Il rapimento della palma nana

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Era una estate umida e fredda di dicembre in Marocco, la più sembra che avevi mai vissuto. Nel aria c'era una atmosfera strana, sentivo una sensazione di pericolo quando ero insieme alla mia marita Palma nana, la amo molto, moltissimo, qualsiasi cosa gli sarebbe successa io la avrei protetta con tutta la mia vita. Un giorno tutto ciò accade. Stavamo passeggiando su un ponte sospeso a più di mile metri di altezza, era il nostro anniversario e la avevo porta nel suo posto preferito, tutto andava bene, lei si stava divertendo. Ma appena arriviamo alla fine del ponte li vidi il mio peggior nemico I Fighi Rigna, con i suoi spintoni affilati rubo la mia amata, cercai di riprenderla da lui ma mi punse e io non potetí fare niente. La porto nel suo covo in Grecia, ero disperata, non sapevo come andare in grecia. Avevo promesso di diffonderla con tutta me stessa, ma ho fallito, sono tornata a casa delusa da me stessa. Arriviamo a casa e mi diresti in cucina, inizia a bere il mio succo di Francia fino ad ubriacarmi, per addormentarmi seduta sulla sedia con la faccia appiccicata sul tavolo mentre tenevi ancora il mio succo di Francia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 22 ⏰

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