La settimana seguente alla rivelazione a Mia si trascinava lentamente. Ogni giorno sembrava un'eternità, e il mio cuore era in uno stato di costante apprensione. Avevo dato spazio a Mia, rispettando il suo bisogno di tempo, ma la mia mente era in tumulto. La paura di perderla mi tormentava, e l'idea che potesse non accettarmi si faceva sempre più concreta.
Decisi di incontrare Finn per avere un confronto. Sapevo che lui avrebbe potuto offrirmi la saggezza e la chiarezza di cui avevo bisogno. Così, una mattina, mi diressi verso la sua capanna nel bosco, un luogo che portava sempre con sé un senso di calma.
Quando arrivai, lo trovai seduto all'aperto, intento a sistemare alcune erbe. La sua presenza era rassicurante e, appena mi vide, sorrise.
“Elara! Come stai?” chiese, alzando lo sguardo.
“Non bene come speravo” risposi, cercando di mantenere un tono leggero. “Ho bisogno di parlarti.”
Finn annuì, intuendo che la mia richiesta era seria. “Certo, entra. Ho preparato del tè.”
Ci sistemammo all'interno della capanna, circondati dall'aroma delle erbe e dalla fragranza del legno. Mentre sorseggiavo il tè caldo, raccontai a Finn tutto ciò che era accaduto dopo la mia rivelazione a Mia. Le mie parole fluivano, cariche di emozioni e incertezze.
“Mi sento così vulnerabile” dissi, appoggiandomi allo schienale della sedia. “Ho paura di ciò che potrebbe accadere se Mia non riesce ad accettarmi.”
Finn mi guardò con attenzione, e il suo sguardo era colmo di comprensione. “Elara, hai fatto qualcosa di coraggioso. Mostrare a qualcuno chi sei davvero richiede un grande coraggio. Non lasciare che la paura ti paralizzi.”
“Lo so, ma la mia vita è così complessa. E se Mia scoprisse che non posso controllare la mia natura? E se avesse paura di me?” dissi, la voce tremante.
“È una possibilità, ma non puoi pensare a ciò che potrebbe accadere. Devi concentrarti su ciò che è reale. Se Mia è una persona aperta, potrebbe sorprenderti” rispose Finn, cercando di infondermi coraggio.
Mentre parlavamo, il suo punto di vista mi aiutò a schiarire la mente. Cominciai a realizzare che non potevo controllare le reazioni degli altri; l'unica cosa che potevo fare era essere onesta e autentica.
“Hai ragione, Finn. Ma ci sono momenti in cui mi sento così sola” dissi, sentendo una lacrima scivolare lungo la guancia. “La mia vita è un segreto, e ora che l’ho condiviso, ho paura che tutto cambi.”
Finn si avvicinò e mi prese la mano. “Non sei sola, Elara. Hai me e, se Mia è veramente parte della tua vita, anche lei sarà lì per te. Non dimenticare mai che hai una rete di supporto.”
I suoi occhi trasmettevano una calda sicurezza, e sentii una nuova forza crescere dentro di me. “Grazie, Finn. Davvero. Mi aiuti a vedere le cose da una prospettiva diversa.”
Finn sorrise, e il suo volto si illuminò. “È quello che fanno gli amici. Ma ora, dimmi, hai pensato a come vuoi procedere con Mia?”
Prendendo un respiro profondo, riflettei. “Voglio parlarle di nuovo. Voglio che sappia che sono qui, pronta a rispondere alle sue domande. Ma ho paura che possa essere spaventata da ciò che ha scoperto.”
“Il fatto che tu sia disposta a parlarne è un passo importante. Falla sentire al sicuro. Ricorda, la comunicazione è fondamentale” disse Finn, il tono incoraggiante.
• Punto di Vista di Finn
Dopo aver parlato con Elara, sentivo il peso della sua vulnerabilità. La sua emotività rifletteva quanto fosse difficile per lei affrontare la sua identità. Sapevo che il suo viaggio non sarebbe stato facile, ma era un percorso necessario.
“Elara” iniziai, cercando di darle ulteriore confort. “Non dimenticare che l’accettazione non arriva sempre subito. A volte richiede tempo e pazienza. Non forzarla. Lascia che sia Mia a fare il suo percorso.”
La guardai mentre rifletteva sulle mie parole, e percepii la sua ansia diminuire gradualmente. “Sei un ottimo amico, Finn” disse, e il suo sorriso mi colpì. “Mi fai sentire meno sola.”
