nella mia testa che eravamo arrivate davanti alla porta di casa, suonai e la scena seguente dopo quella di una porta chiusa fu quella di un Alastor appena uscito dalla doccia a petto nudo con solo un asciugamano che gli copriva le parti intime. I capelli bagnati portati indietro con qualche ciuffo che gli andava sugli occhi ancora umidi, le goccioline che scorrevano sulla pelle mulatta; sentii il cuore che mi esplodeva andando a diecimila battiti e il calore che saliva velocemente dai piedi fino ad arrivare alla punta dei capelli. Fu inevitabile diventare bordò come il vestito di Vaggie. Un bellissimo vestito bordo che le donava tantissimo.
"Charlotte mia cara sei tornata..." si interruppe fissando prima me e poi squadrando Vaggie dalla testa ai piedi. Non sembrava per niente in imbarazzo e ciò mi faceva solamente salire ad una temperatura più alta il mio corpo "...e la tua amica è?" Vaggie nonostante il suo sguardo analizzante e dannatamente penetrante non ricambiava allo stesso mio modo con un sorriso nervoso ma con un' espressione schifata guardandolo anche lei abbassando e alzando gli occhi, Alastor nel frattempo temeva sempre la sua espressione col sopracciglio alzato.
"Ehm........si! Ah Alastor è la mia amica più cara, Vaggie..." girai la testa verso di lei regalandole un sguardo dolcissimo come per dire 'Ti voglio un mare di bene' ricambiandolo "...e lui Vaggie è....Alastor" l'ultima parola che uscì dalla mia bocca come un inspiro quasi come una forma di intesa con Vaggie.
"Be allora è un piacere conoscerti, un vero piacere Va- "Vagatha" Al si era leggermente abbassato porgendole una mano da stringere ma Vaggie era rimasta immobile con le braccia incrociate e la sua espressione schifata è un po' infastidita.
"Come prego?" usò un altra intensità nel pronunciare le parole
"Ho detto Vagatha" La mia amica era davvero infastidita dalla presenza di Al, non si faceva mai chiamare così dalle persone nonostante fosse il suo nome intero, le ricordava gli anni passati nella sua terra d'origine e non erano stati dei bei anni. Il fatto che non si sarebbe fatta chiamare dal lui nel modo in cui la chiamavano tutte le persone che la conoscevano, un modo che per lei era molto più sereno e felice, la diceva già tutta su che rapporto avrebbero avuto quei due in futuro.
In tutta quella tensione riuscivo solo a sentire le mani che grondavano sudore e scottavano di calore, come un fiume di acque incandescente in piena. "B-bè Alastor che dici di far accomodare l'ospite ospite in casa?" Si tirò dritto avvicinandosi a me e prendendomi le mani che scottavano, sentivo ancora l'umidità che ricopriva il suo petto nudo e con tutta me stessa cercai di non sfiorare nemmeno pelle di Al. Non ci riuscii. In contrasto lui mi prese tra le braccia stringendomi a se...guardavo a terra e non capivo più niente, non avrei mai voluto alzare gli occhi per incontrare l'espressione inferocita di Vaggie verso Alastor "Ma certo mia cara~ che padroni di casa saremmo altrimenti".
...Padroni?! Padroni?! Insieme?...
Mi portò sempre nella stessa posizione in casa seguiti da Vaggie che chiuse violentemente la porta. Ormai era chiaro, odiava Alastor e odiava quel posto.
Spazio autrice Hey lettori! Oggi ho pubblicato il capitolo nove. Veramente avrei preferito farlo più tardi visto che settimana scorsa ne ho pubblicato tre per recuperare, però ogni tanto penso quando mi rileggo il capitolo "ho sfornato proprio un bel capitolo" e quindi l'eccitazione di farvelo leggere è troppa che non resisto. Spero davvero che vi sia piaciuto...ci ho messo passione tempo e soprattutto amore ed io non riuscirò mai a ringraziare abbastanza chi legge Diecimila battiti perché mi rende davvero orgogliosa❤️io qui ho finito ci vediamo al prossimo capitolo Diletta