Avevo appena incontrato la maestra Celentano per discutere sulle assegnazioni della settimana; mi aveva lasciato due pezzi da preparare con l'obiettivo principale la coreografia sulle punte. Quella settimana mi voleva lasciare più tranquilla portandomi in un ambienta a me più familiare, avendomi messa sotto stress già la settimana prima; questo però non significava che assegnazioni simili non sarebbero più arrivate.
Entrai in sala relax trovando Cristiana e Gabriel parlare, li salutai cercando si captare di cosa stessero parlando. Il cantante mostrò un foglio a Cristiana << voi fatte n'a risata? >>, la ragazza iniziò a leggere il foglio con attenzione << Eminem >> esordì una volta compreso cosa stesse leggendo. << Eh, poi in inglese. Io so fermo a "hello my name is Gabriel, I have a dog" >> se ne uscì il cantante facendomi ridere, imboccai la porta per tornare in casetta lasciando quel discorso in sospeso; sapevo delle difficoltà del cantante con la lingua inglese e sentirlo dire quelle cose mi fece ridere parecchio.
Quando tornai in casetta mi misi subito ai fornelli per preparare il pranzo avendo il turno quel giorno; sapevo che alcuni avrebbero mangiato agli studi quindi preparai per i pochi che erano in casetta. Mentre controllavo nel frigo cosa avessi potuto cucinare sentì dalle gradinate un piccolo applauso, mi avvicinai per controllare cosa stesse succedendo; sulla tv vidi lo screen di un tweet di Noemi dove elogiava Nicolò. Spostai lo sguardo verso il cantante per vedere come stesse reagendo, si poteva percepire dagli occhi quanto fosse emozionato dalla notizia; mi avvicinai mettendomi seduta un gradino sotto rispetto a lui. Chiese alla produzione una fotocopia di quell'immagine per poterla mettere in camera vicino alle foto ricordo, << sono tanto contenta che ti abbia notato >> mi complimentai ricevendo un sorriso da parte del cantante.
*
Quel pomeriggio lo passai in sala con Georgie a montare il pezzo che la maestra mi aveva lasciato quella mattina; in casetta avevo già iniziato a vedermi il video per apprendere il più possibile i movimenti, anche solo mentalmente. Mi reputavo soddisfatta del lavoro che avevo fatto durante il pomeriggio, con la professionista ero riuscita ad assimilare il movimento; avevo solo bisogno di perfezionarlo ed esercitarlo il più possibile.
Tornai in casetta che il mio unico pensiero era la doccia calda ed il pigiama, cosa che non mi feci mancare assolutamente; chiunque avesse provato a fermarmi lo liquidai, sentivo il bisogno fisico di riposarmi. Quando uscì dal bagno ancora calda, mi diressi in cucina dove la maggior parte dei ragazzi si trovava in quel momento. Intercettai la figura di Nicolò girata di spalle, lo raggiunsi placcandolo, se così si poteva dire, da dietro e lo strinsi in un abbraccio.
Lo vidi spostare un braccio per capire di chi si trattasse, quando intercettò la mia figura mi fece spostare sul fianco appoggiando il suo braccio sulla mia spalla. << Come sono andate le lezioni oggi? >> mi chiese distogliendo l'attenzione dalla conversazione che stava ascoltando prima, << bene, la maestra mi ha dato un pezzo sulle punte >> risposi con un sorriso sul viso. << Novità le punte o sbaglio? >> mi domandò incuriosito << per quello fatto fino ad ora qui si, però le punte le indosso da una vita >> risposi per saziare la sua curiosità.
Mi faceva piacere vederlo interessato al mio percorso e soprattutto a ciò che c'era prima di Amici. Sentivo che si stava iniziando a creare un bel rapporto con tutti ma con lui in particolare, c'era stato sin da subito durante i miei momenti no e mi aveva aiutata molto; aveva iniziato a conquistarsi la mia fiducia man mano che i giorni passavano e percepivo che fosse lo stesso per lui.
<< Sono curioso di vederti ballare sulle punte, secondo me diventi ancora più leggera >>, tale affermazione mi colse di sorpresa facendomi avvampare, provai a fare la vaga ma il sorrisetto che gli nacque sul viso mostrava il suo divertimento a mettermi in imbarazzo. << Le tue assegnazioni, invece? >> domandai per sviare il discorso, << beh, sicuramente fuori dal mio ordinario ma nulla di impossibile >> rispose mettendomi curiosità.
