ECHI DELLA LUNA

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LIORA

Io e i miei genitori, ci stavamo dirigendo con la macchina verso l'Accademia di Elvenor, una scuola per giovani maghi e maghe, stregoni e streghe, sapete..
Se velo state chiedendo, sì nel mio mondo esiste la magia, infatti lo adoro, solo che non sono una ragazza abbastanza timida, come direbbero tutti, visto che non parlo con pochissima gente, e ormai non avevo manco più un' amico..diciamo che mi andava bene anche così..

I miei genitori erano più felici di me, erano felice che sarei andata alla loro stessa scuola, e sapevano che avrebbero fatto di me una grande maga, come loro, i miei genitori sono conosciti molto per il loro potere, sapete con il mio potere e quello dei miei genitori ci sono solo due famiglie, la mia è un'altra

Mentre guardavo fuori dal finestrino seduta nei posti posteriori, ho sentito i miei genitori parlare di me

MADRE DI LIORA:"secondo te, è pronta?"

PADRE DI LIORA:"certo che lo è!"

MADRE DI LIORA:"non so non vorrei che si sentisse a disagio..."

PADRE DI LIORA:"ne abbiamo già parlato a casa, per lei va bene"

MADRE DI LIORA:"forse hai ragione, spero solo che non la mettano troppa pressione"

PADRE DI LIORA:"tranquilla se la caverà lei è Liora Salene, il mio più grande orgoglio, comunque se vorrà tornare a casa, basterà che chiami"

MADRE DI LIORA:"si sta anche avvicinando il torneo..."

PADRE DI LIORA:"meglio ancora, no?"

MADRE DI LIORA:"mmh.."

LIORA:"mamma starò bene, ascolta papà"

MADRE DI LIORA:"oh tesoro, sei proprio sicura?"

LIORA:"sicurissima"

PADRE DI LIORA:"ti farai tanti amici"

LIORA:"si.."

MADRE DI LIORA:"siamo arrivati..."

LIORA:"bene, allora vado vi chiamo quando avrò finito di stistemarmi nel dormitorio"

MADRE DI LIORA:"ricordati! vieni qui fatti abbracciare"

LIORA:"mamma, ti prego"

PADRE DI LIORA:"abbraccio di gruppo? fate unire pure me"

LIORA:"o dio.. vi voglio bene anche io"

MADRE DI LIORA:"ti vogliamo bene anche noi, ci vediamo!!"

LIORA:"ciaoo!"

Quando uscii dalla macchina salutai per un'altra volta i miei, per dirigermi subito dentro la scuola, non volevo che nessuno mi riconoscesse, o che mi parlasse, non perché odio tutti, e che non mi riesce bene

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Quando uscii dalla macchina salutai per un'altra volta i miei, per dirigermi subito dentro la scuola, non volevo che nessuno mi riconoscesse, o che mi parlasse, non perché odio tutti, e che non mi riesce bene..

mentre camminavo, per i corridoi della scuola in cerca della mia stanza, la stanza 81P, visi una ragazza che aveva così tanti bagagli che non risciva a spostarli, insomma era in mezzo al corridoi.

ECHI DELLE LUNADove le storie prendono vita. Scoprilo ora