3 - Scelta, é solo una questione di scelta.

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- Once you choose one path, you are not allowed to return to another -

~HAYLA~

"Come é andata ieri?" . Mi chiede Alex, tra il preoccupato e il sorpreso. Lo leggo dal suo sguardo.

Non posso dire che é andata bene, anzi non posso nemmeno pensarlo. Se non mi avessi dato un' autocontrollo a quest' ora starei dietro le sbarre di un carcere a lagnarmi di farmi uscire.

Giuro l' avrei picchiato, talmente tanto da non farli ricordare minimamente cosa significa avere un naso e come ci si respira.

" Ero arrivata in ritardo" preciso "di due ore e trentacinque minuti" .

É vero, solo stanotte mentre vedevo un' altro episodio di "Outer Banks", non chiedetemi il perché ,ma,ad un certo punto c'era una scena noiosa ...e mi si accese la mia magica lampadina mentale.

Ero in ritardo, Achernar aveva ragione, ma io ho non ho nemmeno tutti i torti. Sono puntale dove voglio esserlo. Sono ritardataria dove decido di esserlo.

"Come? Che cavoli di sbalzi di memoria hai? Lo sai che con i Davis il ritardo non é ben visto". Butta fuori Emira, seduta accanto a Alex.

"Uno" preciso "non lo sapevo che i Davis sono fissati di puntualità, e due..."

"Amicicci, chi vuole una ciambellina fragolosa?"afferma con enfasi Sam.

"Sam, ti prego. Taci" ribatto.

"Aspetta, domanda da valutare. Sam prendimi una al cioccolato bianco , e cerca di non farla cadere per terra come hai fatto la scorsa volta con le mie crepes che avevo ordinato." chiede Emira a quest' ultimo.

"Comunque ora devo andare in biblioteca, ci sentiamo più tardi?".

"Sì " . Affermano all' unisono Alex e Emira.

Vorrei tanto sapere perché quei due non si mettano insieme. Cioè sono perfetti, sono le due estensioni dell' anima di cui noi tutti una volta nella propria vita vorremmo avere.

Alex non riesce a dire nemmeno una frase sensata quando é solo insieme ad Emira. Emira altrettanto.

Sono al cento per cento compatibili.

Mi dirigo in biblioteca. Entro e mi siedo su un pouf rosso. Di fronte e accanto a me ci sono circa altri dieci pouf. In corrispondenza a me giace un' enorme libreria.

Nel mentre ripeto, provo a concentrarmi con tutte le forze, ma nulla . Quel brusio di qualcuno mi sta infastidendo.

É la voce di un ragazzo, così pacata. Mi giro dal lato opposto e lo vedo.

É un ragazzo. Alto con i capelli castani. Pieno di tatuaggi e tanto palestrato.

Sta ripetendo qualcosa... latino. Ripete qualcosa in latino . Così soave e limpido. Sembra una cantilena graziosa.

Mi avvicino .

"Potresti darmi un' aiutino? Ho visto che te ne intendi del latino e io qui ho un bel po' da studiare in latino" aggiungo "per favore".

Mi guarda sorpreso. I suoi occhi sono castani, proprio come i suoi capelli.

"Cefeo, sono Cefeo. E sono disposto ad aiutarti..." sussurra dolcemente

" Hayla. Grazie Cefeo ".

Ripeto il suo nome nella mia testa. Cefeo, Cefeo, Cefeo Davis. I Davis. Non sarà come il fratello . Stronzo e Dio sa cosa. No. É impossibile.

Descent from the stars Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora