CAPITOLO 2

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*vuoi stare con me?*
Chiudo la tenda e mi appoggio al muro. Io non voglio stare con Marco! Adesso cosa gli dico?
*stai tranquilla era uno scherzo, apri quella tenda*
Tiro un sospiro di sollievo.
*per fortuna! Io non voglio stare con te😂*
*ah...*
*che significa "ah..."?*
*è una situazione un po' strana*
*e cioè?*
*Arianna, la tipa di Fede, da quando l'ho incontrata non fa altro che starmi addosso. Continua anche a scrivermi... Quindi mi servirebbe che tu fingessi di stare con me, così mi lascia stare. Ma se non ti va fa niente?*
*non mentirei mai ad Arianna, lei è mia amica. Però potremmo stare insieme per davvero ma senza sentimento, no?*
Rileggendo il messaggio mi rendo conto dell'insensatezza di quello che avevo scritto e scoppio a ridere.
*okay*
Risponde Marco e scoppia a ridere anche lui. Saremmo la coppia perfetta. Anzi siamo. Non credo che sarà difficile fingere di stare con lui. Messaggiamo per tutto il pomeriggio. So benissimo che potremmo aprire la finestra e parlarci in faccia. Ma facciamo parte della "generazione boh", cosa ci possiamo fare? E poi non ci va. È il nostro modo di parlare, come una cosa tutta nostra.
Alle 7 scendo per la cena. Mangio di fretta, come al solito, e salgo in camera mia. Accendo il computer e cerco su YouTube "Happy Ending" di Mika. Mi piazzo davanti allo specchio e parte l'introduzione. Chiudo gli occhi. Mi immagino di essere sul palco del forum di Assago. È il verdetto finale. Mi devo aggiudicare l'ultima manche. Devo puntare tutto su questa esibizione. Non mi interessa chi è il mio sfidante. In quel momento siamo solo io e Fedez (nel mio film mentale basato su xfactor lui è il mio giudice, nonché il mio idolo). Non mi interessa se deluderò il pubblico, io non voglio deludere lui. Inizio a cantare e i miei pensieri si focalizzano sulla musica e sul testo della canzone. Apro gli occhi. Allo specchio vedo me stessa. Sono io. Sono felice mentre canto.
Alla fine della canzone, il mio telefono annuncia l'arrivo di un messaggio. È Marco:
*e il vincitore di xfactor nonsochenumero... SEI TU ELETTRAAA!!!*
Mi accorgo che avevo lasciato la finestra aperta.
*ahahah hai interrotto il mio film mentale proprio nel momento più bello*
*e come sarebbe finito il tuo film mentale?*
*proprio come hai detto tu*
Il mio sorriso scompare. In quel momento mi accorgo che lo desideravo più di ogni altra cosa. Non so esattamente cosa desidero. Voglio conoscere il mio idolo. Voglio cantare davanti a tutta l'Italia. Voglio vendere dei cd. Voglio fare dei concerti. Voglio piangere dalla gioia quando tutto questo accadrà. Ma non una lacrima solitaria che si nasconde facilmente. Un mare di lacrime che possa dimostrare a tutti la mia felicità.
*Guarda che anche io ho un sogno*
Alzo lo sguardo. Ci guardiamo negli occhi.
*e quale sarebbe?*
*voglio diventare un calciatore*
Nei suoi occhi c'è una scintilla. Ha gli occhi di un bambino. È un bambino bellissimo. *wow...*
Io sono senza parole. Che adorava il calcio già lo sapevo. E sapevo anche che era parecchio bravo. Ma non sapevo che fosse il suo sogno.
Parliamo ancora per un po', ma non accenniamo più ai nostri desideri.
Verso le 11 vado a dormire. Ho sonno ma sto sveglia. Mi faccio film mentali su come sarebbe andata l'indomani. Su come mi sarei comportata. Su come avrebbe reagito Federico alla notizia di me e Marco insieme. Tra i miei pensieri mi addormento.
La sveglia suona "Generazione Boh" di Fedez. Mi sveglio.
Mi affaccio alla finestra. Marco mi saluta. Lo saluto anche io. Vado in bagno. Mi guardo allo specchio: sembro uno zombie. Mi lego i capelli in una treccia. Mi lavo, mi vesto ed esco di casa. Marco è già fuori che mi aspetta.
"Buongiorno principessa!"
"Dobbiamo stare insieme solo in presenza di Fede e Ari no?"
"Ma sei una principessa lo stesso"
"Io le odio le principesse"
"E perché?"
"Odio i loro capelli, odio i loro vestiti, odio la loro mania di cantare in ogni secondo della loro esistenza, odio il loro sentirsi strafighe. Le odio e basta"
Marco scoppia a ridere.
Rido anche io.
"E poi le principesse si svegliano e sono già superfighe, superpettinate e supertruccate."
Marco ride come se non ci fosse un domani. È bello vederlo ridere. È bello farlo ridere. Mi è mancata la sua risata.
Arriviamo alla fermata. Fede è già lì. Marco mi mette una mano sulla spalla.
"Buongiorno" diciamo in coro.
"Perché siete così allegri?"
"Ci siamo messi insieme" risponde pronto Marco.
"Ecco... È come dice lui"
"Voi? Fidanzati?"
"Perché è vietato?" Domando io.
"No assolutamente ma voi..."
"Noi cosa?"
"Non ci credo"
Ecco. Federico è perfido. Vorrà una prova. Ed è perfido.
"Perché no?" Domanda Marco.
"Perché voi siete amici! Baciatevi"
Questo è il minimo dai...
Marco mi prende per la vita e mi bacia. È strano... Avevo baciato altri ragazzi ma con lui è diverso. Mi convinco a non pensarci.
"Con la lingua"
Siamo ancora attaccati. Marco alza il pollice a Fede. E poi accade tutto in un secondo. Non mi accorgo neanche.
Ci stacchiamo. Fede sembra stupito. "Adesso ci credi?" Chiede Marco
"Em... Sì..." Mi viene da ridere a vedere la sua faccia.
Intanto arriva il pullman. Saliamo. Ci sono due posti liberi. "Pollice di ferro?" Domanda. "Oh non serve..." Dice Marco.
"Okay" risponde Fede.

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