<< A tavola ragazzi! >> interruppe Chiara quando finì di cucinare, come chiesto dalla ballerina la maggior parte delle persone si sedette. Guardai attentamente Nicolò vogliosa di sapere la sua assegnazione, fino a quel momento Anna gli aveva dato solo pezzi idonei a lui; anche se pensavo che il ragazzo fosse in grado di cantare veramente qualunque cosa. << Piccolo spoiler? >> gli domandai mettendo su un'espressione da cerbiatto per convincerlo a dirmi di cosa si trattasse << ti dico solo neo-melodico >>, strabuzzai gli occhi cercando di non ridere a quell'affermazione; Anna ne sapeva veramente un più del diavolo.
La cena proseguì con tranquillità, chiacchierammo in generale sulla giornata e su cosa ci saremmo aspettati dalla prossima puntata, se pur ancora lontana. Ormai le nostre giornate avevano preso il ritmo del programma e parlare delle puntate era diventata routine; in più c'erano Teodora e Cristiana con la loro felpa rossa e avevano bisogno di sapere vagamente chi gli sarebbe potuto capitare durante la sfida, quindi le ipotesi da tirare fuori erano mille.
Aiutai Alessia a sparecchiare la tavola, la vedevo spesso fare quest'operazione da sola e mi dispiaceva non darle una mano; era un compito che spettava a chi doveva lavare i piatti ma la maggior parte delle volte i compiti venivano scaricati. << Grazie amò, mi stai facendo un favorone che oggi so veramente stanca >> mi confessò la ragazza quando vide portarmi alcuni piatti verso il lavello << ci mancherebbe Ale, però ti dico questa cosa. Anche se tu lo fai per non avere sporco, fallo fare a chi spetta quel giorno perché poi si viziano >>. Il viso della ragazza si addolcì ancora di più rispetto a prima, << e hai ragione amò, solo che io so troppo buona >> << hai visto con chi stai parlando? >> gli dissi facendola ridere.
Raggiunsi il giardino posteriore volendo stare lì prima di andare a dormire, mi piaceva prendere aria la sera. Trovai Ilan intento a guardare la tettoia << disturbo? >> domandai prima di sedermi << Lunetta, no assolutamente >> sorrisi per quel soprannome buffo che gli era appena uscito, fosse stato qualcun altro l'avrei già bloccato ma ad Ilan non potevo vietargli di usarlo. Lo trovavo una persona abbastanza affine al mio carattere, sembrava una persona molto profonda e con la testa sulle spalle. << Ieri non ho avuto l'occasione di dirtelo, però sei stata brava in puntata; nonostante tutte le difficoltà >> mi parlò il ragazzo improvvisamente, Ilan era stato presente in alcuni dei miei crolli settimana scorsa quindi sapeva benissimo ciò che avevo passato per arrivare a quel risultato. << Grazie davvero, ho dovuto veramente chiudere il cervello in quel momento >> sorrisi ripensando alla puntata di ieri, dovevo assolutamente fare un lavoro gradissimo su quel mio lato.
<< Già te l'avevo detto, penso che anche altri te l'abbiano ripetuto e te lo ridico anche adesso. Hai le potenzialità per poter fare quei tipo di compiti, quindi se ricapiterà in futuro non buttarti giù perché non serve a nulla >> annuì a quelle parole << grazie Ilan, posso darti un abbraccio? >> << certo che puoi >> rispose lasciandosi sfuggire una risata. Mi allungai verso il ragazzo e lo strinsi forte << ti voglio bene Lunetta >> << anche io >>.
La porta del giardino venne aperta interrompendo l'abbraccio col cantante, << ops scusate. Ho interrotto qualcosa? >> fu Nicolò a parlare quasi imbarazzato << no Nico tranquillo >> lo rassicurai. << Vuoi unirti? >> chiese Ilan al ragazzo che negò con la testa << ero venuto a cercare Luna >> confessò, mi indicai aggrottando la fronte << niente di importante solo darti la buonanotte >> << ah >>. Lo osservai avvicinarsi e lasciarmi un bacio sulla fronte come la sera prima, quel gesto mi fece arrossire, soprattutto sentendo lo sguardo curioso di Ilan puntato su di noi. << Buonanotte >> mi disse, << notte Nico >> il ragazzo lasciò il giardino facendo calare il silenzio, guardai Ilan ancora imbarazzata << non chiedere assolutamente nulla! >> lo precedetti << ah no tranquilla, tanto se quello che penso è vero ne avrò la dimostrazione >> disse alzando le mani, gli tirai un cuscino in faccia facendolo scoppiare a ridere.
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spazio autrice: hola! Ieri purtroppo non sono riuscita a pubblicare ma proverò ad essere sempre costante. Fatemi sapere cosa ne pensate di come sta procedendo la storia, baci :3
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Posso e lo farò// Nicolò Filippucci
FanfictionQuello studio era più piccolo di quanto avessi potuto immaginare, l'avevo sempre visto da una tv e sembrava immenso così da potersi confondere meglio tra la gente e passare inosservata. Le persone scalpitavano alla visione di noi ragazzi entrare ed...