prologo | Va tutto bene

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«C'è una di queste ragazze che è veramente forte, mi fa paura».

Pietro lo dice piano, mentre si distende sul divanetto del cortile sul retro, le gambe allungate sulla sedia gialla, l'Iqos appena accesa e gli occhi blu che guardano il soffitto, come a voler cercare le risposte alle sue domande. 

«Una delle sfidanti, dici?» gli chiede Gabriel, soffiando via il fumo.

«Sì, Ga', devastante. Una certa Maeve. Già il nome è tutto un programma».

Gabriel rimane immobile per qualche istante, al punto che Pietro indirizza lo sguardo verso di lui per sincerarsi che non fosse diventato una statua di sale.

«Maeve», ripete il romano.

«Sì».

Sarà una coincidenza, si dice. Una strana, assurda coincidenza.

«Non credo di conoscerla».

Lo dice quasi a volersi consolare.

«Neanche io, fre, non mi pare di averla incrociata ai casting. Fidati, me la ricorderei una che canta così».

Il romano inspira un altro po' di fumo. 

«Ho la sensazione che mi faranno sfidare con lei, le hanno fatto cantare sia l'inedito che una cover».

«La puoi batte', zi', stai tranquillo».

«Fre, non l'hai sentita. È una cazzo di fuoriclasse».


Booster | Amici24

Prologo.

Va tutto bene


Il calore del pubblico mi travolge non appena metto piede nello studio, che dalla televisione sembra molto più grande di come è in realtà. Saluto con la mano, rivolgendomi poi ai professori e al mio sfidante, seduto dall'altro lato dello studio, dritto davanti a me. Mi accenna un sorriso cordiale, nonostante l'agitazione, e ricambio il gesto. Intravedo Gabriel, seduto al primo banco, vorrei salutare anche lui ma i suoi occhi si allontanano immediatamente dai miei, proiettandosi su Maria, che nel frattempo si accinge a far entrare colui che giudicherà TrigNO e me.

«Bene, ragazzi, vi voglio carichi», ci esorta Rory Di Benedetto. «Comunque andrà, non smettete mai di crederci e continuate a lavorare».

Annuisco energicamente, dopodiché il giudice fa avanzare TrigNO, che al centro studio inizia a cantare il suo inedito, Maledetta Milano. Mi piace molto, a livello di testo e di melodia, e anche Di Benedetto sembra dello stesso parere, a giudicare dal modo in cui scuote la testa a ritmo di musica.

«Bene, Maeve, ora tocca a te. Innanzitutto hai un bel nome, originale. È un nome d'arte?» 

L'uomo mi guarda incuriosito, con un lieve sorriso.

«No, è il mio nome di battesimo».

«Ci fai sentire il tuo inedito, Va tutto bene

«Volentieri».

Mi posiziono al centro, il microfono stretto nella mia mano sinistra, libero dall'asta. La base parte e, finalmente, sono pronta a cantare le parole scritte di mio pugno davanti a un pubblico che non sia composto dalle solite quattro persone.

𝐁𝐨𝐨𝐬𝐭𝐞𝐫 | Amici24, VybesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora