CAPITOLO 11 🖤

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Geremia

La vidi entrare con Jessica, mamma mia...

Come poteva essere sempre così bella...

Questo pomeriggio le avevo scritto per venire a vedere la mia partita di basket di settimana prossima, ma ovviamente lei mi ha detto di no. Ora la mia ultima spiaggia è Jessica, nella speranza che lei venga per vedere Ryan, lì ho visto sempre insieme questa settimana.

Da quando era arrivata Lizzie, non ho avuto un momento per respirare, mi si era buttata addosso e non si era più staccata.
Lei sapeva che nemmeno la calcolavo, però da quando me la sono scopata, era diventata possessiva e appiccicosa, come una sanguisuga.

Sarò anche un donnaiolo ma le ragazze non le illudo, sanno che con me è solo sesso; però la bionda mi sa che ancora non l'ha capito.

L'avevo allontanata già tre volte, ma ancora insisteva.
Si sedette sopra di me per l'ennesima volta e quando posai le mani sui suoi fianchi per spostarla alzai gli occhi e la vidi.

Era bellissima, i capelli erano sciolti e aveva un trucco leggero. Scesi con lo sguardo e vidi un corpetto e un pantaloncino che mamma mia...

Solo Dio sa quello che sto pensando di farle e mi dispiace per lui che deve sorbirsi i miei pensieri...

Mi aveva vista con la bionda su di me, lo vedevo dai suoi occhi.

Vidi il mio amico avvicinarsi a lei, le stava dicendo qualcosa.

Perché la stava abbracciando?

Finalmente mi staccai da Lizzie, mi alzai e la vidi andare via, così aumentai il passo e in un paio di falciate la raggiunsi, la tirai a me per un braccio: la sua schiena aderiva di nuovo perfettamente contro il mio petto.

Il suo profumo dolce di vaniglia e cocco mi inebriò subito le narici, mi chinai e le sussurrai all'orecchio "Ei Tigre", aggiunsi "sei bellissima stasera".

Sentii i suoi muscoli rilassarsi, per poi ricomporsi subito; allentai la presa sul suo braccio e la voltai verso di me.

Le misi una mano sulla sua guancia rosea e per una frazione di secondo mi sembrò chiudere gli occhi per godersi il momento, fino a quando non si stacca bruscamente da me.

"I miei amici li abbracci e a me nemmeno mi saluti?"

"Uno è stato lui ad abbracciare me, due non è vero che non ti ho nemmeno salutato, mi sembravi molto impegnato" disse lei marcando l'ultima parola e lanciando uno sguardo alla bionda, per poi aggiungere "e tre, non mi devo sicuramente giustificare con te"

"Ah, quindi il problema è che Lizzie era su di me" feci un sorriso e aggiunsi "non è che sei per caso gelosa piccola Tigre?"

La vidi sorridere "io gelosa, ma per favore; forse qui quello geloso sei tu"

Non risposi, non sapevo cosa dire. Era vero che mi dava fastidio chiunque si avvicinasse a lei, questo era innegabile; ma era per protezione nei suoi confronti, non per gelosia.

Lei continuava a tenere fisso il suo sguardo nel mio e poi aggiunse "se non ti dispiace vado a prendermi qualcosa da bere."

Nemmeno il tempo di rispondere che la vidi incamminarsi verso il tavolo con le bevande.

La fissai da lontano, per avere una visuale completa sul suo bel corpicino. La vidi versarsi uno shot di tequila, prendere il limone, il sale e berselo tutto in un colpo.

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Era passata un'oretta da quando è arrivata e io ero ancora fisso con lo sguardo su di lei.

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