<Sydney> dice sorpreso papà guardandomi sulla soglia di casa sua
<Papà, posso rimanere da te?> chiedo guardandolo
<Che hai combinato che hai il trucco colato? Sei stata a letto con qualcuno?> gli si è alterato il suono della voce, si sta arrabbiando
<No, ero a trovare Alex, volevo chiamarti per farmi venire a prendere ma il telefono mi ha abbandonata, devo farmi una doccia, e voglio stare qua con te> dico fissandolo negli occhi, nonostante abbiamo lo stesso colore, i suoi mi fanno suggestione, e abbastanza timore, rimane sempre mio padre, non l'ho mai amato a dovere rispetto a Chris e Micol.
Lui invece ha cercato sempre il mio rispetto e il mio perdono, ma non ci riesco
<Entra, ti preparo il pranzo> la sua autorità a volte fa paura, ma da quello che ricordo non ci ha mai sgridati, è solo un modo per ricordarci la sua posizione nella nostra vita
<Grazie, posso rimanere da te fino all'inizio della scuola?> entro in casa e vado a prendere una bottiglia d'acqua
<E' troppo, devi tornare a casa, qui non hai i libri scolastici>
<Fatteli mandare dalla zia, voglio stare con te papà, non puoi vietarmelo> questa tattica funziona sempre, ma stavolta sono seria, non voglio tornare a casa
<Va bene, chiamo io tua zia, vai pure a sistemarti> come dicevo, lui non lo fa apposta gli viene naturale a essere autoritario
<Grazie, ti voglio bene pure io> gli lascio un bacio sulla guancia, corro di sopra in camera mia e mi fiondo subito nella doccia.
<Papà, come era la mamma prima che nascessimo noi> gli chiedo mentre sto pranzando, mi sta preparando il pollo, come primo la pasta
<Una troia, il suo lavoro non è mai cambiato, ma a quei tempi non ci davo peso, non sapevo nemmeno fosse incinta fino a quando non ci siamo conosciuti, io non volevo figli ma lei me li mise davanti agli occhi pretendendo che io li riconoscessi, l'ho dovuto fare visto che portavate il mio cognome senza il mio consenso> immaginavo che lui non sapesse niente delle sue gravidanze
<Stavamo insieme dalle medie, iniziammo a scopare regolarmente da prima che le arrivasse il ciclo la prima volta, non mi disse nulla e io venni dentro di lei come facevo sempre, non sapendo che era diventata fertile e che sarebbe rimasta incinta a dodici anni, se lo sapevo avrei evitato di farlo> sospira nervoso al ricordo di essersi rovinato con le sue stesse mani
<Christian venne spostato a casa dei suoi nonni anche se non era ben accettato, e io non seppi mai che avevo un figlio, i genitori di Caroline non mi dissero nulla e noi continuammo la nostra relazione, scopammo ancora e a quattordici anni siete nate tu e Micol, fu l'ultima volta che vidi tua madre nuda, e l'ultima volta che ebbi due gemelle> il tono della voce gli si è alterato e sta diventando minaccioso, mi alzo e vado ad abbracciarlo cercando di calmarlo, sento che trema tutto per il nervoso
<Tranquillo papà, anche se giudicheremo sempre quello che hai fatto, ormai sei nostro padre e noi non possiamo chiedere di meglio in fondo non sei così male> le sue braccia mi circondano in un abbraccio
<Immagino ma a volte i sensi di colpa sono più forti della ragione, ti senti male ma vai avanti perché hai tre figli da mantenere, ti vedi i soldi spillare via dal portafoglio perché sei costretto dallo stato a pagare, ti senti uno schifo. Ma ora è diverso, conosci le tue responsabilità e sai che non lo rifarai due volte> mi lascia un bacio sui capelli, lo stringo di più a me, un padre non si sceglie, prendi quello che ti danno, e a me hanno dato lui.
<Io esco, posso prendere le chiavi?> gli chiedo scendendo le scale di corsa, ho una voglia pazza di uscire, ho dormito tutto il pomeriggio, fino a che papà non mi ha svegliata per andare a cena, ha una dolcezza nel farlo che a volte fa tenerezza, sembra stesse svegliando suo fratello o sua sorella più piccoli.
STAI LEGGENDO
Da Los Angeles A Mai Più
Literatura KobiecaSydney Wyatt una ragazza all'apparenza ricca e viziata ma che nasconde tante realtà di cui solo Alexander ne è a conoscenza. Jayden Hooper un ragazzo all'apparenza dal passato non poco piacevole, arrogante e sempre annoiato, si trova come al suo so...