“È mio dovere, e lo faccio con piacere. Non voglio che tu ti senta sopraffatta” risposi, ma dentro di me sapevo che la strada sarebbe stata lunga.
Dopo un po’, Elara si alzò. “Penso che sia il momento di affrontare Mia. Qualsiasi cosa accada, devo farlo” disse, la determinazione riflessa nel suo sguardo.
“Hai tutto il mio supporto. Ricorda, la verità è la tua forza” dissi, mentre la seguivo verso la porta.
Elara si voltò un’ultima volta, il suo volto illuminato dalla luce del sole che entrava dalla finestra. “Grazie, Finn. Non so cosa farei senza di te.”
La guardai allontanarsi e sentii un misto di orgoglio e preoccupazione. Sapevo che il suo viaggio era appena iniziato e che ci sarebbero state sfide davanti a lei. Ma avevo fiducia in lei; la sua forza interiore era qualcosa di straordinario.
• Ritorno al Punto di Vista di Elara
Mi diressi verso il lago, il cuore che batteva forte. Ogni passo era carico di emozioni contrastanti: ansia, speranza e un barlume di determinazione. La mia mente era in tumulto, ma sapevo che era giunto il momento di affrontare Mia di nuovo.
Quando arrivai al lago, il sole stava calando, tuffandosi lentamente nell’orizzonte e colorando il cielo di sfumature calde. Era un’immagine bellissima, eppure sentivo una pesantezza nel petto. Speravo che Mia fosse lì.
E la vidi. Era appoggiata a un albero, immersa nei suoi pensieri. Il suo sguardo si sollevò quando mi avvicinai, e l’aria si riempì di tensione.
“Ciao, Elara” disse, la voce bassa.
“Ciao, Mia. Posso sedermi?” chiesi, facendo un passo avanti.
“Certo” rispose, e ci sedemmo su una panchina di legno, il silenzio che ci avvolgeva.
“Volevo parlarti” iniziai, sentendo il cuore in gola. “Ho pensato molto a quello che ci siamo detti e… voglio che tu sappia che sono qui per rispondere a qualsiasi domanda tu abbia.”
Mia si girò verso di me, il suo sguardo penetrante. “Ho riflettuto molto su di noi, Elara. La tua rivelazione è stata… scioccante. Ma voglio capire.”
Le parole che pronunciò erano cariche di significato, e il mio cuore si colmò di speranza. “Capisco che possa sembrare spaventoso. Ma io sono ancora la stessa Elara di sempre. Solo che ora hai una parte della mia vita che non conoscevi” dissi, cercando di trasmettere la mia sincerità.
“Lo so, e sono grata che tu abbia avuto il coraggio di dirmelo. Ma la verità è che ho paura. Non so cosa comporti per noi” rispose, la sua voce tremante.
La sua vulnerabilità mi colpì e sentii un impulso a rassicurarla. “Non voglio forzarti a nulla. Voglio solo che tu sappia che sono qui, che sono pronta a condividere tutto con te. E che non voglio perderti” dissi, il cuore in subbuglio.
Mia si voltò, guardando il lago. “Ho bisogno di tempo per capire. Non posso promettere che tutto sarà facile, ma voglio provare. Voglio conoscerti meglio, Elara” disse, il suo tono più sicuro.
In quel momento, sentii un’ondata di sollievo e gioia. “Grazie, Mia. Sarò paziente. E farò del mio meglio per spiegarti tutto” risposi, il cuore che si riempiva di gratitudine.
Ci sedemmo in silenzio, osservando il sole che tramontava. Sapevo che il nostro viaggio sarebbe stato lungo e difficile, ma avevo anche la certezza che insieme avremmo potuto affrontare qualsiasi cosa.
Angolo Autrice 👀👀
Guys, ecco il nuovo capitolo, l'ho fatto un po' più lungo per farmi perdonare di questa assenza. Ho messo anche il punto di vista di Finn perché ho pensato che potrebbe essere una cosa carina, fatemi sapere se volete altre parti così.
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Luna e Terra: Un Amore Proibito
WerewolfNella piccola periferia di Virgin River, circondata da foreste e fiumi, vive Elara, una giovane licantropa che si nasconde tra gli umani. Orfana di genitori, ha trovato conforto nel suo branco, guidato da un legame profondo con il suo migliore amico...