nuovo giorno

58 5 0
                                    

alexa's pov
Questa notte ho dormito da schifo,mi stiracchiai e controllai l'ora le 9:30,abbastanza presto per i miei gusti,ma dato che non riuscivo a prendere sonno mi accontentai.

Scesi di sotto a fare colazione,mia madre era uscita per delle commissioni,quindi ero totalmente sola;immersa nel silenzio più totale. Presi uno yogurt dal frigo,e feci colazione,era raro che io la facessi,e soprattutto che mi svegliassi da sola,solitamente erano gli altri a svegliarmi.

Smisi di pensarci,e buttai lo yogurt ormai finito nel cestino,andai in camera mia e mi feci una doccia sotto le note di love yourself di' justin bieber,dopodiché mi sistemai,e indossai dei semplici pantaloncini con un top bianco,rientrai in camera e restai un po' a fissarla.

Cazzo un vero e proprio disastro,mi sa che era arrivato il momento di darle una sistemata,per prima cosa iniziai a rifare il letto,successivamente presi l'aspirapolvere e iniziai a pulire il pavimento,una volta finito passai alla scrivania,posai i libri di scuola nella libreria,e buttai tutte le cartacce accumulate.

et voilà finito, "ora si che si ragiona" parlai fra me e me,mi rimisi a letto e presi il mio pc,ma ciò durò poco perché suonarono alla porta e dato che ero sola mi toccava aprire,credevo fosse mia madre così non guardai neanche chi fosse e spalancai la porta.

"hey sofia" sofia era molto amica con rafe,probabilmente erano anche andati oltre,ma a detta sua era solo puro divertimento,non parlavamo molto;ma eravamo nella stessa classe di fisica e solitamente compagne di banco,quindi avvolte parlavamo.

"ciao alexa,senti ho assistito a quello che è successo alla festa di cameron,e mi è dispiaciuto mol.." odiavo fare pena alla gente,ma per chi mi avevano preso, "senti sofia,sto cercando di non pensarci,e onestamente odio fare pena alla gente ti ringrazio che tu sia venuta,ma penso che potresti andare via" cercai di chiudere la porta,ma fú bloccata dal suo piede.

"hai ragione mi dispiace,è solo che volevo sapere un po' come stessi,e passare un po' di tempo insieme,dopo tutte le volte che mi hai salvato il culo alle interrogazioni sai,volevo sollevarti un po' il morale" sorrisi un po' alla sua gentilezza.

"va bene sof,accetto questo appuntamento con te" entrambe ci mettemmo a ridere,successivamente afferrai le chiavi,e infilai le scarpe chiusi la porta alle mie spalle e ci incamminiamo.

"vuoi parlarne?" sapevo che parlare con una persona esterna probabilmente mi avrebbe aiutato,nel frattempo ci fermammo in un campo dove gli abitanti passavano il loro tempo giocando a golf,ci accomodammo su una panchina.

"beh sof,la nostra relazione non era delle migliori,nessuno dei due si è mai comportato in modo maturo,lo riconosco ma il fatto che lui abbia avuto il coraggio di baciare la sua e la mia migliore amica,fa male" era davvero bello vedere quando lei fosse attenta alle mie parole.

"sono d'accordo con te,credo che tutti siano in grado di sbagliare d'altronde siete due adolescenti,ed è ancora sconosciuta la parole amore per tutti noi,non devi sentirti sbagliata anzi è lui che deve sentirsi uno stronzo,per non parlare della tua migliore amica;in questa storia non devi assolutamente incolparti di nulla" aveva proprio ragione.

"hey belle donzelle" la sua voce riconoscibile anche fra un milione di parsone ci interruppe, "cameron oggi ti sei dato al golf" sorrisi un po' alla frase di sofia, "beh sono un tipo che ama lo sport" mi guardò, "solo?" chiesi guardandomi intorno.

"ora non più" sempre il solito, "credo proprio che dovreste unirvi a me" senza darmi possibilità di risposta prese la mia mano e quella di sofia ed entrammo nel campo da golf.

Porse ad entrambi una mazza e posizionò la pallina davanti "io non ho mai giocato a golf" era un po' imbarazzante ammetterlo ma era così, "si può sempre imparare,devi solo colpire la pallina con poca forza" si avvicinò e mise le sue possenti braccia sulle mie e con le sue mani mi guidò su come colpire la pallina.

"ecco vedi,non è difficile" mi guardò e sorrise una volta che la pallina era entrata nel buco,lo guardai di rimando, "mi è piaciuta questa lezione,peccato che devo tornare a casa" posai la mazza nell'apposita borsa lì vicino,e salutai sofia; "hey se ti va potresti passare da me questa sera" mi afferrò per un braccio, "rafe non sono dell'umore lo sai" il suo sguardo si posò sui miei occhi.

"ecco vedi,non è difficile" mi guardò e sorrise una volta che la pallina era entrata nel buco,lo guardai di rimando, "mi è piaciuta questa lezione,peccato che devo tornare a casa" posai la mazza nell'apposita borsa lì vicino,e salutai sofia; "hey ...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


"va bene,sai era solo per passare un po' di tempo insieme,dopo ciò che è successo" sorrisi nuovamente e lo abbracciai,dopodiché mi avviai verso casa mia.

jj's pov
Ero con pope a fare varie consegne a quei kook del cazzo,così fermai il twinkie e consegnammo i nostri ultimi pacchi,difronte c'era il campo da golf,solitamente li c'erano i kook

Salí in macchina e prima di partite alzai per puro caso lo sguardo verso il campo,vidi alexa con un'altra ragazza che non avevo mai visto,erano sedute su una panchina a chiacchiere, "che fai non partiamo" pope come al solito non ha capito un cazzo, "guarda quella è alexa"

gliela indicai affinché potesse vederla, "cazzo si è lei,chi è l'amica di fianco?" chiese pope,alzai le spalle e restai in silenzio,improvvisamente a loro si avvicinò rafe,sentí la mia rabbia percorrere tutto il mio corpo;strinsi un po' di piu il volante.

Rafe afferrò la sua mano e quella della sua amica e le trascinò con lui,e appena lo vidi posizionarsi dietro alexa,scesi dalla macchina dirigendomi verso di lui, "jj,ma dove cazzo credi di andare" pope mi afferrò per il colletto della maglietta.

"è chiaro che voglio andare lì a spaccargli il culo" cercai di muovermi ma ero completamente incastrato, "e invece porti il tuo culo in macchina e andiamo via,la situazione non migliora se tu ora vai lì" ci pensai un'attimo

"pope io non posso andare via guardalo" lo guardai, "hey,so come ti senti in questo momento,ma se tu ora va lì,la situazione peggiorerà" odiavo ammetterlo ma aveva proprio ragione,salimmò in macchina e ci avviammo allo château.



















spazio autrice
hey ragazzi ecco la 15esima parte spero vi piaccia 😘

Quel filo che ci unisce |JJ MAYBANKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora