TRENTASETTE

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•Fossette•

Le mie mani tremavano leggermente mentre guardavo Ace Lorenzo Blade

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Le mie mani tremavano leggermente mentre guardavo Ace Lorenzo Blade. Non ho sorriso e nemmeno lui. Devo ammettere però, sono un po' eccitata per questo ballo, non mi è mai stato chiesto di ballare prima forse perché sono giovane, ma Ace è stato il primo a chiedermi un ballo.

Mi ha messo la mano sulla schiena, il tocco era così morbido che ho dovuto concentrarmi per sapere che era lì. Il suo tocco era molto indifferente, come se potesse anche toccare un muro.

Ho stretto la mia mano che tiene la sua, il che lo ha fatto guardare di più nei miei occhi. L'ho fatto solo per impedire alle mie mani di tremare.

"I miei occhi sono abbastanza unici, lo so." L'ho detto perché non ha detto una parola e ha continuato a guardarmi negli occhi. Sembravo senza fiato, il che era così imbarazzante.

"Cosa vuoi dire?" Ace chiese, una morbida meraviglia toccò il suo tono.

Ho inclinato la testa alla sua stupida domanda. "Beh, sono rossi."

"Rosso?" Ha chiesto sinceramente sorpreso. Ha guardato nella mia anima per un minuto e non ha notato il colore dei miei occhi? La prima cosa che qualcuno nota di me quando mi guarda è il rosso dei miei occhi. Sono così confusa.

"Sei anti-Blade." Ace ha detto dopo essersi schiarito la gola, aver cambiato argomento, e la mia confusione è scomparsa, invece la paura cruda mi è attraversata le vene.

"Sì." Ho risposto. Non aveva senso mentire. Sa tutto, bene tranne il colore dei miei occhi, era così strano. "Mi ucciderai?" Ho chiesto direttamente.

"Non per questo, no." Ace ha risposto. Il sollievo è stata la prima cosa che ho provato prima di concentrarmi di più sulle sue parole. Ho bisogno di analizzare ogni lettera che pronuncia, ogni respiro che fa. Io che sono così fottutamente vicina a lui non succederà di nuovo o almeno presto, perché non permetterebbe che un nemico si avvicinasse così tanto a lui, ora lo sta permettendo solo perché sa che sono troppo intelligente per attaccarlo in uno spazio chiuso pieno di soldati suoi e di suo padre. Ma lo so, Una volta che siamo fuori di qui, sarebbe una rara occasione anche solo dargli un'occhiata da lontano.

"Quindi mi ucciderai per qualcos'altro?" Ho chiesto.

"Possibile". Ace ha risposto. Una risposta prevedibile.

"Non ucciderai le persone per essere anti-Blade?" Ho chiesto.

"Le parole sono parole, niente di più. Se non agiscono di seguito, non affrontano la mia ira". Ace ha risposto. Cinico, calmo e freddo.

"Quando mi ucciderai?"

"Per ora, non hai fatto nulla che mi richieda di ucciderti".

"Non sei ancora stato annunciato."

"Guardati intorno, Morana", mi gira dolcemente e ho lasciato un piccolo sussulto non aspettarmelo, "sanno chi sono, sanno cosa sto per fare e mi temono già più di chiunque altro. Non ho bisogno di essere annunciato". Ace ha detto con molta fiducia ma mai arrogante perché quello che sta dicendo è la verità.

Morana di "is_it_true_l0ve"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora