❝ 𝐲𝐨𝐮 𝐬𝐩𝐞𝐚𝐤 𝐚𝐛𝐨𝐮𝐭 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐚𝐧𝐭 𝐝𝐫𝐞𝐚𝐦 ❞ ❝ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐰𝐢𝐭𝐡 𝐦𝐞 ❞
Sappiamo la storia di Paradis, ma quella di Marley?
Dopo esser stata costretta a dare la propria vita per Marley, Sarah Webber, insieme a R...
" Hello? This is your Mother. Are you there? Are you Coming home? Hello? Is anybody home? Well, you don't know me, But I know you. And I've got a message to give to you. " O Superman by Laurie Anderson.
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Liberio era una città molto grande, una metropoli come la definivano sempre i suoi governanti. Era una città così diversa da come erano invece Shiganshina o Trost: non era arretrata come esse erano. Lo stesso si poteva dire del quartiere di internamento presente al suo interno, separato da mura in cui erano confinati gli Eldiani. Non era un qualcosa di bello da vedere ma tutti i suoi abitanti si erano abituati subito alla presenza di quel quartiere di internamento.
Anche Sarah.
Era finalmente tornata a casa. Era tornata a Liberio. Non riusciva a credere a ciò che aveva davanti. Solo quando la nave attraccò, gettando l'ancora, comprese che tutto fosse reale.
Le guardie presenti a terra aiutarono quelle sulla nave a sollevare una passerella per permettere loro di scendere. Ancora sul ponte, in quel momento Sarah notò una piccola folla di persone, tra le quali scorse quelle fasce rosse al braccio sinistro identiche alla sua. Probabilmente erano i genitori e i parenti più stretti dei suoi compagni d'armi.
Sua madre, Dianne, doveva essere lì. Insieme a lei probabilmente erano presenti i parenti di Reiner, di Bertholdt così come quelli di Annie e di Marcel. Deglutì rumorosamente quando scorse il padre di Annie e la signora Galliard tra quella piccola folla, per poi sospirare profondamente, chiudendo gli occhi. Si chiese come sarebbe riuscita a dire loro la crudele realtà: come sarebbe riuscita a dire loro che non sarebbero tornati a casa i loro figli? Non sarebbe mai riuscita a farlo, soprattutto a fronteggiare il dolore e la delusione di Porco.
<< Milady, dobbiamo scendere. >> la voce forte di una delle guardie marleyane distolse Sarah dai suoi pensieri.
<< Sì, signore. >> rispose solennemente, percorrendo la passerella, scortata da quattro guardie. Camminò con passo lento e determinato, rivolgendo di tanto in tanto uno sguardo verso la piccola folla, cercando di scorgere il volto della madre.
