Perché sei così?

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Torniamo a casa così tardi che persino Silver è silenzioso, come se la stanchezza avesse avuto la meglio sulla sua solita verve. Mi dà un bacio sulla guancia ed entra in casa.

Ora lo seguo.

"Grazie per il tuo aiuto di oggi", mi rivolgo a Sasha.

Sono davvero grata del suo aiuto, ma allo stesso tempo ci tengo che sia chiaro che questa non deve essere un'abitudine.

Lui alza un sopracciglio, con quell'espressione sicura di sé che tanto detesto.

"... ma spero di non vederti per un bel pezzo", aggiunge lui.

Ma che fa, legge nella mente?

"Non intendevo questo", mormoro imbarazzata.

"Ti prego, sei molto più attraente quando tiri fuori le unghie per rispondermi di quando menti per fare la gentile."

"Perché sei così?", sbotto.

"Così come? Attraente, elegante, irresistibile?", mi prende in giro lui.

"Insopportabile, saccente, supponente e..."

Non riesco a finire la frase perché lui si avvicina a mezzo centimetro dal mio viso.

Indietreggio, ma lui si avvicina di nuovo.

"Cosa diavolo stai facendo?"

Sorride. "Secondo te?"

Non si sarà messo in testa di baciarmi, spero!

"Senti non so cosa ti dice il cervello, ma..."

Avvicina la mano ai miei capelli, per poi ritirarla subito: sul dito indice è poggiata una falena.

Senza allontanarsi, mi guarda e sorride. "Volevi baciarmi, per caso?"

Assolutamente no! E a quanto pare, nemmeno lui voleva baciare me.

"Non ci penso nemmeno!"

"Ah-a", fa lui. Si muove lentamente, per non infastidire la falena. "Non volevo che entrassi in casa con lei. Sarebbe rimasta intrappolata."

"Quindi sai essere anche gentile", lo stuzzico.

"Non puoi nemmeno immaginare quanto", risponde sottovoce.

La falena vola via e lui si allontana velocemente. Sento la testa girare, al punto che devo appoggiarmi al portone.

"Dovremo andare d'accordo, mia Regina, se vogliamo che la squadra funzioni", mi dice, senza nemmeno guardarmi.

"Non chiamarmi così!", incrocio le braccia. "E non mi sembra di aver firmato per entrare in nessuna squadra!"

"Perché fai così, Queen! Non ti rendi conto di quanto sia importante tutto questo?"

I suoi occhi blu, nella notte, sembrano dardi infuocati, pronti a divorarmi.

"Oh grazie per avermelo fatto notare. Non sia mai che carte misteriose, visioni e creature giganti non mi avessero convinta!", rispondo, decisamente arrabbiata. "Che cosa ti aspetti da me? Ti conosco da tre giorni e finora l'unica cosa che hai saputo fare è stata provocarmi e lanciare frasi enigmatiche. Come puoi pretendere che mi fidi di te?"

"Quindi è questo il problema? Se mi fossi prostrato ai tuoi piedi, invece di dirti apertamente quello che penso, ben sapendo che non ti sarebbe piaciuto, magari adesso avrei la tua approvazione?"

QUEEN - Figlia del ChaosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora